Il weblog di Gokachu


martedì, febbraio 08, 2005
Le avventure indiane di Giuseppe Gokachu: Asoka
Ci mette molto a carburare, questo film; dall'alto delle sue quasi tre ore lo può fare tranquillamente. Nella prima metà le congiure di palazzo stanno ancora sullo sfondo e il film si dedica ai corteggiamenti dei due protagonisti; sembra di star di fronte a un lavoretto, a una cosa da poco, a una storiella d'amore non priva di melassa ambientata tre secoli prima di Cristo. Nella seconda parte però il film prende una svolta epico-tragica notevole, con il dolce Romeo che si trasforma in un cupo Macbeth e i teneri baci che lasciano spazio a cariche di cavalleria, sangue, dolore, morte. Lo stile registico un po' ingenuo, con eccessi clippetari di montaggio frenetico durante i numeri musicali, diventa anch'esso a lungo andare un pregio, permettendo di affondare senza pudore le mani nell'incandescente materia trattata, senza negarsi per timidezza inquadrature dal basso, ralenti o capelli scossi dal vento, e raggiungendo per accumulazione vette di vero epos (anche se non dubito che in una sala italiana qualcuno avrebbe riso). In questo è aiutato da una sceneggiatura piena di risvolti e sfacciatamente varia nei registri, davvero scespiriana, con tanto di fools a fare gli intermezzi. Un gradino sotto Lagaan, ma molto interessante.