Il weblog di Gokachu


domenica, maggio 18, 2003

Visto oggi
Stasera ho visto Otto, uno spettacolo di teatro danza dei Kinkaleri, vincitore del prestigioso premio Ubu per il 2002. M'è piaciuto davvero molto, pieno com'è di vuoti, di azioni ripetute, di geometrie precise, di personaggi impassibili, con la scenografia che viene costruita man mano con gli oggetti che gli attori perdono mentre cadono (cadono molto spesso). Suggestivo e freddo, fa anche molto ridere; a tratti è emozionante. Vi annoierò con questa piccola cosa: lo spettacolo avviene in silenzio; l'unico suono che si sente è quello dei movimenti degli attori e della musica che uno dei personaggi ascolta in cuffia mentre danza. A un certo punto la danzatrice con il walkman si avvicina al microfono, ed è già una sorpresa sentire il flebile suono della cuffia riempire meno timido la sala solo per la sua vicinanza al microfono; quando solleva una delle cuffie il suono riempie la sala, con una ricchezza timbrica stupefacente per un suono che ha attraversato delle cuffie, dell'aria e un microfono, e sembra veramente di essere entrati in un mondo segreto e prezioso. Solo per un attimo, poi si torna allo stralunamento e alle risa keatoniane. Sono molto contento di averlo visto.