Il weblog di Gokachu


sabato, marzo 08, 2008
Beppe Grillo fa cacare anche come comico
Io non ho molte capacità umoristiche né ho alcuna vellità di comico, ma se avessi voluto riscrivere un sonetto di Foscolo adattandolo banalmente alla contingente situazione politica italiana, essendo pedante avrei procurato di far sì che i versi fossero endecasillabi. Il rigore è fondamentale. Sennò 1) capaci tutti 2) come si fa a cantarlo sulle note de La guerra di Piero?

In morte del fratello Clemente

Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di partito in partito, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.

La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto ,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i tetti di Ceppaloni saluto.

Sento gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.

Questo di tanti voti oggi ti resta!
Gentil Clemente, almen le ossa rendi
allora al petto degli italiani mesti.