Il weblog di Gokachu


giovedì, agosto 31, 2006


lunedì, agosto 28, 2006
Inediti cinefili: Lonesome Jim
Steve Buscemi è un tipo che ci piace molto, ma qui incespica pesantemente dandoci preoccupazioni. Il soggetto non è affatto male (chissà cosa sarebbe uscito dallo stesso soggetto se a metterlo in scena fosse stato Vincent Gallo) e tratta temi che mi sono decisamente congeniali: la disperazione, il malessere esistenziale, il lento trascorrere inutile dell'esistenza. Però è evidente che l'approccio di Buscemi è del tutto posticcio, insincero, fasullo come una banconota da tre dollari raffigurante il presidente Duffy Duck. Che a Buscemi la disperazione non sia passata nemmeno accanto è evidente da tutto l'impianto di sceneggiatura, dalla scelta di attori privi completamente del fisico dei loro ruoli, dal finale "lieto" preso paro paro da The bodyguard, o da Il laureato, o da decine di film consimili senza neanche la consolazione di una canzone di Simon&Garfunkel o di Whitney Houston. Insomma un film ambizioso che cade molto al di sotto del suo orizzonte, un tentativo stilisticamente goffo di fare "cinema indipendente", una gran perdita di tempo.


Trailer - Per procurarselo



giovedì, agosto 24, 2006
America oggi: Cars
L'altalena delle aspettative (bassissime dopo aver visto il trailer, un anno fa; altissime dopo aver letto le prime recensioni di chi ha visto l'anteprima) si conclude con un mediocre pareggio alla visione. Il film è meglio di come si poteva temere ma peggio di come si doveva sperare. Il problema principale è la sceneggiatura, che è rivolta soprattutto ad un pubblico di bambini bisognoso di valori in un mondo sempre più alla deriva e di madri a cui non dispiace mai vedere una storia d'amore; le gag divertenti, che pure ci sono e in abbondanza, fungono soltanto da riempitivo.

I motivi per andarlo a vedere ci sono comunque: eccellenza tecnica, sceneggiatura che pur spesso "telefonata" fa lo stesso e ottimamente il suo lavoro; personaggi ben disegnati e molti momenti di puro divertimento. E' pur sempre un film Pixar. E poi c'è il corto d'apertura, che è un divertissement innocuo ma di grande classe.

Però è il peggior film Pixar che ricordi, peggio persino del pluricelebrato Nemo che a noi qui non è molto piaciuto più o meno per le stesse ragioni: moralismo d'accatto e familismo di ritorno là, inutile vagheggiamento di una perduta età dell'oro, condanna della modernità e celebrazione della provincia americana qua. In entrambi i casi didascalismo imbarazzante; nel caso di Cars si soffre anche la mancanza della malvagità comica tipica della Pixar, che in Nemo ancora aveva un piccolo spazio nella memorabile figura della nipote del dentista.

Insomma un film da cui si esce tutti più buoni, e questo lo possiamo concedere solo a Frank Capra.

Due parole infine sul doppiaggio: non è affatto il disastro che ci si potrebbe aspettare, funziona bene, TRANNE che nelle voci dei commentatori sportivi: ineducate, insignificanti, fuori luogo. Buuu.





domenica, agosto 13, 2006


Questo è un blog rancoroso
Dice D'Alema: "Ma poi vorrei dire chiaramente questo: tre anni e mezzo fa, con l'invasione dell'Iraq, veniva decretata la fine dell'Onu e l'inizio del luminoso periodo in cui le grandi potenze liberali, sotto la guida degli Usa, avrebbero messo ordine nel mondo, senza più bisogno delle istituzioni internazionali (così scrisse Richard Perle)."

