Il weblog di Gokachu


venerdì, agosto 04, 2006
Inediti cinefili: The Call of Cthulhu
Si può ai giorni nostri girare un flm con le tecniche e gli stilemi tipici dell'espressionismo non solo tedesco degli anni '20 e '30? Si, si può, in parte per risparmiare soldi e in parte perché fa fico. L'han fatto i tipi della Lovecraft Historical Society per mettere in scena uno dei racconti più celebri dello scrittore di Providence, The Call of Cthulhu; il risultato è un mediometraggio divertente che ha generato grandissimo entusiasmo tra i fan del nostro. Entusiasmo giustificato solo nell'ottica del fan, ché a giudicare il film con freddezza si trovano diversi difetti: la colonna sonora piena di tensione che dopo cinque minuti ha già snervato definitivamente; l'irrappresentabilità visiva dei Grandi Antichi risolta con dei meccanismi passo uno alla King Kong che fan certo tenerezza ma non evocano l'Orrore Cosmico come dovrebbero; la pesantezza della derivazione letteraria, perseguita con una fedeltà perfino controproducente.

Insomma, più una curiosità che altro; difficile però dopo la visione non aver voglia di prendere una telecamerina digitale e girare la nostra versione de Il gabinetto del dottor Caligari. Speriamo di vedere qualche altro film neo-espressionista.


Per procurarselo - Trailer