Il weblog di Gokachu


martedì, luglio 18, 2006
Concerti che vi siete persi nell'ultima settimana
Roger Waters: nessun concerto può mai valere 46 euro. Segnarselo e ricordare. Detto questo, il Waters ci dà dentro con generosità spaziando in tutta la sua produzione e regalando anche un paio di brividi. Il meglio che ci si possa aspettare da una "vecchia cariatide".
La Pelle: divertenti. Musicisti figaccioni e cantante ciccione.
Entourage: divertenti ma non come i La Pelle.
Settlefish: già visti, continuano a non convincermi.
Luca Nesti: se ne può fare a meno.
Amari: la musica nons arebbe neanche malaccio, ma i due tipi credono di essere molto spiritosi e ahimé non lo sono affatto. Insopportabili.
Marco Parente: il disco l'avevo e l'ho ascoltato pochetto, però dal vivo merita.
Zenzile Sound System: bel sound ballabile.
Cocorosie: già viste, e meritano. Bianca si deve essere lasciata con Devendra perché sul palco si è quasi accoppiata con il tizio che fa suoni con la bocca.
Carl Craig: il live è stato dimenticabile. Tutt'altro discorso per il dj set notturno.
Laurent Garnier: purtroppo funestato da problemi tecnici che l'han fatto durare circa la metà del previsto, è stato comunque il miglior concerto di elettrojazz che ho sentito dai tempi di Saint Germain. Anche migliore di quello.
Cesare Basile: bello.
Thrang: interessanti.
I Pennelli di Vermeer: questi francamente me li ricordo poco.
Marco Fabi: perdibile.
Tinturia: completamente fuori target mio, si contraddistinguono per un'ottima presenza scenica e per i divertenti intermezzi. Tipo Bandabardò ma meno rompipalle.
Ardecore: li ho apprezzati moltissimo su disco, ma il live è trascurabile.
Casa del vento: mah.
zZz: una versione danzereccia dei Doors. Si può vivere senza.
N'Guyen Le: tecnicamente niente da dire, però che palle questi chitarristi alla Hendrix.
Bandabardò: insopportabili. Grandissimo successo di pubblico.
Marlene Kuntz: meno insopportbili di come me li ricordassi, ma anche qui si vive meglio senza.
Skin: le canzoni di lei solista non sono granché, però rimane un animale da palcoscenico incontenibile e devastante. Il live merita eccome. Se poi intona un pezzo degli Skunk Ananasie...
The Mallard: boh.
Guignol: non malaccio.
Marco Bellotti: un omino buffo che canta canzoni buffe e non ha idea di come si stia in scena. Tutto sommato si può vedere.
Julie's Haircut: visti per la seconda volta in poco tempo, confermo: ottimi.
Marta sui tubi: anche loro li avevo già visti, e alla seconda ci si rompe un po' i coglioni di virtuosisimi vocali e di testi che (dal vivo) non si riescono a capire.
Akli D: un Manu Chao dei poveri. A me già l'originale non piace.
Greg Dulli and the Twilight Singers: un bel rock piacevole e non troppo originale.
Soil & Pimp Sessions: una specie di turboswing con mascheroni da gang losangelina (loro sono giapponesi). Bravissimi ma non funzionano.
Tormento: hip hop italiano come ce lo si può anche perdere.
Amir: per quanto a me il rap non piaccia, questo Amir invece mi ha convinto. Belle musiche, testi di un certo impegno, presenza sul palco non troppo cafona, insomma, se mi piacesse il rap probabilmente mi piacerebbe Amir.
Coolio: mister supercafone in persona; tutto sommato ci si diverte, e Gangsta's Paradise è sempre un bel pezzo.
Jahcoozi: questo sarebbe un dj set ma siccome si presentano con chiatarra basso batteria e cantante li metto tra i concerti. Divertentissimi, la cantante è sensualissima, una delle cose più belle di tutta la settimana. Per nottate sudate.


Bianca Casady