Il weblog di Gokachu


lunedì, agosto 08, 2005
Repetita iuvant
Non vorrei che l'uscita di Breaking News in Italia passasse un po' in sordina su queste pagine con una nota in calce e basta, e quindi vi ripropongo il commento lasciato da John Trent - aka Pietro Liberati - alla recensione di Cinemavvenire, sperando che qualcuno venga invogliato a passare una serata nel buio dell'aria condizionata invece che sotto le stelle: qualche volta ne vale la pena.

"Più passano le ore, più penso che Breaking News sia un gran film. Sperimentale come solo To sa essere, con la voglia di cercare nuove strade per il poliziesco/noir, ma contemporaneamente cercando di dire qualcosa sul caos in cui versa il cinema. Perché Breaking News è in primo luogo un film sull'inflazione dell'immagine, sul bisogno di moralità dello sguardo, e una riflessione, attraversata da un umorismo sardonico e fulminante, su ciò in cui siamo immersi ogni giorno, il caos del non umano. Il bellissimo finale sul bus con la cinepresa che ruota attorno al suo asse, o l'iniziale piano sequenza vorticoso sono due dichiarazioni di guerra al cinema di oggi e d'amore per il cinema tout-court, il modo in cui To dimentica particolari, mescola personaggi e identità, scopi e destini, è la dimostrazione che oggi può ancora esserci un cinema di ricerca che non puzzi di stantio, o non sappia da compitino di un primo della classe qualsiasi"