Il weblog di Gokachu


mercoledì, agosto 27, 2003

Chiamatelo Jena
Dal Manifesto di oggi: "Nel suo prossimo libro, l'on. Fassino affronta il periodo della solidarietà nazionale, la moderazione salariale, la svolta dell'Eur. La cosiddetta politica dei sacrifici, che alcuni percepirono «come ingiusti e disequi». Pare che l'aggettivo disequo non si trovi nella nostra lingua, tuttavia va apprezzata la creatività fassiniana nel coniare un termine così denso di significati. Disequo non suona male, è gentile, non colpisce come iniquo, non fa parte del vocabolario cui siamo avvezzi. E' una parola moderna ma moderata, riformista, che ben s'adatta a una sinistra di governo che forse (forse?) ha fatto cose inique e altre ne farà. Ma se le chiama diseque forse non ce ne accorgiamo. Forse."