Palcoscenico: Giovanna d'Arco
Non si può negare che Monica Guerritore sia un'attrice dotata di grande talento, di forte presenza scenica, e che creda fortemente in quello che fa, mettendoci tutta se stessa. Tutto ciò emerge splendidamente dal suo monologo.
Non si può però evitare di dire che la sua scelta di regia di infiorettare lo spettacolo con una scelta di musiche piuttosto pomposa e cafona (Show Must Go On, Carmina Burana et al) e con immagini proiettate che più pleonastiche non si potrebbe immaginare (il film di Dryer, Falcone e Borsellino, Martin Luther King, cieli stellati et similia) rende inevitabile la discesa nel trash.
Sarà per la prossima, Monica. Ti si segue con simpatia.