Il weblog di Gokachu


domenica, gennaio 13, 2008
Manifesti
A 13 anni di distanza posso dichiarare con abbastanza cognizione di causa che il manifesto di Dogma 95, oltre a produrre sconceerto e confusione, schifo e repulsione, disperazione e obbrobrio, nonché almeno una decina di film bruttissimi, ha prodotto lo sdoganamento (nel bene e nel male) del cinema girato con la macchina da presa a mano che fa tanto vomitare il Mereghetti (proprio per il mal di mare, non per motivi estetici) e ha dato vita ad almeno un capolavoro, che è FESTEN, nonché reso possibile, al di fuori del movimento, di cose come Rosetta e All the Real Girls.

Altri manifesti avanguardistici del '900, magari stupendi e inarrivabili (penso al magnifico manifesto Dada di Tzara, dopo il quale mi chiedo con che faccia uno possa scrivere un manifesto: per gli ignoranti in ascolto (cioè tutti voi tranne Unodipassaggio) cito le prime frasi: Per lanciare un manifesto bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a, b, c, firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l'accento dell'ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non-plus-ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l'ultima apparizione di una cocotte dimostri l'essenza di Dio.) non sono arrivati a tanto.

Quindi il mio giudizio ormai storico è: hanno fatto bene. Speriamo un gruppo di cineasti abbia il coraggio di fare manifesti programmatici anche in futuro. Io per me se mi regalate una telecamera son pronto a scriverne uno anche subito (e quanto avrebbe bisogno il cinema italiano di un manifesto estremo ed oltranzista, con cose tipo "I dialoghi vanno ridotti al minimo, le crisi generazionali non ci interessano, Michele Placido non ha avuto alcuno spazio nella produzione di questo film").