Il weblog di Gokachu


martedì, giugno 01, 2004
Visto il bluff di Dagospia
Qualche post più in giù mi chiedevo se questo "scoop" di Dagospia riguardante dei programmi televisivi porno corrispondesse a verità. Interpellato un blogger che in Giappone ci abita, Ernesto, si è verificato come presumibile che si trattava dell'ennesima cialtronata riguardante il paese del Sol Levante. Riporto la cortese lettera di Ernesto:

Ciao,
ho fatto una ricerca usando il titolo che si vede all'inizio del video. È un film porno. La casa produttrice, che dev'essere grossa, ha radunato tante ragazze (la scena porno in Giappone è vastissima), di cui probabilmente alcune sono attrici e altre solo spettatrici. In Giappone anche i film porno devono avere la censura a mosaico. Solo quelli illegali non ce l'hanno.
Sulla TV normale non si vedono cose lontanamente simili nemmeno a tarda notte (al contrario che in Italia, dove i telefoni erotici abbondano).
Qui il link a una pagina che lo vende.
Qui la scheda di quel video.
Qui quella del capitolo 2.
Quello di Dagospia è l'ennesimo caso in cui, senza la minima intenzione di indagare la verità, si attribuiscono al Giappone tutte le cose più strane del mondo, "tanto lì ne sarebbero capaci".


Insomma, roba buona per Lost in translation 2.