Il weblog di Gokachu |
mercoledì, marzo 29, 2006
Ich bin ein European: Il caimano
L'ultimo film di Nanni Moretti non è un film su Berlusconi, e questo lo vanno ripetendo un po' tutti. Ma non è neanche un film sull'Italia degli ultimi trent'anni, e sulla degenerazione della nostra società, come ci si vorrebbe dare ad intendere. E' un film su un piccolo uomo triste, e basta. E questo film sul piccolo uomo triste non è nemmeno granché. Il modello dell'operazione di un regista sempre più a corto di idee è Il Portaborse, da lui prodotto ma diretto da Luchetti. Anche là Silvio Orlando era un piccolo uomo triste alle prese col potere. Ma se là l'aspetto pubblico, ovvero la figura del politico socialista interpretato dallo stesso Moretti, giganteggiava e sosteneva l'intero lavoro, qui le (ottime) apparizioni del nostro sono accidentali, brevi, insoddisfacenti. Qui lo spettatore avido di forca non trova che 1) un rapporto amoroso in disfacimento, raccontato in modo televisivo. 2) un rapporto con i figli davvero morettiano, in senso deteriore; dei bambini nei film di Moretti non se ne può davvero più. 3) la descrizione macchiettistica di un mondo del cinema avido e vigliacco, degna di un film di Alberto Sordi. Che evidentemente ci meritiamo. La rappresentazione della cosidetta "società italiana" che "dopo trent'anni di Berlusconi" si è "berlusconizzata" invece non c'è. O se c'è, è ottimistica. Magari i giovani fossero come Teresa, ardenti di urgenze, pieni di speranze e di vita, vogliosi di politica. E' Moretti che si è berlusconizzato e richiuso nell'intimo dei rapporti familiari, non la società che si vede nel suo film. Le uniche parti che ci potrebbero interessare son quelle in cui compare il Moretti attore. E, che dire, funzionano, anche se di vederlo cantare per l'ennesima volta a squarciagola una canzone italiana forse se ne è avuto abbastanza. Quando con l'arroganza che lo contraddistingue da sempre interpreta un Berlusconi per niente sorridente e per niente incline alle battute si prova un certo brivido. Ma è troppo poco; il film non si salva. Certo è leggero, si ride, un po' anche ci si incazza. E' un film piacevole e impersistente. Ma forse è anche il peggior film di Moretti da sempre (e sì che è da dodici anni che i film di Moretti mi lasciano perplesso, per non dire peggio).
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