Il weblog di Gokachu


lunedì, febbraio 07, 2005
Visto oggi: Three
Il primo horror panasiatico ad episodi aveva la nomea di essere molto inferiore al successivo Three... extremes. La cosa è vera e non è vera: vediamo in dettaglio.

Il primo episodio, Memories, di Kim Jee-Woon (nome noto: The Quiet Family, A Tale of Two Sisters) è un irritante esercizio di stile, con alcune sequenze magnificenti (su tutte l'inizio e la "pioggia di dita"; un po' troppo derivativa da Lynch invece la sequenza della donna che si "gratta la testa") che però non riescono a sollevare il film da una regia troppo compiaciuta, tutta volta all'elegante effetto da montaggio o da carrello senza considerazione per una storia che, raccontata con più umiltà, avrebbe potuto dare grandi soddisfazioni. Il risultato genera sbadigli raramente interrotti.

Il secondo episodio, The Wheel, del thailandese Nonzee Nimbutr, è davvero poca cosa; se lasciamo stare la suggestiva messa in scena di danze e pupazzeria thai, non resta molto se non estenuanti soggettive alla Raimi girate a ritmo di lumaca. Irrilevante.

Ma il terzo episodio, Going Home, di Peter Chan, è un piccolo capolavoro, che non sfigura assolutamente neanche a confronto con gli episodi di Three... extremes, anzi; una storia nera venata di malinconia, splendidamente fotografata dall'infaticabile Christopher Doyle, che più che paura genera una triste inquietudine e più che essere un horror è una disperatissima storia d'amore. In scena due dei protagonisti della trilogia Infernal Affairs: Leon Lai, che con il suo volto impassibile serve benissimo il suo personaggio, e l'ormai beneamato Eric Tsang. Con i suoi cinquantadue minuti quest'episodio vale ampiamente il prezzo del biglietto; gli altri due possono essere visti come sfiziosi extra. Ottimo, e tra tutti e sei i mediometraggi il migliore.