Il weblog di Gokachu


sabato, luglio 29, 2006
Prendiamo spunto dall'attualità per alte riflessioni filosofiche
Realta? Fantasia?



martedì, luglio 25, 2006
Estemporanea musicale
Yeah Yeah Yeahs + Spike Jonze



lunedì, luglio 24, 2006
Dj set che vi siete persi
Dj Andy Smith è uno sbruffone troppo hop e troppo pop, ma soprattutto troppo poco trip per i miei gusti. Ci si diverte ma a fatica.




Concerti che vi siete persi
Concerto spettrale per la Ghost Music dei Piano Magic. Pubblicizzato malissimo, il concerto è andato quasi deserto, con un centinaio di spettatori trovatisi per la maggioranza lì per caso, tutti pigrissimi e fiaccati dall'estate, tutti seduti lontanissimi dal palco nella suggeastiva cornice della Fortezza Vecchia di Livorno. "We can't see anyone, so maybe there's noone out there", dicono i Piano Magic, che non si lasciano assolutamente fermare dalla solitudine e danno corpo ad un concerto notevole, molto più rock del disco, che trova i suoi momenti più alti quando alla voce arriva Angéle David-Guillou. In finale qualche coraggioso si avvicina al palco e insistendo un po' si riesce anche ad ottenere un bis.

La scaletta come trafugata:

Nostalgist
No Closure
Dark Ages
Cities x Factories
St Marie
Jackwifed
Dark Tire Year
Love x Music
Great Escaps
Silence
-----------
Comets
Incurable
Last Engineer





venerdì, luglio 21, 2006
Concerti che vi siete persi
Nel 1997 a Pisa per Metarock ci fu un fenomenale concerto in cui nella stessa sera si esibirono Massive Attack e Lamb. Me lo persi. Se i Lamb poi li ho visti più volte (il loro concerto sempre a Pisa del '98 è uno dei concerti più belli della mia vita), per i Massive Attack m'era rimasto un nodo di rimpianto mai sopito.
L'ho sciolto. Il concerto dei Massive Attack di ieri a Lucca in realtà non è stato così memorabile: troppo importante il sound system per produrre, dal vivo, qualcosa di drammaticamente diverso dalle (bellissime) versioni del disco. E poi è stato corto: un'ora di concerto e mezz'ora di bis. Luci quasi sempre in controluce, con effetti ipnotici da parte di un enorme teoria di luci intermittenti colorate posto dietro il gruppo. Però c'ero, e non ho più rimpianti.


Altri squarci: 1, 2



Estemporanea musicale
In attesa di dare cinque stelline al loro ultimo disco e di motivare un poco, guardatevi questo.




mercoledì, luglio 19, 2006
Grave imbarazzo per pisani, livornesi e dintorni
Sabato 22 in Fortezza Vecchia a Livorno ci sono i Piano Magic in un concerto gratuito.

D'altra parte più o meno contemporanemanete a Ospedaletto c'è il DJ storico dei Portishead, Andy Smith, in un rovente DJ set. Che fare? Graditi consigli.



