Il weblog di Gokachu


lunedì, ottobre 31, 2005
Splinder shit
Forse non tutti sanno che io non amo molto la piattaforma di splinder, che essendo usata da molti blogger italiani, a mio avviso sorprendentemente, sono costretto a frequentare e qualche volta pure ad usare.
Oggi si aggiunge l'ennesima maledizione: la pagina dei commenti di splinder ha subito un defacing da parte di alcuni imbecilli proprio mentre stavo scrivendo un commento molto lungo e pieno di contumelie e di improperi. Che s'è ovviamente perso. Shit.



domenica, ottobre 30, 2005
Rivelazioni + hype
Se bene interpreto le scritte sulla minuscola immagine di XL, il "Devil di Miller" che presto ci rallegrerà uscendo in edicola non è altro che The Man Without Fear.




sabato, ottobre 29, 2005
Segnalazioni locali
E' in corso a Livorno il Joe D'Amato Horror Festival.

Tra le varie chicche, martedì alle 19.15 proiezione di Nekromantic di Jorg Buttgereit.



venerdì, ottobre 28, 2005
Il film che pare interessante della settimana
Ex-aequo questa settimana: da una parte il celebratissimo film di Tim Burton, piaciuto a tantissimi (purtroppo in maggioranza gente che ha gradito pure Big Fish), munito di ottime credenziali e così atteso che non vale la pena di spederci altre parole; dall'altra il nuovo film di Lars Von Trier, il secondo della "trilogia americana" dopo Dogville, con delle credenziali molto meno splendide. La sposa cadavere e Manderlay. Siccome Von Trier è un personaggio controverso, che in tanti odiano e mal sopportano (ma non io: lo trovo un simpatico figlio di puttana; per me in guerra, in amore e in cinema tutto è permesso), mentre a Tim Burton vogliamo bene tutti (anche se alcuni sono più duri con la sua ultima produzione, et in arcadia ego), il mio spirito di bastian contrario non può che farmi attendere con più impazienza il secondo. E così, nonostante l'ex-aequo, a quello l'onor della locandina.

Update: nonostante il perere avverso di tutte le fonti (che lo davano in uscita il 4), pare che L'arco di Kim Ki-duk sia in programma in diverse sale italiane. Questo film ha diviso la critica e il pubblico, tra coloro che rimpiangono il Kim più acre e parlano di Kim on autopilot e invece quelli che hanno gradito. Tra questi alcuni a cui di solito Kim non piace molto; la cosa è preoccupante, ma non ci tireremo certo indietro.




giovedì, ottobre 27, 2005
Palcoscenico: Tu non mi perderai mai
Raffaella Giordano è probabilmente la più elegante, la più espressiva danzatrice italiana. In questo "a solo" liberamente ispirato al Cantico dei Cantici le sue doti emergono splendidamente. Il perfetto controllo del movimento, la raffinatezza estrema di ogni piegamento di falange, tutto è bello e intenso.

Ma rispetto ad altri spettacoli corali, in cui una amara anarchia si impadroniva della scena, in cui si rideva e si piangeva, c'è una marcia in meno. E' tutto bello, ma l'energia usata è sempre allo stesso livello, non c'è alternanza tra registri, il tono è troppo alto e risulta alla fine monotono. Come già in Per una stanza, ma là erano soli dodici meravigliosi minuti. Qui la durata alla fine soffoca lo spettacolo.

Bello sì, ma troppo uniforme.




martedì, ottobre 25, 2005
Segnalazioni televisive
Non sono particolarmente attirato dagli shojo anime, ma vado matto per Kodomo no omocha (meglio noto come Rossana). Abile e dirompente miscuglio di una comicità demenziale e adrenalinica (al livello di Excel saga) con tematiche tenere e romantiche ma anche dure (la morte, l'aborto, l'abbandono, la violenza), vanta alcuni personaggi davvero memorabili e il miglior coprotagonista maschile che abbia mai visto in uno shojo, Akito, lontanissimo dalla classica figura del bishonen bello perfetto e inarrivabile. Almeno la prima serie è davvero indispensabile; su Italia 1 va in onda dal lunedì al venerdì alle 17.45 un adattamento terribile e censuratissimo, oltreché strutturalmente variato (un episodio italiano dura circa uno e mezzo giapponese, per cui si perde la struttura dei climax a fine puntata) ma la serie sopravvive abbastanza bene lo stesso. Se vi siete persi, come me, la prima puntata andata in onda ieri, qui ci sono i riassunti. Dovete leggere il riassunto del primo episodio e mezzo del secondo.





