Il weblog di Gokachu


venerdì, febbraio 14, 2003

Sui Ring
Ho visto stasera Ring 0, il prequel che chiude la celebre serie di Ring, e mi vengono in mente alcune banalità che non posso reprimere.
Ring è stato un film di grande successo in Asia, tanto da aver dato vita a due seguiti, vari spin-off televisivi e a un remake coreano, e da aver influenzato anche cineasti illustri (Tsukamoto in Gemini, per esempio, si rifà in opposizione a Ring più di una volta, ma notabilmente nella sequenza del pozzo). Il film è stato visto dai produttori americani, che lo hanno molto apprezzato e han pensato di introdurlo nel mercato americano. Ora, io tendo a essere permissivo con la mania americana del "remake". Si sa, il loro pubblico non sopporta i film doppiati (neanch'io, quindi...), e pensa che i film sottotitolati siano roba da eurotrash intellettualoide e presuntuoso. Quindi non importano direttamente il film, ma lo rifanno. E' successo con Nikita, con Tre uomini e un bebé, con Profumo di donna etcetc. Il risultato può variare molto, ma di solito è inferiore all'originale. Fin qui l'accetto. Quel che mi chiedo è: perchè noi italiani, di fronte a due film comunque stranieri, a volte importamo solo il remake americano? E' stato il caso di Insomnia, è il caso di Ring. Dalle immagini dei trailer che ho visto e dalle parole degli stessi critici americani la nuova versione mi sembra più debole e meno inquietante di quella giapponese, come immaginabile, anche se sicuramente valida (e infatti me la vedrò, non sono un purista). Perché nessuno ha pensato di importare non dico solo, ma ANCHE l'originale? Il grande pubblico preferirà aver paura di Samara, ma non dubito che in molti amerebbero aver paura di Sadako (vedi foto).
E' un peccato che il privilegio venga lasciato solo agli smaliziati che comprano i dvd via internet, o scaricano i film dal web.