Il weblog di Gokachu


lunedì, gennaio 31, 2005
Visto ieri: I lunedì al sole
Se c'è un genere cinematografico che amo poco è il genere "film di denuncia", che parte da una situazione reale, accaduta, da un fatto preciso e puntale, lo drammatizza e ne trae lo spunto per un pistolotto politico/sociale. Insomma il film "alla Loach". Al genere appartiene sicuramente questo I lunedì al sole, che si rifà alla chiusura del cantiere navale di Gijon per raccontare che ne è stato, di quei duecento licenziati, attraverso l'esemplificazione di un gruppetto di amici che si incontra al bar. C'è chi ce l'ha fatta, chi non ce l'ha fatta, chi ci prova ancora, chi non ci prova più. Tra una chiacchiera e l'altra si trova il tempo per discutere, e la morale salta fuori, quella della solidarietà, dell'unità, uniti stiamo insieme, divisi cadiamo. Sembrerebbe insomma avere tutte le carte in regola per non piacermi. E invece.
E invece la realizzazione del progetto è mirabile, la morale e il discorso sociopolitico non offuscano mai le vite vere, vissute, sanguigne dei protagonisti, che non sono soltanto dei disoccupati ma persone ritratte a tutto tondo, con umorismo e partecipazione, senza apologie; quasi dei "vitelloni" proletari e condannati. L'effetto è ottenuto sia attraverso la brillantezza di dialoghi mai retorici, nemmeno nei momenti più didascalici, sia soprattutto attraverso le grandi interpretazioni attoriali, tra cui spicca un Javier Bardem che non ho mai visto a questi livelli, neanche in Mar adentro.
Insomma, un gran film, da vedere (rigorosamente in versione originale). Non stupisce che all'epoca abbia soffiato quasi tutti i Goya all'Almodovar di Hable con ella.