Il weblog di Gokachu |
martedì, dicembre 31, 2002
I film migliori del 2002 secondo lo scrivente A grande richiesta (una, ma data la popolarità del sito è un'alta percentuale di richiedenti), cito i film che più mi sono piaciuti nel 2002, a rischio di inserirne qualcuno del 2001, e poi mi sbizzarrisco. 1) Canicola 2) Mulholland Drive 3) Le biciclette di Pechino Menzioni d'onore: Che ora è laggiù, L'uomo senza passato, Respiro, Il figlio, Dolls, L'imbalsamatore, La pianista. Film che mi hanno deluso: xXx, Arca Russa, Bloody Sunday, Magdalene, Minority Report. Film che non mi aspettavo granché, e invece no: Il favoloso mondo di Amelie. Film inediti in Italia che ho visto quest'anno grazie al web, e che consiglio spassionatamente: Dead or Alive (Takashi Miike), Audition (Takashi Miike), Sen to Chihiro (Hayao Miyazaki), Shaolin soccer (Stephen Chow). Cosa più brutta vista al cinema quest'anno: l'episodio di Chanine in 11 settembre 2001 lunedì, dicembre 30, 2002
I migliori film del 2002 Secondo Time Magazine, Hable con ella di Pedro Almodovar vince a man bassa come miglior film della stagione passata. Tra le altre sorprese nei primi posti: Monsoon Wedding (ma non era un Leone d'Oro di compromesso?), 8 Mile, Italiensk for begyndere (il Dogma 95 colpisce ancora), e, inaspettatamente ma giustamente, Sen to Chihiro, l'anime di Miyazaki vincitore a Berlino dell'Orso d'Oro che aspetta ancora una distribuzione italiana. Visto in Tv Stasera Ghezzi ha avuto contemporanemente l'accortezza felice di trasmettere "Perdizione" ("Karhozat") di Béla Tarr e l'audacia di contrapporlo ad un corto di Ciprì e Maresco (che non sopporto) pieno dello stesso bianco e nero, degli stessi silenzi, e che mi sono allegramente perso. "Perdizione" se confrontato con l'opera successiva del regista ungherese mi è sembrato più letterario, più fitto di monologhi ben costruiti, meno ricco di movimenti di macchina esaltanti e di epos corale narrativo. In una parola, meno bello. Però era comunque una gran cosa: alcune sequenze rimandavano ad alcuni dei momenti più felici di "Satantango" (il carrello trasversale che scopre un uomo che spia nascosto dietro un angolo, una camera fissa che riprende un disordinato e dionisiaco ballo di gruppo, un muro di persone che stanno immobili guardando verso l'esterno), alcune non rimandavano a niente ma erano memorabili (per esempio la scena d'amore con la macchina che distoglie lo sguardo dagli amanti, si avvita su se stessa, li riscopre in un riflesso e poi si riperde tra il malinconico arredamento della casa), e aveva un finale di un'infelicità devastante. A vedere questo lavoro che ormai ha 15 anni mi sono venute per la prima volta in mente delle affinità tra Tarr e alcuni film di Aki Kaurismäki : sia nella recitazione pressoché impassibile, keatoniana degli attori, sia nel bianco e nero puntato contro ambienti paesaggisticamente e moralmente squallidi. Che la comune appartenenza al ceppo linguistico ungro-finnico c'entri qualcosa? Tarr e Kaurismäki domenica, dicembre 29, 2002
Gangs of New York non entusiasma tutta la critica Sorprendentemente il nuovo attesissimo film di Martin Scorsese non mette d'accordo la critica americana e ottiene "solo" il 77% di consensi (e il 65% della critica maggiormente accreditata), pur registrando un discreto successo al botteghino. Chi invece mette d'accordo tutti gli americani è Pinocchio: fa schifo. Dire adesso che Respiro aveva molte più possibilità di vincere l'Oscar per il miglior film straniero è inutile accademia, ma era chiaro anche quando gli sciagurati giurati gli han preferito il film di Benigni. Donne! Clonatrici belle, donne! Questa volta su ilnuovo.it apprendo che la clonaid, al centro delle cronache di questi giorni per la dichiarazione forse menzognera di aver operato la prima clonazione umana, mette in rete un apparecchio che serve quasi a questo scopo. Per il poco che so di bioingegneria, ho il sospetto che non ci si faccia molto con questo apparecchio da solo, nonostante l'enfasi de ilnuovo. Sul sito di clonaid l'oggetto non risulta in vendita; però spulciando nella cache di google si vede che lo è stato. Ilnuovo non mente. Strano ma vero Muore bevendo 40 bicchieri di tequila in una gara televisiva. Ma in Messico nessuno lo sa che l'alcool ha una dose mortale equivalente a circa un litro di superalcolico bevuto nel giro di un'ora? (Di solito, fortunatamente, non si muore perché si vomita). Notizia non proveniente da ilnuovo.it. sabato, dicembre 28, 2002
