Il weblog di Gokachu


mercoledì, dicembre 10, 2003
Zatoichi, la seconda volta
Alla seconda visione emergono alcuni difetti (il doppiaggio, per esempio, o la prolissità di alcuni passaggi), e si disincarnano dalla storia alcune sequenze, che brillano purificate di luce propria. Zatoichi non è il migliore film dell'anno, nemmeno il secondo e neanche il terzo, ma nel momento del finale danzante raggiunge davvero i vertici dell'arte. Per intensità , di tutti i film che ho visto quest'anno, lo metterei alla pari solo con il finale de La 25a ora. Anche alcune sequenze comiche, riviste, rivelano una perfezione dei tempi rara e preziosa con l'aria che tira. Infine le sequenze d'azione vera e propria hanno una compattezza e una micidialità inusitate, nonostante l'uso ammansente di effetti digitali; niente male per un autore quasi del tutto nuovo al genere, che in precedenza ha preferito mettere le scene d'azione fuori dall'inquadratura o coreografare sparatorie in cui gli attori stanno immobili finché una delle due parti esaurisce i componenti.