Il weblog di Gokachu


giovedì, marzo 23, 2006
America oggi: V for Vendetta
Come saprete non amo dilungarmi sui film che non mi sono piaciuti molto. Sarà quindi breve: V for Vendetta ha qualche buon momento, qualche punto in cui equivale forse al fumetto (la tortura di Evey, la maschera di V, le danze di V), e qualche punto in cui cose che nel fumetto non ci sono funzionano egregiamente (per esempio la satira televisiva che conduce alla morte del comico: davvero d'attualità, almeno in Italia).

Però il vacuo ottimismo americano che viene inoculato nel cupo pessimismo britannico di Moore mi è troppo indigesto. Il film di per sé, se non fosse l'adattamento di fumetto capolavoro, sarebbe un divertente blockbuster, con il di più di avere un "tema politico di sinistra" e quindi gradito a molti.

Però tutto qui; anarchia all'acqua di rose, popolazione che non si lascia abbindolare dalla TV (e quando mai? aspettiamo il 10 aprile per dirlo), coinvolgimento delle masse in una rivoluzione delle rose senza morti, eserciti che in mancanza di un ordine diretto non sparano sulla folla. Ci ficcano pure, non sia mai, una storia d'amore. Ingenuo. Divertente, colorato, ingenuo.

Soprattutto lamento che si sia avuta tanta sfrontatezza e tanto coraggio nel dire cose davvero "controcorrente" e "inopportune" nell'occidente del dopo 11 settembre per poi annacquare con leggerezza il tutto a colpi di banalità.

Vabbuò, avanti un altro. Speriamo che almeno conduca qualche spettatore a prendere in mano il libro.