Il weblog di Gokachu


mercoledì, marzo 29, 2006
Inediti cinefili: Tarnation
Questo è un film che un europeo non avrebbe mai potuto fare. E' uno di quei lavori che ci fanno apprezzare il fatto di essere europei e di poter guardare da lontano, nella nostra casa comoda, la vita libera ma disperata e pericolosa, la vita selvaggia degli americani.

Impudica autobiografia in pellicola, collage-mostro di vent'anni di riprese dell'autore che documentano la sua vita familiare, è un film che colpisce da un lato per l'indubbia forza emotiva che è in grado di trasmettere, sopratutto in virtù di un montaggio efficacissimo, dall'altro per l'esposizione estrema che l'autore fa di se e della sua famiglia, al punto da riprendersi con camera strettissima mentre riceve notizie gravi al telefono. Testimonianza di una famiglia con dei grossi problemi, di un'America in cui il mostro è sempre all'agguato e attende solo un passo falso, e al contempo di un'ossessione cinefila narcisista, imbarazzante, devastante, di una passione malata che nasce come fuga dalla storia che racconta. E che quindi ci rende in qualche modo parte di quella storia, in qualche modo complici. Un film malato su una famiglia malata in un paese malato.

Forse sopravvalutato, ma indubbiamente potente e con alcuni personaggi ("veri") difficilmente dimenticabili.