Il weblog di Gokachu


sabato, febbraio 25, 2006
America oggi: Hostel
Decisamente deludente rispetto alle premesse il nuovo film di Roth, ma comunque non del tutto disprezzabile. Il problema del film è che si prende troppo sul serio, e rinuncia in tutta la seconda parte a pigiare sul pedale del bizzarro, che pure è ben presente in controluce e qui e lì emerge (specie nella scena della fuga), e che è il punto di forza del cinema di Roth. Purtroppo sotto le aspettative le scene di tortura, che non riescono né a fare male né a fare altro, rivelandosi una inoffensiva copia di un Guinea Pig qualunque (e che non provano nemmeno ad avvicinarsi a cose come Audition, nonostante il cameo di Miike). Il finale "vendicativo" rimanda a Park o a Kim, ma davvero senza alcuna profondità.

La prima parte invece è praticamente perfetta nel suo mimetismo (e nella sua implicita condanna) del film sporcaccione americano, come pure è divertente la messa in scena di alcune immagini tipiche del cinema orientale. Ma notevole è soprattutto l'idea, purtroppo non completamente portata a termine, di situare una nuova transilvania nell'Est europeo decomunistizzato, con le architetture postindustriali in luogo di quelle gotiche e i capitalisti in luogo dei vampiri. E' sicuramente uno spunto su cui in molti lavoreranno ancora.