martedì, luglio 18, 2006
Concerti che vi siete persi nell'ultima settimana
Roger Waters: nessun concerto può mai valere 46 euro. Segnarselo e ricordare. Detto questo, il Waters ci dà dentro con generosità spaziando in tutta la sua produzione e regalando anche un paio di brividi. Il meglio che ci si possa aspettare da una "vecchia cariatide".
La Pelle: divertenti. Musicisti figaccioni e cantante ciccione.
Entourage: divertenti ma non come i La Pelle.
Settlefish: già visti, continuano a non convincermi.
Luca Nesti: se ne può fare a meno.
Amari: la musica nons arebbe neanche malaccio, ma i due tipi credono di essere molto spiritosi e ahimé non lo sono affatto. Insopportabili.
Marco Parente: il disco l'avevo e l'ho ascoltato pochetto, però dal vivo merita.
Zenzile Sound System: bel sound ballabile.
Cocorosie: già viste, e meritano. Bianca si deve essere lasciata con Devendra perché sul palco si è quasi accoppiata con il tizio che fa suoni con la bocca.
Carl Craig: il live è stato dimenticabile. Tutt'altro discorso per il dj set notturno.
Laurent Garnier: purtroppo funestato da problemi tecnici che l'han fatto durare circa la metà del previsto, è stato comunque il miglior concerto di elettrojazz che ho sentito dai tempi di Saint Germain. Anche migliore di quello.
Cesare Basile: bello.
Thrang: interessanti.
I Pennelli di Vermeer: questi francamente me li ricordo poco.
Marco Fabi: perdibile.
Tinturia: completamente fuori target mio, si contraddistinguono per un'ottima presenza scenica e per i divertenti intermezzi. Tipo Bandabardò ma meno rompipalle.
Ardecore: li ho apprezzati moltissimo su disco, ma il live è trascurabile.
Casa del vento: mah.
zZz: una versione danzereccia dei Doors. Si può vivere senza.
N'Guyen Le: tecnicamente niente da dire, però che palle questi chitarristi alla Hendrix.
Bandabardò: insopportabili. Grandissimo successo di pubblico.
Marlene Kuntz: meno insopportbili di come me li ricordassi, ma anche qui si vive meglio senza.
Skin: le canzoni di lei solista non sono granché, però rimane un animale da palcoscenico incontenibile e devastante. Il live merita eccome. Se poi intona un pezzo degli Skunk Ananasie...
The Mallard: boh.
Guignol: non malaccio.
Marco Bellotti: un omino buffo che canta canzoni buffe e non ha idea di come si stia in scena. Tutto sommato si può vedere.
Julie's Haircut: visti per la seconda volta in poco tempo, confermo: ottimi.
Marta sui tubi: anche loro li avevo già visti, e alla seconda ci si rompe un po' i coglioni di virtuosisimi vocali e di testi che (dal vivo) non si riescono a capire.
Akli D: un Manu Chao dei poveri. A me già l'originale non piace.
Greg Dulli and the Twilight Singers: un bel rock piacevole e non troppo originale.
Soil & Pimp Sessions: una specie di turboswing con mascheroni da gang losangelina (loro sono giapponesi). Bravissimi ma non funzionano.
Tormento: hip hop italiano come ce lo si può anche perdere.
Amir: per quanto a me il rap non piaccia, questo Amir invece mi ha convinto. Belle musiche, testi di un certo impegno, presenza sul palco non troppo cafona, insomma, se mi piacesse il rap probabilmente mi piacerebbe Amir.
Coolio: mister supercafone in persona; tutto sommato ci si diverte, e Gangsta's Paradise è sempre un bel pezzo.
Jahcoozi: questo sarebbe un dj set ma siccome si presentano con chiatarra basso batteria e cantante li metto tra i concerti. Divertentissimi, la cantante è sensualissima, una delle cose più belle di tutta la settimana. Per nottate sudate.


Bianca Casady



giovedì, luglio 13, 2006
Rivelazioni
Nei quarti di finale del Roland Garros 2005 tra Maria Sharapova e Justine Henin, il pubblico di tifosi belgi cantava PO POPOPO POPO PO.

Le prove.



martedì, luglio 11, 2006
Is there anybody out there?
Nei dieci giorni in cui questo blog è diventato inopinatamente un blog di tennis (30 giugno - 9 luglio), le statistiche degli accessi sono state assolutamente sovrapponibili con quelle consuete. Il pubbligo pagante non ha fatto una piega. Se esiste.




lunedì, luglio 10, 2006


Non studio non lavoro non guardo la TV
Dopo giorni di arrovellamenti ho finalmente capito che il motivetto PO POPOPOPOPO PO che tutti i tifosi dell'Italia han cantato a squarciagola sotto la mia finestra per una settimana non è altro che il giro ritmico di Seven Nation Army dei White Stripes. Che canticchiato come fosse una melodia, magari utilizzando come testo "Eh francese bastardo", fa schifo forte. Qualcuno sa come diavolo una cosa del genere sia diventata l'inno non ufficiale dell'Italia del 2006?



domenica, luglio 09, 2006
Questo è un blog di tennis - 10 e ultima
Chi avesse puntato una consistente cifra (3 euro) sulla vittoria della Mauresmo, guardando il primo set avrebbe potuto pensare di aver sventatamente gettato i suoi soldi. Invece la tennista francese dal corpo da uomo e il cuore da mammoletta è risorta nel secondo set, trasformando ogni turno di battuta della Henin in una drammatica battaglia. Riuscendo a causa della compattezza della belga a strappare un unico break, si portava al terzo set dove tornava il muro di gomma del terzo set con la Sharapova e approfittando di un evidente calo di concentrazione della Henin finiva soprendentemente vittoriosa. Un match molto spettacolare ed emozionante.