domenica, ottobre 23, 2005
Palcoscenico: Vaniada
L'ennesima produzione Fanny & Alexander dedicata al romanzo di Nabokov Ada o Ardore è una meraviglia sensoriale. Il pubblico, limitato a cinquanta persone, viene costretto in un piccolo ambiente a forma di cuneo, che è una stupenda macchina da teatro. Disposti sui due lati del cuneo, in parte su sedie, in parte su cuscini, gli uomini rigorosamente separati dalle donne. Il suono arriva da qualunque punto della stanza, i lati, il soffito, ma principalmente da un pianoforte che suona da solo; immagini evanescenti, quasi apparizioni, vengono proiettate nel lato corto del cuneo; un grande ventilatore, disposto sulla punta del cuneo, disperde nell'ambiente fragranze legate agli avvenimenti scenici; da quattro fori accanto ai spettatori giungono raggi luminosi, lamenti, emergono mani e piedi; oscurità e luce si alternano, misteriose sciarade compaiono come uniche fonti di luce. Da fori sul soffito cadono fiotti di cristalli trasparenti. Gli attori si muovono nello spazio come elementi di scenografia; il tutto è una macchina che fa teatro che sarebbe certo piaciuta molto a Beckett.

A dare questa visione condensata dello spazio scenico si potrebbe avere l'impressione di uno spettacolo fragoroso e sovrabbondante, psichedelico. Invece è uno spettacolo delicato, ombroso, onirico, in cui fugaci apparizioni fantasmatiche passano davanti a noi come vaghi ricordi. Mantengo delle riserve sul testo (non conosco il libro di Nabokov, ma negli spettacoli del gruppo mi sembra che il testo sia quasi posticcio rispetto all'esecuzione, non è autosufficiente; probabilmente conoscendo il romanzo l'impressione cambia, ma non importa, il testo dovrebbe sempre essere autosufficiente) e devo dolorosamente constatare che non è mai una buona idea mettere cinquanta italiani in una stanza buia e silenziosa, perché non sanno stare zitti; tuttavia il duo ravennate esprime una visione del teatro che particolarmente mi confà, che trovo inebriante, che forse ancora non si è compiutamente espressa ma che merita la massima attenzione e il massimo seguito.




venerdì, ottobre 21, 2005
Girellando in videoteca
Mi stupisco sempre quando in videoteca trovo dei film orientali che desideravo vedere e che non ho ancora visto. Questo è stato girato negli otto giorni di tempo libero che Shimizu ha avuto tra Ju on: The Grudge 2 e l'orrendo remake americano The Grudge, quello con la Gellar. Chissà. Io intanto me lo segno sul taccuino; finora nessun film giapponese del nostro mi ha deluso.




Necrologi

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Il film che pare interessante della settimana
Questa settimana vi è andata bene: causa crash non vi beccate il post ma solo il riassunto del post. L'ora è troppo tarda per aver voglia di ricostruirlo.

Escono molti film meritevoli. Ignoriamo bellamente i registi celebri e ne citiamo tre: The Descent, che pare sia un bel film horror, cosa che non si vedeva da un bel po'; Enron, che si becca su Rotten Tomatoes la percentuale più alta di critiche positive che abbia mai visto (97%); e infine, film che ufficialmente vince il titolo di "pare interessante", Kontroll. Perché è un thriller allegorico. Perché è molto ben recensito. Perché le immagini che girano sono intriganti. Ma soprattutto perché è un film ungherese, e già la settimana scorsa m'è pianto il cuore a non far vincere il film russo.




martedì, ottobre 18, 2005
Apnea
Dopo diversi mesi di assenza la rubrica DVD import di Pier Maria Bocchi è ricomparsa su FilmTv.

