Il weblog di Gokachu


lunedì, agosto 22, 2005
America oggi: All the Real Girls
Continuiamo e temporaneamente terminiamo il viaggio nella cinematografia di David Gordon Green con il suo secondo lungometraggio. Generalmente meno apprezzato dalla critica del suo lavoro d'esordio, All the Real Girls a me è sinceramente piaciuto di più. Lo stile e la poetica rimangono gli stessi, fatto salvo l'abbandono della dimensione surreale; ma mentre nel primo film sorprendeva la quantità di carne al fuoco che si sviluppava in meno di un'ora e mezza, qui si rimane sorpresi da come il regista ci riesca a tenere avvinti per più di cento minuti ad una storia esilissima, semplicissima, banalissima, che si potrebbe raccontare in mezza riga.
Certo questa storia è circondata da piccoli episodi e personaggi secondari, ma è indubbio che a differenza di George Washington, dove accadevano anche eventi drammatici ma tutto restava periferico, ci sia un centro narrativo forte, per quanto esile, e dei veri e propri protagonisti.

La magia del nostro interesse deriva ancora una volta dalla recitazione lontanissima dalle accademie, tenera e commovente, e dallo stile distaccato e insieme coinvolto di Green, dal suo saper raccontare senza voler spiegare, dall'effetto di naturalezza e di verità dell'insieme. Ogni singolo personaggio, anche quello più secondario, ha evidentemente una storia, un'angoscia, un suo mondo; nessuno però ci accompagnerà a visitarlo, nessuna guida ci farà da cicerone, e potremo solo cercare di intuire.

A mio modesto avviso, un grande, struggente film.
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