Il weblog di Gokachu


giovedì, ottobre 07, 2004
Visto ieri: Wild animals
La misconosciuta opera seconda di Kim Ki-duk è esattamente quello che uno si aspetterebbe: temi e motivi delle opere successive sono già molto visibili, ma in trasparenza, attraverso una patina di leggera goffaggine in fase di sceneggiatura e di regia. In questa storia di un coreano a Parigi immagini che ben starebbero in un suo lavoro maturo sono quasi trascurate, poco valorizzate; i temi della tenerezza violenta, dell'amore che si manifesta attraverso il dolore, ci sono già, anche se in un contesto in cui sono accessori e non in primo piano. Alcuni ottimi momenti vengono banalmente sprecati (è il caso del prefinale in qualche modo soffocato dal finale), e insomma, è chiaro che l'artista era ancora giovane, inesperto, ma già ricco di talento. Solo per aficionados (ma non lo siamo tutti?).