Il weblog di Gokachu


mercoledì, agosto 13, 2003

Fantascienza e realtà
Accanto a Crompton si era automaticamente sollevato un grande palcoscenico, su cui si pigiavano tutti gli umaniformi che avevano recitato negli episodi della serata. Alle loro spalle c'erano due orchestre sinfoniche. Mentre Crompton guardava, tutti quegli esseri si strapparono di dosso gli abiti e si ammucchiarono, sempre più vicini, contorcendosi, scivolando sopra, sotto, intorno agli altri in un'imprevedibile e incredibile confusione di braccia, toraci, sensori, ali, chitoni, artigli, tentacoli, arti, spalle, teste, ovopositori, esoscheletri, pistilli, rotule, mandibole, stami, proboscidi, pinne, e via dicendo. Nonostante le posizioni contorte e innaturali, gli umaniformi riuscivano a cantare, squittire, fischiare, vibrare, ciangottare eccetera la seguente canzone:

Gente e gnoli e cernierati,
Barbizani e trelizondi
con le pinne bruni e biondi
ma nel sesso accumunati!
Che l'amor ci unisce tutti
anche i grun bestiali e brutti!

Un grun bestiale e brutto comparve in cima al tremolante mucchio di carne, squame, piume eccetera. E sorrideva! Era la prima volta che un grun sorrideva nei Giardini di Rui! Un grun informe in carne ed ossa che sorrideva...
Il pubblico, sentimentale nell'intimo, applaudì freneticamente. Le trombe squillarono, e i tamburi cominciarono a rullare. Il pubblico guardava sbavando il mucchio di carne, squame, piume eccetera che si gonfiava e si allungava, che grugniva e gemeva, che faceva sforzi e si dava da fare....
(...)
Poi la grande ammucchiata di umaniformi interpenetrantesi e intermescolantisi raggiunse simultaneamente un enorme orgasmo verdastro di secrezioni violentemente espulse. Il pubblico se lo bevve, letteralmente, ma Crompton, disgustato, stava già avviandosi all'uscita. Non vedeva l'ora di arrivare all'albergo a risolvere le sue parole crociate.

(Robert Sheckley - Il matrimonio alchimistico di Alistair Crompton)