Visto ieri: La terra dell'abbondanza
Gira voce che questo sia il miglior film di Wenders degli ultimi anni. Sarà anche vero, ma è non privo dei difetti del Wenders degli ultimi anni: dialoghi didascalici, antiche tematiche diventate ormai burletta (le immagini, la memoria), forzato ottimismo. Per di più essendo girato in digitale perde anche in gran parte (ma non del tutto, specie nel folgorante inizio) ciò per cui Wenders merita ancora di essere visto: il gusto dell'inquadratura, il suo essere comunque un grande fotografo. Ottima, come sempre, la colonna sonora.