Il weblog di Gokachu


mercoledì, luglio 21, 2004
Visto oggi: Oro rosso
Il mio animo snob rifugge dal cinema iraniano, da tempo rifugio di attempati baluba cinecolti, ma non lo sdegno abbastanza da non vederlo, visto che al di là del cinema d'autore prefabbricato ci sono anche film davvero notevoli. Da questo Talaye sorkh, visto il trailer, non mi aspettavo granché; invece si tratta di un film interessante anche se imperfetto. Al di là del solito folcolore neorealista che ci si aspetta da un film iraniano, si percepisce un racconto più universale; tra le notazioni critiche sulla società contemporanea traspare un malessere non contingente; in qualche modo, fattele debite distinzioni, mi ha dato l'impressione quasi di un film di Antonioni, con i suoi siparietti, le sue sequenze apparentemente insensate, i suoi dialoghi a volte insignificanti. Ecco, era quasi come se nel mondo neorealistico iraniano, così simile al cinema italiano degli anni '40 e '50, si fosse finalmente arrivati al 1957 e a il Grido. Quasi però; ed è questo quasi che mi fa pensare all'ennesima occasione mancata che mi capita di vedere in questo periodo, ma anche sperare in ulteriori evoluzioni in quel di Persia.