Il weblog di Gokachu


venerdì, novembre 14, 2008


lunedì, novembre 03, 2008
Punti di vista un po' diversi
Punto di vista 1:

Io cerchero' di fare tutto il possibile perche' la tv, pubblica e privata, non sia un fattore ansiogeno". Silvio Berlusconi, parlando all'assemblea della Confcommercio ha sottolineato piu' volte che "si continua a diffondere pessimismo" anche nelle televisioni. Il premier ha puntato il dito soprattutto sulla tv pubblica che, ha sottolineato, "dovrebbe cooperare affinche' le cose vadano meglio e invece e' adesso il punto principale di diffusione del pessimismo".

BERLUSCONI, TV PUBBLICA PRINCIPALE DIFFUSIONE PESSIMISMO | La Repubblica.it

Punto di vista 2:

In realtà nulla di sostanziale divide i comunicati della televisione da quelli della analoga comunicazione radiofonica fascista. L’importante è una sola cosa, che non trapeli nulla mai di men che rassicurante.

L’ideale piccolo borghese di vita tranquilla e perbene - le famiglie giuste non devono avere disgrazie -si proiette come una specie di furia implacabile in tutti i programmi televisivi e in ogni piega di essi. Tutto ciò esclude gli spettatori da ogni partecipazione politica, come al tempo fascista.

C’è chi pensa per loro; e si tratta di uomini senza macchia, senza paura e senza difficoltà, neanche casuali e corporee.

Da tutto ciò nasce un clima di terrore. Io vedo chiaramente il terrore negli occhi degli intervistatori e degli intervistati ufficiali.

Non va pronunciata una parola di scandalo; praticamente non può essere pronunciata una parola, in qualche modo, vera.

Pier Paolo Pasolini