Segnalazione televisiva: Domenica per fuoriorario Ghezzi tira fuori dal cilindro un film del 1987 di Béla Tarr, Perdizione. Io non l'ho visto; essendo un fervido ammiratore del regista ungherese non me lo farò sfuggire. Seguirà un film poco conosciuto di Kieslowski, Senza fine. Pur non avendo visto nessuno dei due film, sono abbastanza certo che entrambi appartengano alla categoria b) di Soldati (vedi post precedente). Tarr è addirittura oltre la noia. La sequenza iniziale di Satantango, in cui una mandria di bovini viene seguita da un lungo carrello per una decina di minuti mentre attraversa il fangoso villaggio in cui si svolge il film, è di una lentezza estrema; eppure più che il sonno suscita la caduta in uno stato para-ipnotico, dal quale è difficile scuotersi. Se si ha la pazienza di superare il muro della noia. Come giudico i film? Fofi cita Soldati sull'ultimo numero di FilmTv: Come giudico i film? Li divido in quattro grandi categorie: a) belli e divertenti b) belli e noiosi c) brutti e divertenti d) brutti e noiosi Ma come faccio a decretare la categoria, cui ciascun film appartiene? Ho un doppio metodo, semplicissimo e infallibile. Eccolo. Per decidere se è bello o brutto. Siccome ho fatto il regista, e sono ancora regista: mi accorgo se il film è bello o se è brutto, e del maggiore o minore grado di bellezza o di bruttezza, dall'invidia che provo o non provo vedendo il film, e dal maggiore o minore grado di maligna soddisfazione. Per decidere se è divertente o noioso. Siccome, prima che regista, sono un uomo: appena il film comincia ad annoiare, provo un bisogno immediato di dormire; se il film è bello, cerco di lottare; se è brutto, mi abbandono al sonno senza rimorsi. venerdì, dicembre 27, 2002
Natale sul Nilo sbanca il botteghino Questa la cattiva notizia. La buona è che Pinocchio sta andando malissimo negli USA (lo show televisivo di Benigni, a dir la verità, non mi è dispiaciuto affatto. Nella prima parte non si è riso come ai bei tempi di Tuttobenigni dal vivo, ma con la Tv che gira di questi tempi ci si accontenta anche di un Benigni dimesso). mercoledì, dicembre 18, 2002
Babbo Natale e Satana sono la stessa persona Poiché per le festività natalizie mi reco in un luogo dimenticato da Dio e da Internet, questo blog non verrà aggiornato fino (almeno) al 27 dicembre. martedì, dicembre 17, 2002
Emilio Fede in cassa integrazione? Bè, non strappiamoci i capelli, sicuramente il governo farà qualcosa. Che fosse un bieco trucco per attirare l'attenzione sul suo libro? E' il 17 dicembre e Paolo Villaggio è ancora vivo, alla faccia della veggente. lunedì, dicembre 16, 2002
Alcune cosette interessanti dal blog di Sonia Cassiani Visitando a distanza di tempo insonia.it, scopro alcuni spunti di riflessione interessanti. Il primo è un'intervista che Di Pietro ha rilasciato ad Amica, in cui ci si accorge che nell'esercizio delle sue funzioni di magistrato tutto d'un pezzo una volta si fece di coca per la troppa veemenza: E sbattei forte il pugno sul tavolo. La mano finì sulla bustina di coca e la polvere puff mi finì in faccia, sul naso... Se andate sul link originale scoprirete che le tentazioni del dottor Di Pietro sotto l'effetto della cocaina diventano difficili da gestire. Il secondo è che la Cassiani è misogina, non senza ragioni: A scuola non sapevo mai cosa dire alle mie co-studentesse, perché mi annoiavano con Marco mi ha detto così, Alberto mi ha guardato colà, entravano nei particolari dei loro rapporti, delle loro storie. Le femmine sono troppo prese dalle loro storie e dal loro loro orticello (anche se non hanno nient’altro da piantare che il fidanzato) per fare la Storia. Il terzo è una citazione di Billy Wilder su Marylin Monroe che non mi trattengo dal riprodurre: ho una zia a Vienna che è puntuale e non dimentica mai la sua parte, ma sullo schermo non sarebbe la stessa cosa! Il quarto è che la Cassiani è affetta dallo spazialismo (ho dovuto correggere le citazioni). Peccato. domenica, dicembre 15, 2002