Ho ricominciato a comprare FilmTV.

Parla benino di Vital, ma vabbe'. In compenso, e in controtendenza rispetto agli altri recensori, nella rubrica I 400 colpi dà 9 a Caché, 1 a Texas e 5 a La fabbrica di cioccolato.



Info locali: per Pisa e dintorni
Nel prossimo programma del cinema Arsenale, sempre sia lodato e Dio lo preservi dalla scure della finanziaria, verranno proiettati alcuni film di Kim Ki-duk: Bad Guy*, L'isola**, Coast Guard***, Real Fiction*. Li ho messi in ordine di gradimento (mio), ma li consiglio tutti quanti.

* Versione originale con sottotitoli in inglese
** Versione originale con sottotitoli in italiano
*** Versione originale con sottotitoli in francese



Anticipazioni in edicola
Nelle prossime settimane con Repubblica uscirà un non meglio identificato Devil di Miller. Potrebbe essere la saga di Elektra, potrebbe essere Born Again, potrebbe essere Man without Fear, potrebbe persino essere Love and War. Ma in ogni caso sarà da non perdere.



domenica, ottobre 16, 2005
Segnalazioni in extremis/repetita iuvant: tonight on TV



venerdì, ottobre 14, 2005
Il film che pare interessante della settimana
Questa volta non c'è stata storia. Sì, perché nonostante escano un film di Rodriguez e uno spettacolare fantasy-horror russo, che comunque mi segno sul taccuino, oggi esce il nuovo film di un noto regista austriaco, mal digesto per molti e da me molto amato, Michael Haneke. Il film si chiama Niente da nascondere ma qui ci piace più il titolo originale, Caché; come da diversi film in qua è un girato in Francia con attori francesi - si sa che in Oltralpe la cultura è tenuta in gran conto, non come in alcuni paesi del terzo mondo.

Quasi quasi comincio a studiare francese.

Per tornare al film, il motivo principale per cui l'ho scelto è il nome del regista, ma se non fosse sufficiente a convincervi possiamo dire che a Cannes ha vinto il premio per la miglior regia, il premio FIPRESCI e il premio della giuria ecumenica. In giro se ne parla decisamente bene. Insomma, ve lo consiglio a scatola chiusa (come al solito).





Questo blog aderisce alla protesta contro la legge finanziaria che taglia i fondi per lo spettacolo.
Pertanto resterà chiuso per l'intera giornata di venerdì 14 ottobre.
La cultura è un diritto!




giovedì, ottobre 13, 2005
Nobel
La notizia è letteraria e quindi al di là degli specifici di questo blog; ma siccome il nostro ha scritto le sceneggiature di alcuni bei film ci rallegriamo vivamente.



Girellando in videoteca
Chi avesse rimandato la visione di Kung Fusion/Kung Fu Hustle per via del doppiaggio (e ha fatto bene), sappia che è uscito il DVD a noleggio. E chi si fosse perso Le ricamatrici ora può rimediare.



Recensioni svogliate
Perdonatemi ma in questi giorni pur vedendo diversi film, di scriverne la voglia non mi viene.

L'amore non basta mai: intanto è truffaldina la locandina italiana, come le presentazioni che lo spacciano come una commedia romantica; siamo più dalle parti della commedia amara, addirittura nera: trattasi di un incrocio tra le tematiche familiari di un Sussurri e grida e quelle di un Festen, con però molta meno voglia di osare e quindi con un risultato molto più modesto. Notevoli comunque gli attori, il personaggio di Ingmar e la bellezza imperfetta della protagonista; con tutta la buona volontà però non va oltre un "carino". Il che non è bene.

