Il weblog di Gokachu


martedì, gennaio 09, 2007
La morale, lo Stato e la Girella
Stati Uniti, in pagella il voto di obesità, Si diffonde nelle scuole americane l'uso della valutazione alimentare degli studenti.

Da pseudoanarchico quale sono le intromissoini dello Stato nella vita privata del cittadino destano il mio più grande sospetto. Già sarei contrario all'idea che lo Stato possa intervenire se qualcuno, a casa sua, senza far del male a qualcun altro, si ubriaca, si droga, si mutila, si uccide. Fatti suoi. Lasciamogli la libertà di diecidere cosa è giusto e cosa non lo è, purché non limiti la libertà degli altri.
Però posso capire che lo Stato, in alcuni casi, debba tutelarsi economicamente.
Prendiamo il caso del fumo, inteso come tabacco. Il fumatore ha una più alta probabilità del non fumatore di contrarre malattie lunghe e dispendiose. Siccome viviamo in un sistema in cui la sanità è gratuita o quasi, grazie a Dio, è ammissibile che lo Stato non dico vieti ma gabelli spietatamente la vendita di sigarette, in modo che il fatto che ci siano dei cittadini che fumano non sia un peso economico per la comunità, tale magari da mettere in discussione la stessa gratuità del servizio sanitario.

Riguardo all'obesità, però, checché ne dica Michele Serra, non ci siamo. Un obeso ha una durata di vita più bassa di un cittadino non obeso, e tipicamente defunge prima dei sessant'anni per cause fulminanti come l'ictus o l'infarto. Per la comunità questo significa meno pensioni di vecchiaia e spese mediche inferiori di quanto non si debbano investire per i cittadini non obesi. E' un caso lampante in cui la già esile giustificazione economica dell'intervento dello Stato nei fatti privati dei cittadini cade.

Stato, giù le mani dalle merendine. Conviene anche a te.