Il weblog di Gokachu


venerdì, febbraio 06, 2004
Chiamala se vuoi, recensione

Due parole un po' livide sull'ultimo episodio del Signore degli Anelli. Premettiamo che l'ho visto poche ore fa e che di un film non bisognerebbe parlare senza averci dormito sopra. Però la parola film, per tutta la trilogia, e per quest'ultimo in particolare, mi sembra male usata. Non si tratta di cinema, ma di pura illustrazione; una raccolta di immagini che starebbe bene tra le pagine di un libro come nelle riduzioni per ragazzi. Come opera in sé non si regge in piedi; e se nei primi due film ho goduto anch'io dell'aspetto illustrativo, in questo terzo meno, vuoi perché mi ricordo il libro sempre peggio, vuoi perché l'illustrazione a volte non è all'altezza. L'ho più visto come opera in sé.

Sbrigativamente: la prima ora e mezza fa venire il latte alle ginocchia, con questi personaggi importanti che pronunciano frasi pompose con un lessico desueto; la successiva ora e venti si lascia godere, perché le scene di battaglia sono ben eseguite, potenti, realizzate con un certo estro e fantasia. La mezz'ora finale, in cui succedono due fatti in tutto, è di nuovo noiosissima. Essì che volendo ci si poteva ricamare, sul fatto che i tre anelli elfici han perso il loro potere e quindi la magia è sparita per sempre dalla Terra di Mezzo, insieme agli ultimi elfi; invece no, due palle e basta.

Il film è perdipiù servito da un doppiaggio insoddisfacente; troppi personaggi sono interpretati con voce impostata e supponente. Gollum poi la tira avanti con la solita cantilena così a lungo che vien voglia che Samvise lo strozzi. 

Infine, la colonna sonora è insopportabile. Sempre ad alto volume, sempre a raddoppiare e sottolineare quello che succede, con intenti didascalici presumo, quasi che lo spettatore non sapesse quando si deve intristire o quando deve ridere; una prosopopea di larghi e andanti con archi e trombe di cui dopo quindici minuti non se ne può più. Invece continua, ininterrottamente, durante tutta la proiezione. I titoli di coda si chiudono con qualche colpo di tutto pieno orchestrale: mancavano solo i piatti. Cafonissima, pessima, qualsiasi film musicato così farebbe schifo.

Insomma, anche questa è passata, e ne sono uscito pare vivo. Io però non posso non stupirmi di quanti rimangano a bocca aperta e ammaliati di fronte ad esercizi di pura scenografia come questi, privi di ogni contenuto proprio e svilenti rispetto ai contenuti del libro da cui il film è tratto, scarsamente sostenuti dal lavoro degli attori (almeno dopo il doppiaggio), senza particolare personalità registica, e contemporaneamente pensino che in Von Trier o in Iñarritu ci sia vuoto esercizio e tecnica fine a se stessa. Alcuni peraltro son degni di grande stima, e questo aumenta lo stupore. Come fate a non vedere che il (ritorno del) Re è nudo?

P.S. Rileggendo queste righe mi accorgo che potrebbe sembrare che il film sia una ciofeca orrenda. Ovviamente così non è: per passare qualche ora sgranocchiando popcorn di fronte a immagini forse un po' kitsch ma di sicuro effetto va benissimo. Secondo me in Home Video sarà ancora migliore, con la possibilità di mettere in pause, di saltare qualcuno dei dialoghi più atroci (li riconoscerete dall'insistente azione degli archi in sottofondo) e di scambiare qualche battuta con gli amici. Da vedere come un film d'azione eccessivamente prolisso, fornito di una trama idiota e pieno di personaggi insulsi, ma ricco di eccellenti sequenze.