sabato, dicembre 14, 2002
"Bowling for columbine" miglior documentario di tutti i tempi Lo ha decretato la International Documentary Association. A me la cosa un po' sorprende, visto che Leni Riefensthal con "Olympia" ha fatto decisamente di meglio. Però il film di Michael Moore non mi è dispiaciuto affatto, e si sa che sulla Riefenstahl da sempre pesa il fatto di aver lavorato con i nazisti. Questo premio non farà piacere ai molti che giudicano il film di Moore demagogico e falsificatore (segnalo per esempio uno degli interventi di Luca Sofri al riguardo) venerdì, dicembre 13, 2002
Audiblog manipolato! Approfittando della fragilità delle misure di sicurezza nella rilevazione dei sondaggi e dell'esiguo numero di votanti, qualcuno si è recato su Audiblog e ha votato per 250 volte Excalibur (piaciuto), guadagnandogli un 70%. La rilevazione è ancora in corso e forse non se ne è per ora accorto nessuno, ma presto si comincerà a discutere di come proteggere meglio la rilevazione. Probabilmente la soluzione finale è la richiesta di registrazione per poter votare. La lenta morte di un sito che ho a lungo frequentato Cinemazip.it era il sito più veloce in assoluto a mettere delle recensioni online. Il venerdì pomeriggio era già recensito quasi tutto, e ci si poteva fare subito un'idea delle nuove uscite. Il sito ha attraversato un'agonia: prima le news non sono state più aggiornate (l'ultima è del 17 luglio); poi le recensioni hanno cominciato a scarseggiare. Ora le nuove uscite vengono ancora inserite ma nessuno si preoccupa di recensirle. Che peccato. Cinema: L'uomo del treno è un film piuttosto godibile, che vive di due volti straordinari, quello di Johnny Hallyday e quello di Jean Rochefort. Hallyday quasi non recita, ma con quella faccia glielo si può ben perdonare: alla sua prima apparizione ho sobbalzato sulla poltrona. Ho trovato la fotografia molto bella, uno dei casi in cui i difetti del digitale diventano virtù, con colori lividi che mi distraevano dal filo della storia tanto mi ci perdevo. A volte il film cade nel calligrafico, ma vale bene i soldi del biglietto anche se le recensioni italiane sono eccessivamente positive. Un buon lavoro che dimenticherò del tutto nel giro di qualche giorno. giovedì, dicembre 12, 2002
Genialata o pacchianata? Gli studios stanno studiando delle locandine cinematografiche interattive, che parlano e si muovono quando qualcuno ci passa davanti. A me vengono in mente tristi pupazzi da luna park, ma chissà, potrebbe pure funzionare. Divorato dalla rete Le relazioni iniziate su internet possono diventare molto, molto intime. Sempre se si vuol credere a ilnuovo.it. Cinema: Ho visto stasera Arca Russa, l'ultimo film di Alexander Sokurov, elogiatissimo dalla critica. E' il terzo film di Sokurov che vedo, dopo Madre e figlio e Moloch. Sono perplesso. E' un cinema che esalta unanimamente i critici e non mi dice granché, per la terza volta. Questo in particolare, con i suoi più di 90 minuti di piano sequenza, mi è sembrato assai insipido. Certo, stupenda la location, meravigliosi i costumi, buono il movimento di macchina e il lavoro degli attori (ma non esageriamo, ché Welles e Tarr han fatto assai meglio coi piani sequenza, anche se più corti). Però non mi emoziono, non mi fa pensare, neanche mi annoio più di tanto. Un'assenza di storia e di coesione che non è sperimentale, è mediocre. E il finale forzatamente poetico, che tanto è piaciuto alla Tornabuoni, me lo sarei risparmiato. Funziona molto bene come dépliant turistico dell'Hermitage: se passo da San Pietroburgo, un salto ce lo faccio di sicuro. mercoledì, dicembre 11, 2002
La "ligne claire" sbarca ad Hollywood Aumentano le conferme di un prossimo film di Spielberg basato su Tintin, il celeberrimo personaggio di Hergé. martedì, dicembre 10, 2002
