Il weblog di Gokachu


venerdì, febbraio 14, 2003

E allora straparlo di geopolitica anch'io
Lo ammetto, a me Giuliano Ferrara piace. Mi piace a Ottoemezzo, quando con l'esercizio della lama di Occam costringe le posizioni fumose a palesarsi (spesso a palesarsi nella ridicolaggine), e mi piace anche come direttore del Foglio, nei rapidi corsivi, nelle brillanti risposte alle lettere, in molti fondi, nella conduzione del giornale. Però quando interviene altrove spesso sono in fortissimo disaccordo. In questa lettera ai pacifisti, Ferrara parte da un principio fermo: israeliani e americani sono vittime del terrorismo, israeliani e americani hanno il diritto di difendersi, e fin qui non ci piove. Ma che ciò implichi che hanno il diritto di fare la guerra all'Iraq anche in assenza di prove, mi sembra ce ne corra. Dato il presupposto (falso) che siano dimostrati 1) l'appoggio di Saddam Hussein ad Al Qaeda e 2) il fatto che l'Iraq sia in possesso di armi di distruzione di massa non dichiarate, il pistolotto antipacifista vien da sé. Il difficile è dimostrare queste due cose, oppure dimostrare che sia saggio accompagnare e approvare l'intenzione degli americani anche senza che queste due cose siano dimostrate. Ferrara neanche ci prova. Forse voleva essere un'intervento contro il pacifismo "sempre e comunque", su cui sarei anche d'accordo, ma dall'articolo non è che lo si capisca.
(Il link a Panorama è stato trovato via Camillo)