Il weblog di Gokachu


domenica, marzo 06, 2005
Visto oggi: Izo
Izo è un delirio pasticciato, in cui Miike purtroppo decide di esplicitare la sua poetica. Da una parte si alternano sequenze di uccisioni, uccisioni a catena, uccisioni una dopo l'altra, uccisioni senza guardare in faccia a nessuno; Izo diventa una figura troppo scopertamente allegorica con gli inserti che ci tengono a farci capire che sì, Izo è la Storia, o qualcosa del genere, il Caos, la Morte, la Rivoluzione, ma comunque qualcosa con l'iniziale maiuscola. Dall'altra i suoi "nemici", anche loro allegoricamente compromessi, passano il tempo infiorettando tra di loro o con Izo banalità filosofiche, frasi da Baci Perugina riferite (invece che all'amore) alla guerra, o all'odio, o alla vita o vattelapesca. Triste specialmente la presenza di Kitano nel insignificante ruolo di dispensatore di sciocchezzuole dette con aria grave. Insomma, la posizione di Miike, che in altre occasioni si manifestava attraverso il film - l'anarchismo diventava pellicola senza dirsi - qui si esplicita a parole o a montaggio analogico, ripetuti infinite volte così anche le teste più dure lo possano capire. Vuole darci un ammaestramento morale, ci vuole insegnare qualcosa (il che per me è già un problema), e non lo fa con leggerezza, lasciandolo trasudare dalla vicenda o dalla regia o comunque dal cinema nel suo farsi, ma lo fa con grevità, con sgradevole pesantezza. Poi certo, ci sono molti momenti filmicamente interessanti, quelli visti nel trailer e altri ancora; Miike è Miike è Miike. Ma non è abbastanza.