Chi avesse puntato una consistente cifra (3 euro) sulla vittoria per 3-0 di Federer su Nadal, guardando il primo set avrebbe potuto pensare di avere la vittoria in cassaforte. Lo svizzero infatti umiliava lo spagnolo con un sonoro 6-0. Ma nel secondo set Nadal strappava un break a Federer e lo difendeva fin quasi alla fine, controbreakato quando batteva per il set sul 5-4. Al tie break pagava il calo di concentrazione e perdeva. Ma nel terzo set la battaglia infuriava senza che nessuno dei due riuscisse ad andare in vantaggio, e al nuovo tie break questa volta vinceva Nadal, facendo perdere allo scommettitore la sua preziosa fortuna. A questo punto il quarto set sarebbe diventato di ben poco interesse per il nostro scommettitore; se comunque l'avesse guardavo avrebbe visto Federer riuscire a strappare due break all'avversario e chiudere placidamente a 6-3. Molto meno spettacolare della finale femminile, ma tennis di classe da entrambe le parti.




sabato, luglio 08, 2006
Questo è un blog di tennis - 9
Chi avesse visto la totale, assoluta e prevedibile dominazione di Federer nella semifinale contro Bjorkmann avrebbe potuto perdere ogni speranza di vedere qualcosa di emozionante nella finale del torneo maschile più già vinto prima di iniziare del mondo tanto è evidente che Federer è di un'altra classe, di un'altra federazione, che è qui solo epr dimostrare come si gioca al tennis nel suo pianeta; se non che la convincente prestazione di Nadal nell'altra semifinale ha acceso una qualche speranza. Non tanto che ci sia vera lotta, ma che Nadal possa magari fare un paio di break e magari vincere un set (il 3-0 di Federer paga ben 2.10: per i quotisti è probabile che Nadal ne vinca almeno uno), insomma che per almeno un'oretta ci sia una parvenza di partita. Vedremo.

Nadal ha un gioco potente ed elegante; dovrebbe però tagliarsi i capelli, mettere una maglietta con delle mezze maniche, togliere la fascia o almeno metterla sotto i capelli come fa Federer. Finché sarà così tamarro mi sarà difficile tifarlo. L'apparenza conta.





giovedì, luglio 06, 2006
Consigli per scommettitori
A mio modesto parere SNAI sopravvaluta di brutto la quota di Federer vincente per 3-0 contro Bjorkmann: paga 1.20. Ora, per farci qualche lira bisognerebbe puntarci una fortuna, ma varrebbe la pena.

Siccome non ho una fortuna, vado dagli inglesi che pagano il 3-0 solo 1.08 e mi gioco il 3-1 a 7.50; SNAI lo paga 3.75. Speriamo i quotisti italiani ci abbiano visto giusto.



Questo è un blog di tennis - 8
Belle entrambe le due semifinali del torneo femminile giornate oggi, ma è indubbio che per intensità emotiva il match Mauresmo-Sharapova ha fatto dimenticare il pur non banale incontro Henin-Clijsters.

La Mauresmo è partita fortissima non sbagliando praticamente nulla nel primo set, e giocando un tennis aggressivo e atletico che ha messo in grande difficoltà la Sharapova. Dopo aver vinto il primos et senza discussione alcuna, la progressione della francese è durata fin quando s'è trovata di fronte ben tre palle del 4-1 su servizio della russa. in un game infuocatissimo la Sharapova è riuscita a recuperare e a mantenere il servizio; il contraccolpo psicologico sulla Mauresmo è stato fortissimo, tanto che la Sharapova l'ha subito controbreakata e poi è andata a vincere il secondo set 6-3, con un parziale di 5 game vinti di fila.