Forse l'intelligente ma smemorato Ministro degli Esteri non ricorda che la fine dell'ONU e l'inizio del luminoso periodo in cui le grandi potenze liberali, sotto l'insegna della NATO, avrebbero messo ordine nel mondo anche al di là del rispetto dei confini nazionali e delle istituzioni e del diritto internazionale data in effetti a sette anni fa.




sabato, agosto 12, 2006


venerdì, agosto 11, 2006
Consigli per Bin - 1
Visto che purtroppo non sono un terrorista islamista e quindi non mi posso dedicare con profitto all'arte dell'uccidere e poi andare in paradiso, lancio qualche idea per chi terrorista islamista lo è e non sa bene come mandare avanti la baracca, accontentandosi di stanchi, ripetitivi e noiosi attentati ai mezzi di trasporto.

Disclaimer: si scherza eh!

Cavalcavia islamista
Costo: basso.
Difficoltà: bassa.
Livello di paranoia indotto nella popolazione: medio.


Assoldare qualche imbecille che lanci sassi dal cavalcavia, esattamente come faceva già prima, ma dotarlo di particolari sassi a mezzaluna, molto fichi, con scritto Insciallah sopra. In cambio di questa piccola variazione, che sicuramente divertirà l'imbecille, comprargli qualche stecca di Marlboro.



giovedì, agosto 10, 2006
Questo è un blog di geopolitica
Siccome il terrorismo internazionale non agisce al livello della realtà ma al livello della mente - non è la distruzione di due grattacieli nel centro di New York a produrre la recessione economica, ma la preoccupazione, la rabbia, i moti di orgoglio, le guerre preventive, la sfiducia nel futuro che tale distruzione produce - si può dire che un attentato fallito, organizzato alla cazzo di cane e sbaragliato in quattro e quattr'otto dalle forze dell'ordine possa avere quasi lo stesso effetto di un attentato riuscito, purché si proponga degli obbiettivi magniloquenti e ambiziosi (chessò, nove voli da far saltare contemporaneamente oppure la distruzione contemporanea con mortai appostati a finestre urbane della Basilica di San Pietro a Roma, di Saint Paul a Londra e di Notre Dame a Parigi). E costa molto, molto di meno.





domenica, agosto 06, 2006


sabato, agosto 05, 2006
Mezza estate
Dunque, trenta giorni ha novembre con april giugno e settembre.

Dal 21 giugno al 21 settembre ci sono 30+31+31 giorni.

92/2 = 46

Dal 21 giugno al 21 luglio fan 30, dal 21 luglio al 31 luglio son altri dieci, dall'1 agosto al 6 agosto sono i sei restanti.




venerdì, agosto 04, 2006
Inediti cinefili: The Call of Cthulhu
Si può ai giorni nostri girare un flm con le tecniche e gli stilemi tipici dell'espressionismo non solo tedesco degli anni '20 e '30? Si, si può, in parte per risparmiare soldi e in parte perché fa fico. L'han fatto i tipi della Lovecraft Historical Society per mettere in scena uno dei racconti più celebri dello scrittore di Providence, The Call of Cthulhu; il risultato è un mediometraggio divertente che ha generato grandissimo entusiasmo tra i fan del nostro. Entusiasmo giustificato solo nell'ottica del fan, ché a giudicare il film con freddezza si trovano diversi difetti: la colonna sonora piena di tensione che dopo cinque minuti ha già snervato definitivamente; l'irrappresentabilità visiva dei Grandi Antichi risolta con dei meccanismi passo uno alla King Kong che fan certo tenerezza ma non evocano l'Orrore Cosmico come dovrebbero; la pesantezza della derivazione letteraria, perseguita con una fedeltà perfino controproducente.

Insomma, più una curiosità che altro; difficile però dopo la visione non aver voglia di prendere una telecamerina digitale e girare la nostra versione de Il gabinetto del dottor Caligari. Speriamo di vedere qualche altro film neo-espressionista.


Per procurarselo - Trailer



mercoledì, agosto 02, 2006


martedì, agosto 01, 2006
Live@Kataweb
Siccome stasera vado a vedere Enzo Gragnaniello ho cercato un po' in rete e ho scoperto questa cornucopia di ottimi concerti unplugged brevi (una ventina di minuti ciascuno) prodotta da Kataweb. Oltra a Gragnaniello, che m'è venuta molta voglia di vedere, Cocorosie, Antony and the Johnsons, Bugo, Givanni Allevi... E bravo portale.