Il weblog di Gokachu


mercoledì, aprile 12, 2006
Inediti cinefili: Trio (aka Saminjo aka The Threesome)
Torniamo al cinema coreano, ma questa volta per un film di nicchia, invisibile tra gli invisibili, irrecuperabile e raro.

Dopo essersi cimentato nell'heroic bloodshed con l'opera prima The Moon is the Sun's Dream il giovane Park Chan-wook si dedica a qualcosa dal sapore meno hongkonghese e più coreano, cioè di meno melodrammatico e di più improntato alla commistione di generi diversi. Difficile dire che già si intraveda in nuce il futuro autore di Joint Security Area e di Sympathy for Mr. Vengeance; difficile anche dire che il lavoro sia all'altezza del miglior cinema coreano degli ultimi anni; tuttavia è anche difficile dire che si tratti di un brutto film.

Commedia amara e nera, film on the road con tre personaggi scombinati riuniti in una folle avventura tra rapine e poppanti, ha il suo difetto principale nella non perfetta caratterizzazione di almeno due tra i protagonisti; hanno le qualità per essere dei buoni personaggi (il musicista ex-galeotto con la mania per il suicidio e la ex-suora neomadre) ma non vengono sviluppati fino in fondo con conseguente calo del nostro interesse per le loro sorti; convincente (e divertente) è invece quella dello "stupido" della banda. Per quanto invece riguarda la regia, siamo nella media (alta) che il cinema coreano ci ha abituato a pretendere, anche se certamente non in quella (altissima) del regista in questione; difficile resistere comunque ai primi accenni e ai primi timidi segni di quello stile che più tardi impareremo ad amare.

Da recuperare, non ad ogni costo ma con due buone ragioni: il feticismo della completezza e l'innegabile piacere della visione.


Per procurarselo (? VHS senza sottotitoli)