Ad inizio del terzo set nuovo dominio della francese che non gioca più in modo aggressivo ma riesce a reinviare in campo l'incredibile commettendo pochissimi errori, dando modo alla Sharapova di esplodere senza costrutto colpi fortissimi e infiammando lo spettacolo. Mauresmo in vantaggio di due break, e sul 4-0 nuovo game infuocatissimo su servizio della francese, con la Sharapova che lotta con i denti e con le unghie e riesce a strappare un controbreak, portandosi con sveltezza al 4-2. Clamorosa attaglia finale sul 4-2 con la Sharapova che si trova più volte a un punto dal 4-3, che però la Mauresmo riesce a portare a casa. Sul 5-2 la russa si arrende e gioca finalmente un brutto game. 6-3 3-6 6-2 il risultato finale.

Due parole sulle contendenti: la Sharapova è antipatica a molti perché maltratta i giornalisti, è supponente nelle interviste, poco alla mano con le colleghe, urla e grugnisce in campo ed è troppo bella per poter essere una campionessa. A me invece il suo mettere tutto in piazza sul campo, la sua psicologia trasparentissima, il suo non arrendersi mai, i suoi atteggiamenti da Hewitt cafone accompagnati all'estrema grazia dei lineamenti, piacciono. Quando nel 2004 ingenua diciasettenne ha vinto sconfiggendo quella macchina da guerra di Serena Williams mi sono persino commosso.

La Mauresmo non m'è mai piaciuta molto, sarà perché assomiglia troppo a Camoranesi e ha piacere a far sfoggio dei propri tricipiti. Oggi però è stato bello vederla, e credo che nella finale con la Henin, in cui è sicuramente sfavorita, tiferò per lei.




mercoledì, luglio 05, 2006
Questo è un blog di tennis - 7
Chi avesse provato nell'ultimo minuto dei supplementari di ieri l'emozione sportiva più forte della propria givoane vita dovrebbe sperimentare che cosa significa puntare una cifra significativa (TRE euro) sul giocatore meno favorito di un'inutile quarto di finale di un torneo maschile di Wimbledon che diventa ogni giorno più scontato. Sei ore di cuore palpitante per un match iniziato in ritardo e interrotto dalla pioggia, finito tre volte al tie break e arrivato fino al quinto set.

Nessuno potrebbe immaginare due personalità più diverse di quelle di due contendenti: il sornione Bjorkmann, svedese trentaquattrenne al termine di una carriera più ricca di successi in doppio che in singolo (suo miglior risultato negli Slam una semifinale agli US open ormai nove anni fa), introverso, taciturno, propenso al gioco dall'ultrafondocampo, lentissimo tra un punto e l'altro ma velocissimo durante il gioco; l'avversario Stepanek, giovane promessa del tennis ceco, di dieci anni più giovane, con una percentuale di serve&volley vicina al 100%, brutto come un rospo ma inaspettatamente fidanzato con la Hingis, mai andato oltre il terzo turno in uno Slam e qui alla sua prima occasione importante, nervoso e saltellante come Pacino nel finale di Scarface, occhi fuori dalle orbite e incapace di stare fermo nemmeno da seduto. Probabilmente sotto l'effetto di una dose di eccitante per cavalli del Palio di Siena.

Difficile raccontare un match ricco di tensione emotiva quasi insostenibile, tra break, controbreak, match point falliti, contrassegnato dalla grande quantità di doppi falli e di ace di Stepanek, fortissimo sulla prima di servizio ma debole sulla seconda. Bjorkmann sta dietro al pazzo scatenato finché quello non finisce la birra: al termine di un teso tie break del quarto set, dopo aver fallito un match point, Stepanek si spegne e concede un break in apertura di quinto set. E' solo un momento prima che entri in funzione la riserva del tennista ceco: dopo aver vinto un paio di game sul proprio servizio a zero, riesce finalmente a ribreakare Bjorkmann riportandosi in parità. Tutti ormai lo danno per certo vincitore, compresi gli amici quotisti, ma la riserva conteneva meno birra del previsto e dopo aver arrancato a tenere il proprio servizio viene breakato sul 4 pari e non offre resistenza nell'ultimo game. Bjorkmann esplode in un'emozione insospettata e abbraccia l'intero pubblico. Esplodiamo con lui.

