Il weblog di Gokachu


mercoledì, marzo 15, 2006
Inediti cinefili: Mind Game
La nuova frontiera del'animazione giapponese. Leggendo le recensioni che compaiono in rete, è difficile trattenere la curiosità per questo film altamente sperimentale. E i motivi di interesse ci sono: un character design davvero inconsueto nel paese del sol levante; tecniche di animazione frammischiate; montaggio frenetico; storia lisergica.

Però non mi posso unire al coro dei plausi. Il film come tutto unico è stancante, troppo frastornante, eccessivamente psichedelico, privo di una storia con un minimo di spessore e di personaggi con un qualcosa da dire, direi fatta da otaku ad uso di otaku e per di più la solita moraletta ragazzo-esci-di-casa-che-il-mondo-è-bello di cui dopo le lunghe elucubrazioni su Evangelion non si può davvero più.

Sbadigli a scena aperta durante le scene più movimentate; paradossalmente il film attira l'interesse solo nei (pochi) momenti in cui la storia ristagna. Ciò non toglie che i singoli frammenti siano in sé spesso incantevoli, anche se nessuno al livello di quelli del molto (troppo) apprezzato corto Nekojiru-sou, sempre di Masaaki Yuasa, anch'esso film composto di segmenti bellissimi ma tutto insieme stancante e deludente (per quanto durando meno di un terzo di questo sia più facile reggerlo senza addormentarsi).

Don't believe the hype.