Il weblog di Gokachu


giovedì, maggio 25, 2006
Inediti cinefili: De vierde man (Il quarto uomo)
Il Verhoeven del periodo olandese è un regista di cui si parla spesso ma che si vede poco, e che val la pena di recuperare.
Questo De vierde man parte benissimo e incatena da subito lo spettatore in un meccanismo di suspense protratta e oppressiva, in un'atmosfera languida, allucinata e torbidamente attraente; purtroppo sul finale vira troppo sul genere rinunciando a tutte le suggestioni meta-foriche e meta-fisiche che avevano fatto a lungo sperare in qualcosa di diverso.
Il film è quindi tutto sommato imperfetto, ma tengo a consigliarne la visione comunque. Alcuni momenti si scolpiscono nella memoria (sono probabilmente quelli che nell'edizione italiana, più corta di sei minuti, NON ci sono); a volte si sobbalza davvero sulla sedia, e far sobbalzare me non è facile come immaginate. Ottimi gli attori (in particolare Jeroen Krabbé) e la scrittura delle scene. E' indiscutibilmente il progenitore (assai migliore anche se Renée Soutendijk è meno affascinante di Sharon Stone) di Basic Instinct, e quindi alle brutte vi potrete vantare con gli amici di averne visto il prequel.

Film dal sapore deciso per palati forti, adatto a notti d'estate.


Per procurarselo