Romanzo criminale: siamo di fronte ad una ben recitata e ben orchestrata fiction televisiva, peraltro compressa per mancanza di tempo (ma non dubito che vedremo prima o poi la versione in sei puntate di due ore in cui si capisce tutto); è più vicino a La piovra che ai film di Di Leo o di Scorsese o di vattelapesca a cui è stato avvicinato. Come cose di questo tipo capitino in sala quando il loro posto è la TV però non lo capisco. O meglio, lo capisco visto che in TV va robaccia come Elisa di Rivombrosa.
Comunque davvero niente male Kim Rossi Stuart, che è un attore che apprezzo fin da Fantaghirò (be' no, diciamo fin da Al di là delle nuvole). Placido si poteva risparmiare il cameo. Incredibilmente perdonabile la presenza di Accorsi, che dà in escandescenze in una sola occasione e nemmeno troppo. Ottimi i dialoghi, e non scherzo affatto; troppo televisiva la regia, almeno per la sala.

I film di Paradzanov che ha passato Ghezzi a Fuori Orario: leggo recensioni ottime, incensamenti, alte grida di giubilo, avvicinamenti a Tarkovskji, ma io dopo dieci minuti di questa roba crollo addormentato. Se uno vuole fare il pittore, e che dipinga, mica bisogna dirigere un film per esercitare l'arte. Secondo me siamo dalle parti dell'aborrito Sokurov più che da quelle del venerato Tarkovskji.




martedì, ottobre 11, 2005


domenica, ottobre 09, 2005


venerdì, ottobre 07, 2005
Il film che pare interessante della settimana
Non posso passare sotto silenzio il fatto che oggi esce il remake di Dark Water firmato da Walter Salles. Brrrr.
Il film che pare interessante della settimana è però ovviamente un altro: L'amore non basta mai: perché c'è voglia di opere prime, perché c'è voglia di commedie romantiche, perché c'è voglia di film svedesi.

Almeno da queste parti.




Ich bin ein European: Non bussare alla mia porta
Sarò breve. Wim Wenders ha sempre un grande talento per le inquadrature e per la fotografia (qui poi usa finalmente il 35mm e non il digitale; andatelo a vedere in un cinema dove ve lo mettano a fuoco per benino, non dove sono andato io), nonché per la scelta delle musiche; però non sa più raccontare storie.
Questa, in particolare, sembra una riedizione di Paris, Texas molto meno ispirata, contaminata con qualche elemento alla Jarmusch. Purtroppo, nonostante il plauso della critica, si può tranquillamente lasciar perdere.




giovedì, ottobre 06, 2005
Girellando per i blog
Se l'uomo non ha limiti neanche il cinema ne ha.

Posso ormai fare a meno di vagare per gli scaffali delle videoteche. Ichi segnala che Gozu di Takashi Miike è uscito in DVD nel nostro paese. Non è uno dei suoi film fondamentali, però dopo Audition è sicuramente il miglior Miike che possiate trovare in videoteca.



mercoledì, ottobre 05, 2005
Segnalazioni televisive con un certo anticipo e una certa fretta
Tutto a Fuoriorario. Sabato prossimo un paio di classici film di Seijun Suzuki: Tokyo Drifter e Fighting Elegy. Domenica riappaiono i tre stabilianti film di Koji Wakamatsu già visti tempo fa: Embrione, Su su per la seconda volta vergine e Estasi degli angeli. Raccomando sopratutto il primo. Sabato 15 Solo contro tutti di Gaspar Noé, che conosco solo per l'interessante e ampiamente denigrato Irréversible; questo ne costituisce in qualche modo una prima parte, visto che il personaggio che compare all'inizio (alla fine?) di Irrevérsible è il protagonista di questo. A seguire il film-simbolo del sopradetto Suzuki, Branded to kill (o, per chi preferisce i titoli poetici, La Farfalla sul mirino). Buona visione.




martedì, ottobre 04, 2005
Lavoro, casa e chiesa
Nella finanziaria pesanti tagli allo spettacolo. Non mi preoccupo tanto per la Mostra del cinema di Venezia, la cui sparizione sarebbe un durissimo colpo per l'orgoglio nazionale ma non per me, quanto per i piccoli festival in giro per l'Italia, per il circuito dei cinema d'essai, e ancor più per quelle forme di spettacolo che non si possono reggere sul semplice costo del biglietto, come danza e teatro. Governo ladro.