Visto ieri 28 giorni dopo, di Danny Boyle, 2003. Un film sull'apocalisse molto ben fotografato e con delle idee di regia nemmeno da buttare, ma fondamentalmente un'occasione sprecata. Incrocio vago tra "Zombi" e "Occhi bianchi sul pianeta terra", si disperde presto dall'evocativo inizio in un'avventurucola da quattro soldi, ben girata ma poco interessante, che ricorda più "Resident Evil" che gli illustri modelli. Il lieto fine rovina il poco che restava da rovinare dal lato narrativo. Comunque, agli occhi non dispiace.