Il weblog di Gokachu


giovedì, gennaio 08, 2004
Visto al cinema
Master & commander, di Peter Weir, 2003: mi aspettavo di più. Le recensioni sono tutte molto positive, ma a me è sembrato un film al massimo da sei, con delle lungaggini al centro, un patriottismo britannico ridicolo alle mie disincantate orecchie (la ricostruzione strorica forse lo imponeva, ma il film ci marcia parecchio), un gran bell'inizio, qualche scena tagliabile (il dottore che si opera da solo, manco fosse Giovanni dalle Bande Nere che tiene il candelabro alzato mentre gli amputano la gamba). Forse il doppiaggio guasta un po' il film, specie Luca Ward che rende un Russel Crowe perennemente ispirato mentre proferisce tutto sommato delle banalità. Per quanto riguarda la meditazione pensosa sulla sfida e i suoi risvolti filosofici, l'evocazione di valori desueti, e i riferimenti a Conrad o a Melville, di cui il film viene accreditato, cercate altrove. Alla fine ci si diverte abbastanza e non si rimpiangono i soldi del biglietto; però a me veniva da tifare per i francesi. (nota: nel romanzo i "cattivi" sono americani)