Siamo tutti svedesi.




martedì, luglio 04, 2006
Questo è un blog di tennis - 6
Un altro grande pomeriggio davanti alla TV a guardare Wimbeldon a scapito di spiagge assolate, mari limpidi e bagnanti polacche seminude: tutte e due le mie favorite hanno perso, il che conferma il nostro portar sfiga, ma hanno combattuto.

La Bremond ha dato moltissimo filo da torcere alla Henin, favoritissima per la vittoria finale; purtroppo non è riuscita a sfoderare il suo gran servizio sbagliando quasi tutte le prime palle fin quasi sul finale, ma si è rifatta breakando la campionessa belga per ben tre volte; ha dimostrato di essere una gran combattente, più virile di molti uomini di mia conoscenza, e di avere un gioco bello, potente ed elegante, estremamente aggressivo ma senza grugniti e senza pugnetti; diventa da questo momento in poi la tennista che io tifo. Ormai Jelena Dokic non si vede più in giro da un bel pezzo (349esima al mondo, è stata eliminata alle qualificazioni qui a Wimbledon) e avevo bisogno di aria fresca. Ingannevole il 6-4 6-4 finale.

La Li invece ha perso in scioltezza il primo set ed ès tata breakata al primo game del secondo; a questo punto ha incominciato una sorprendente rimonta che l'ha portata a servire sul 5-4. La Clijsters però ha sfoderato la sua maggior esperienza e in un combattutissimo finale dis econdo set (che mi è stato in parte precluso causa malfunzionamento delle dirette di wimbeldon.org, ma che recupererò stasera) ha avuto la meglio.
La Li non ha un gioco che mi piaccia moltissimo; per dirla tutta assomiglia molto proprio alla Clijsters, che non ho mai amato.

Giovedì quindi si giocano le semifinali Mauresmo-Sharapova e Clijsters-Henin. Tra queste quattro mi tocca tifare la Sharapova (che non gioco, perché paga troppo poco, e che quindi vincerà).




Lo zen e l'arte del gioco del tennis
Le seguenti sconvolgenti risposte di Na Li all'inviato del Corriere dello Sport mi hanno convinto a giocarla vincente contro la Cljisters:

Come spieghi la tua rimonta?
Non c'è soluzione di un match prima che sia finito.

Come spieghi la tua vittoria?
Non c'è spiegazione per un match vinto.

E' stato forse il tuo servizio a farti vincere?
Non so come rispondere a questa domanda.




Concerti che vi siete persi
I Pentatonic sono un gruppo di giovani rockers proveniente da Basilea. Niente male se si pensa che sono il gruppo spalla del gruppo spalla della serata più di nicchia e sfigata (leggi indie) del festival Marea. Hanno anche scelto come nome una parola così comune che non sono riuscito a trovare il loro sito web, sempre che ce l'abbiano. Si faranno.

Gli Appaloosa sono un gruppo di Livorno che rincorrevo da più di un anno. Finalmente li ho visti, e, che dire: mi aspettavo di più. Li ricorderò perché tutti i membri del gruppo son tranquilli, flemmatici e posati tranne il batterista che seminudo suda copiosamente e si dà da fare moltissimo. Spero la sua parte di chachet sia più grande di quella degli altri.

Anche i Julie's Haircut sono un gruppo che rincorrevo da più di un anno. Loro non mi hanno deluso. Mi son piaciuti soprattuto quando con aria spocchiosa voltano le spalle al pubblico e guardano l batterista. Il tastierista dei Julie's Haircut è il musicista più nerd che abbia mai visto; la bassista come tutte le bassiste fa sesso. Da vedere.



