Palcoscenico: Tu non mi perderai mai
Raffaella Giordano è probabilmente la più elegante, la più espressiva danzatrice italiana. In questo "a solo" liberamente ispirato al Cantico dei Cantici le sue doti emergono splendidamente. Il perfetto controllo del movimento, la raffinatezza estrema di ogni piegamento di falange, tutto è bello e intenso.
Ma rispetto ad altri spettacoli corali, in cui una amara anarchia si impadroniva della scena, in cui si rideva e si piangeva, c'è una marcia in meno. E' tutto bello, ma l'energia usata è sempre allo stesso livello, non c'è alternanza tra registri, il tono è troppo alto e risulta alla fine monotono. Come già in Per una stanza, ma là erano soli dodici meravigliosi minuti. Qui la durata alla fine soffoca lo spettacolo.