Il weblog di Gokachu


mercoledì, gennaio 22, 2003

Una dichiarazione d'amore: Jiro Taniguchi
Il mio primo incontro con Jiro Taniguchi è avvenuto nella libreria del centro commerciale Lagrange, a Torino. La copertina mirabilmente disegnata di "Ai tempi di Bocchan" attrasse fatalmente il mio occhio, sfogliai le pagine e colpito dalle immagini di rara bellezza e perfezione dissi "Hai visto qui? Guarda che roba!", incapace di articolare meglio il mio pensiero. Poi vidi il prezzo, compresi che era solo il primo volume di chissà quanti e lo lasciai lì, a malincuore.

Tornato in quel di Pisa, nella fumetteria di fiducia, guardai meglio quel volume ma anche ne trovai un altro, autoconclusivo e più economico, e lo presi. Era "Al tempo di papà", bellissimo racconto autobiografico che mi catturò nella sua elegia della quotidianità al punto che ne presi un altro subito dopo. Era "L'olmo ed altri racconti". E fu amore. Si perché oltre al tratto pulito, semplice, raro in un mangaka, quasi ligne claire, c'era anche un modo di narrare perfetto, essenziale, che focalizzava l'attenzione su cose piccolissime traendone grande emozione e commozione. Qualcosa di simile l'avevo provato guardando i film di Yasujiro Ozu, ma mai con tanta forza. Non credo di bestemmiare dicendo che "L'olmo ed altri racconti" è più bello di "Viaggio a Tokyo".
Certo qualcosa deve aver dato anche l'autore dei racconti da cui è tratto il volume, Ryuichiro Utsumi, di cui purtroppo pare che non sia pubblicato niente in nessuna lingua da me comprensibile. Le altre cose di Taniguchi che ho letto sono "Benkei a New York", che non è niente male ma soffre perché la carta su cui è stampato non fa giustizia del livello di dettaglio del tratto dell'autore, e "L'uomo che cammina", recentemente ristampato dopo che avevo passato mesi a cercarlo inutilmente (anche in decine e decine di stand a Lucca Comics), forse il suo lavoro più rarefatto.
Continuo però a preferire "L'olmo ed altri racconti", una delle cose più belle in assoluto che abbia letto o visto negli ultimi anni, includendo tutto, cinema, teatro, anime, letteratura.