Questo è un blog di tennis - 5
Qualche puntualizzazione. La sconosciuta Severine Bremond recentemente diventata la mia assoluta preferita per Wimbledon e gli US Open, nonché indiscussa protagonista delle mie fantasie notturne, non ha affatto 16 anni. E' così sconosciuta che anche capire quanti anni ha può causare dei problemi; in compenso le mie fantasie si possono dichiarare del tutto legali.

Nonostante infatti ci siano records delle sue partecipazioni agli Slam solo dal 2004, la tipa ha ben 27 anni. E' persino troppo vecchia per un amante di primizie quale io sono. Glielo perdono solo perché quel nome, Severine, mi ricorda i romanzi di Sade.

Comunque è ai quarti, incontra la grande favorita Henin e mentre voi assisterete allo scontro titanico e fratricida tra la Sharapova e la Dementieva, state pur certi che io sarò fedele a lei e solo lei guarderò. Del resto è ai quarti, vincente paga 126 volte la posta e il mio bell'euro e mezzo sopra ce l'ho messo.

Altra outsider (sebbene trentesima nella classifica WTA, mica come la Bremond che è centoventinovesima) approdata ai quarti è la cinese Na Li, prima cittadina del regno di mezzo ad essere mai arrivata così avanti in uno slam. Anche lei è pesantemente sfavorita (paga 51, il che è una bella cifra se pensiamo che le tenniste che possono vincere a questo punto sono solo otto), domani incontra la Cljisters e per ora non ci ho ancora messo una lira. Può quindi darsi che ce la faccia.




lunedì, luglio 03, 2006
Sayounara, Ai-san
Secondo la migliore tradizione la nostra favorita è stata eliminata inaspettatamente da una giovane sedicenne francese del tutto sconosciuta. La quale diventa ufficialmente la nostra nuova favorita, e quindi non supererà i quarti (ma ce la teniamo calda per gli US Open).

E' stato un lunghissimo incontro di soli due set, gladiatorio e durissimo, caratterizzato dalla mancanza di capacità della Sugiyama di chiudere quando ne aveva l'occasione (in particolare nel primo set ha avuto 10 set point a suo favore e se li è mangiati tutti, perdendo poi per 13-11 nel tie-break) e dalla stessa inabilità di Severine Bremond, che però diventava una belva in fase di salvataggio di break point e set point, che ha appassionato fino allo stremo delle forze chi come me aveva messo un euro e cinquanta su una delle due tenniste. Un altro gran pomeriggio di divertimento a Wimbledon.




Questo è un blog di tennis - 4
Forse non sapete che con Wimbledon LIVE pagando una decina di euro potete avere via web accesso per 45 giorni a:


  • la diretta di tutti gli incontri che verranno giocati da qui fino alla fine dei campionati.
  • l'archivio di tutti gli incontri giocati nel 2006 e ripresi da telecamere, nel caso ve li siate persi o ne abbiate guardato un altro che si svolgeva in contemporanea.
  • una nutrita selezione di incontri storici visibili per intero tra cui per esempio le finali maschili e femminili degli ultimi due anni, o la finale Borg-McEnroe del 1980.
  • un'ancora più nutrita selezione di magic moments con interi set di cose come la finale Curren-Becker del 1985.
  • I film ufficiali delle edizioni 68, 74, 78, 80, 87.


Mi è parso un ottimo affare.

La qualità della visione dei video on demand è molto buona, per le dirette vi faccio sapere. Potete provare il servizio gratuitamente guardando la finale maschile 2005. E oggi tutti a tifare per Amore Montecedro.




domenica, luglio 02, 2006
Private_I tifava Agassi
Noi cineblog di tennis siamo tutti amici e ci si linka l'un l'altro - 2.



Questo è un blog di tennis - 3
Dopo che Roddick è stato eliminato in tre set da Murray, il quale essendo la grande speranza inglese non può che essere antipaticissimo, comincio a pensare di portar sfiga.




Sadici piaceri
Se c'è qualcosa per cui i Mondiali meritano di essere visti, è la colorata allegria dei tifosi (e delle tifose) brasiliane che si trasforma in amare lacrime stupite. E' l'epifania della vita reale che si svela al bambino allegro e speranzoso. E' l'irrompere della morte nel giardino della Principessa. Henry come Azrael.