Il weblog di Gokachu


martedì, aprile 19, 2005
Visto ieri: The taste of tea
C'è un qualità di surreale cinematografico che può essere solo giapponese, che non esiste in nessuna altra parte del mondo. Questo The taste of tea la rappresenta molto bene, ponendosi a metà strada tra quella fanciullesca, quieta e immaginifica di un Totoro e quella selvaggia, anarchica e irriverente di un Visitor Q. E' un film costruito molto a tavolino, con una struttura narrativa debole, più attenta ai silenzi che ai fatti, dove le tragedie accadono in modo leggero come i piccoli avvenimenti e passano senza lasciar tracce pesanti; un film che conquista, che allinea in campi lunghi pieni di vivido verde dei memorabili personaggi stralunati e che fa sembrare pochi i pur generosi 143 minuti di durata. Un lavoro che ricerca molto coscientemente la poesia e l'assurdo e che, nonostante questa consapevolezza cerebrale, acuita dall'uso espressivo della CGI, tutto sommato ci riesce.
Per incuriosire chi vive nel mito di Tarantino (ma quanti siete? sincronizzatevi!) si può ricordare che il regista è quello dell'episodio animato di Kill Bill vol. 1; invece coloro che vivono nel mito di Tadanobu Asano (fratelli!) sappiano che il nostro si ritaglia un piccolo, meraviglioso spazio anche qui.
Trailer - Per procurarselo