Il weblog di Gokachu


giovedì, agosto 18, 2005
America oggi: George Washington
Ormai per questo weblog sono passati i tempi felici (?) in cui era tra i pochissimi in rete a parlare di un certo "cinema invisibile", in cui nessuno o quasi conosceva Miike, Kim o Kurosawa (Kiyoshi) ed era un'avanguardia nella scoperta di certi autori. Adesso per fortuna ogni blog di cinema che si rispetti attende con ansia Sympathy fo Lady Vengenace di Park, ha apprezzato Last Life in the Universe di Ratanaruang e disprezzato The Park di Andrew Lau; per non parlare del fatto che finalmente nelle videoteche e a volte anche nelle sale si comincia a vedere qualcosa.
Insomma i tempi son migiorati ma il ruolo necessario del blog è scemato, ed è diventato uno dei tanti. In un estremo tentativo di riscatto ci tocca andare negli USA per scoprire un raccomandabile e promettente autore non del tutto inedito in Italia, ma conosciuto solo dagli happy few: David Gordon Green.
George Washington è la sua opera prima; le influenze cinematografiche malickiane sono tanto evidenti che non val la pena di menzionarle. Il film è diseguale, forse irrisolto, ma molto interessante per tre fattori: la regia ondivaga, mobile, mai banale, distaccata, straniante, con sprazzi tarriani (il lungo piano sequenza con la motocicletta); la sceneggiatura episodica, frammentata, divisa tra documentarismo e surrealismo, che nella sua dispersione riesce miracolosamente a produrre un affresco convincente e appassionante del sud degli Stati Uniti e dei "poveri", bianchi e neri; e infine la direzione degli attori, che dà vita ad una recitazione lontanissima dagli standard e dagli stilemi consueti. Si giunge ad una estrema naturalezza che dona una grande dimensione di realtà ai personaggi, non cercando mai di esaurirli, di descriverli, ma semplicemente incontrandoli e lasciandoli in gran parte nel loro mistero. Da vedere.
Trailer - Intervista al regista - Per procurarselo