Il weblog di Gokachu |
mercoledì, luglio 05, 2006
Questo è un blog di tennis - 7
Chi avesse provato nell'ultimo minuto dei supplementari di ieri l'emozione sportiva più forte della propria givoane vita dovrebbe sperimentare che cosa significa puntare una cifra significativa (TRE euro) sul giocatore meno favorito di un'inutile quarto di finale di un torneo maschile di Wimbledon che diventa ogni giorno più scontato. Sei ore di cuore palpitante per un match iniziato in ritardo e interrotto dalla pioggia, finito tre volte al tie break e arrivato fino al quinto set. Nessuno potrebbe immaginare due personalità più diverse di quelle di due contendenti: il sornione Bjorkmann, svedese trentaquattrenne al termine di una carriera più ricca di successi in doppio che in singolo (suo miglior risultato negli Slam una semifinale agli US open ormai nove anni fa), introverso, taciturno, propenso al gioco dall'ultrafondocampo, lentissimo tra un punto e l'altro ma velocissimo durante il gioco; l'avversario Stepanek, giovane promessa del tennis ceco, di dieci anni più giovane, con una percentuale di serve&volley vicina al 100%, brutto come un rospo ma inaspettatamente fidanzato con la Hingis, mai andato oltre il terzo turno in uno Slam e qui alla sua prima occasione importante, nervoso e saltellante come Pacino nel finale di Scarface, occhi fuori dalle orbite e incapace di stare fermo nemmeno da seduto. Probabilmente sotto l'effetto di una dose di eccitante per cavalli del Palio di Siena. Difficile raccontare un match ricco di tensione emotiva quasi insostenibile, tra break, controbreak, match point falliti, contrassegnato dalla grande quantità di doppi falli e di ace di Stepanek, fortissimo sulla prima di servizio ma debole sulla seconda. Bjorkmann sta dietro al pazzo scatenato finché quello non finisce la birra: al termine di un teso tie break del quarto set, dopo aver fallito un match point, Stepanek si spegne e concede un break in apertura di quinto set. E' solo un momento prima che entri in funzione la riserva del tennista ceco: dopo aver vinto un paio di game sul proprio servizio a zero, riesce finalmente a ribreakare Bjorkmann riportandosi in parità. Tutti ormai lo danno per certo vincitore, compresi gli amici quotisti, ma la riserva conteneva meno birra del previsto e dopo aver arrancato a tenere il proprio servizio viene breakato sul 4 pari e non offre resistenza nell'ultimo game. Bjorkmann esplode in un'emozione insospettata e abbraccia l'intero pubblico. Esplodiamo con lui. Siamo tutti svedesi.
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