Sul filo del paradosso?
Nella sua quotidiana rubrica di risposta ai lettori sul Corriere. Paolo Mieli oggi ci rivela che molto di buono è stato fatto in Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein, ma che sulla stampa hanno eco solo le notizie riguardanti le morti e gli attentati. Per ridimensionare gli allarmi, Mieli fa presente che la situazione delle forze di occupazione in Iraq è molto migliore di quella incontrata in Kossovo, dove subito dopo la "liberazione" si registravano trenta-quaranta morti al giorno. Eppure non si è strepitato così tanto. Non viene in mente a Mieli che sul Kossovo c'è stato (e c'è) un vergognoso silenzio dei media, e che se c'è qualcosa di abnorme non è l'esposizione della crisi irachena ma il mutismo su quella kossovara? Intanto in Kossovo si continua a morire ma nessuno ne parla. (link rubato a babsi jones)