Il weblog di Gokachu


sabato, aprile 29, 2006
Inediti cinefili: Der siebente Kontinent
Sono un vecchio appassionato del cinema di Haneke, che amo visceralmente dalla visione di Funny Games. Questo nonostante Haneke sia per molti versi colmo di cose che in altri registi odio: la didascalicità, la freddezza (per quanto anti intellettuale), l'estrema teoricità. Il che, forse, è segno di vera grandezza.

Il settimo continente è un capolavoro, per mettere subito le cose in chiaro. Un film praticamente perfetto, fin dalle primissime inquadrature; un'analisi spietata e ineluttabile della disgregazione necessaria di un mondo più attaccato alle cose che alle persone, esattamente come lo è lo sguardo della macchina da presa. Una famiglia normale, benestante; i soliti piccoli problemi; e l'abisso del nulla che si avvicina e alla fine prende l'inderogabile, tranquillo sopravvento. Uno Zabriskie Point senza vincitori, un nichilismo senza vie d'uscita, un distillato squisito di disperazione; e un inno alla morte come di rado se ne è visti.

Di cinema come questo ce ne vorrebbe a fiumi per sciogliere la melassa in cui siamo immersi.


Per procurarselo