Il weblog di Gokachu


giovedì, gennaio 05, 2006
Il film che pare interessante della settimana
La rubrica questa settimana soffre di due grossi problemi.

Il primo è che i cinema hanno cambiato programmazione oggi e non domani, inaspettatamente. Purtroppo. Non tanto per la rubrica quanto perché, dopo aver risalito la china dei film che mi mancavano (e, per inciso, con Il prigioniero di Azkaban mi sono divertito, specie sul finale), mi accingevo a vedere l'ultimo Harry Potter. E invece mi toccherà guardarlo sul piccolo schermo. Ma a parte queste quisquilie personali, la rubrica, pur uscendo prima del solito, è comunque in irrecuperabile ritardo.

Il secondo è che escono pochi film questa settimana. E tra questi pochi, solo uno notevole. Ma non è semplicemente un film notevole come tanti, è l'atteso ultimo film della trilogia della vendetta di Park Chan-wook, dopo Sympathy for Mr. Vengeance e Oldboy.
Chi segue un po' il cinema coreano già sa tutto, e attendeva questo giorno da tempo (sempre che non se lo sia già visto ad un festival). Così questa rubrica rischia di essere inutile.

E allora una volta tanto facciamo un bel discorso didascalico, per chi non segue il cinema coreano, non conosce Park Chan-wook e non andrebbe a vedere questo film.

Dovete sapere che negli ultimi anni il baricentro del cinema mondiale si è spostato verso est. Di fronte alla mancanza di un cinema europeo solido, fatti salvi i soliti nomi, e alla altalenante qualità della produzione americana, molti sono rimasti stupiti dalla quantità di ottimi film proveniente dall'Asia. Il Giappone è una delle cinematografie maggiori fin dalla nascita del cinema, quindi quello non fa notizia; ma per diversi anni ad Hong Kong si è fatto del cinema straordinario, mentre qui nessuno ci faceva caso.

Poi gli americani se ne sono accorti, hanno reclutato le menti migliori di quella generazione, li hanno riempiti di quattrini e gli hanno fatto girare decine di schifezze. E il cinema di Hong Kong ormai langue peggio di quello europeo, fatti sempre salvi i soliti nomi.

Ma il baricentro si spostava ancora, non tornava ad ovest, ma ancora più a est. In Corea del sud, da qualche anno, si producono decine di film di alta qualità ogni anno. O meglio, si producevano, visto che ultimamente anche lì è comparsa una certa crisi di idee.

Dalla congerie cinematografica di questi anni sono emersi molti autori interessanti. Park Chan-wook non solo è uno di questi, ma probabilmente il migliore. Confrontato con l'unico in grado di tenergli testa, Kim Ki-duk, ha mostrato senza dubbio una maggiore solidità e coerenza, e una minore propensione a girare opere minori o malriuscite. Se mi chiedete qual è il regista coreano che preferisco, risponderei ancora Kim, ma dopo L'arco lo farei non proprio a cuor leggero.

Park invece ha girato solo ottimi lavori, se vogliamo trascurare la quella bazzecola di Cut. Lo dico a ragion poco veduta, che della produzione precedente a Joint Security Area poco conosco. Comunque, tre film, tre colpi da maestro. Certo, alcuni ci son piaciuti di più e altri di meno. Alcuni ci son sembrati capolavori senza macchia (Sympathy for Mr. Vengeance, recuperatelo in videoteca come Mister Vendetta), altri con macchia (Oldboy, sempre in videoteca). Alcuni sono dei film con un largo appeal commerciale (sopratutto Joint Security Area), altri non son certo pensati per un grande pubblico (sempre Sympathy For Mr. Vengeance). Ma sono tre film indispensabili.

Oggi è uscito l'ultimo film di Park Chan-wook, Sympathy for Lady Vengeance, ovvero Lady Vendetta. La critica è divisa, il pubblico è freddino, i cinebloggers che l'han già visto sono entusiasti. D'accordo, quest'ultimo fattore è un po' inquietante. Però è un grande evento, e qui le aspettative sono al massimo. Il film pare estremamente interessante. Se lo trovate.