Trash-trash contro trash-tv Per il caso della raccolta differenziata pisana finita su Striscia la notizia, l'azenda di raccolta e riciclo rifiuti Geofor decide di querelare la trasmissione di Ricci. (da iltirreno.it) Scontri di civiltà al supermercato Alle Pyramides rivolta dei consumatori contro la politica dei nuovi proprietari del grande magazzino alimentare Franprix: non vendono alcool né carne di maiale. (da ilmanifesto.it | nota: link ballerino e non permanente) Dall'inferno con furore Ho finito con la mia proverbiale flemma di leggere From Hell di Alan Moore e Eddie Campbell. Si tratta di un fumetto documentatissimo e sfaccettato che racconta la storia di Jack lo squartatore, sposando l'ipotesi del complotto di Stephen Knight in Jack the Ripper: The Final Solution. Da questo fumetto di grande successo è stato tratto il film La vera storia di Jack lo squartatore che (pur non essendomi dispiaciuto) non ha quasi niente a che fare con questo lavoro (per esempio nel fumetto non c'è nessun "giallo": chi sia Jack lo sappiamo da subito. O anche: l'investigatore non è un decadente oppiomane ma un sano poliziotto). La ricreazione d'ambiente è straordinaria, il tratto dapprincipio ostico di Campbell diventa dopo poco indispensabile allo svolgimento, l'idea di Jack the ripper che partorisce il '900 con i suoi orrori è molto intrigante. In appendice c'è un fitto apparato di note in cui Moore mette in relazione la fiction con la realtà, puntualizzando quali parti della storia derivano dagli atti noti del caso e quali invece sono non provate anche se plausibili. Il tutto funziona come un meccanismo ad orologeria di rara perfezione e vigore. Molto consigliato. lunedì, dicembre 09, 2002
Ma Spider non era il seguito di The Fly? Ho visto qualche giorno fa il nuovo film di Cronenberg; senza giri di parole dichiaro che sono un po' deluso. La regia e la fotografia sono encomiabili, e davvero notevole è l'interpretazione sconsolata di Ralph Finnies, che assume anche nella carne l'aspetto di un alienato in modo davvero sorprendente; però non mi ha convinto la sceneggiatura. Al contrario di eXistenZ, che avevo criticato per via di una storia confusa e centrata su un gioco che risultava ben poco divertente, qui il (mio) problema è una narrazione troppo lineare e prevedibile. Se non fosse per la bravura di Finnies e della Richardson, il film non si reggerebbe. Così com'è risulta un film che si può vedere, ma che resta lontano dalle prove migliori di Cronenberg, e che genera poca emozione o sconcerto. E se gli USA avessero la stessa legge elettorale? La Serbia non riesce a produrre un presidente: nonostante Kustunica raggranelli il 58% dei voti, l'affluenza alle urne è inferiore al 50% e il voto è per la terza volta vanificato a causa della legge elettorale. La cosa comincia a produrre una certa instabilità delle istituzioni; per un rapida rinfrescata su cosa sia successo in Jugoslavia dalla caduta di Milosevic allo scorso luglio consiglio una puntatina sull'ottimo equilibri.net. domenica, dicembre 08, 2002
Un bel fotoblog pechinese L'ho trovato segnalato qualche tempo fa in un blog che non sono in grado di recuperare, l'ho messo tra i preferiti e ogni tanto me lo guardo con piacere. Ecco un'immagine dal fotoblog, un'edicola di Pechino. sabato, dicembre 07, 2002
Il caso Scafroglia, tutto sommato, non è granché Non ho controllato i risultati auditel del nuovo programma di Guzzanti, ma verifico in me stesso che spesso e volentieri mi dimentico di puntare il videoregistratore e non me ne dispiaccio più di tanto. Sono stato paziente a lungo, sperando che col tempo la trasmissione sarebbe maturata e avrebbe dato frutti comparabili a quelli de "L'ottavo nano", ma niente. Non che sia malissimo, alcuni siparietti sono divertenti, alcune idee sono buone (per esempio il massone napoletano), ma vengono generalmente annacquati da una lunghezza eccessiva e dalla commistione con elementi di scarso sapore. Si sente, e dispiace dirlo, la mancanza di una Dandini che dia forma al tutto e faccia da spalla normale e non caricaturale. E poi, la ormai sperabilmente eliminata coppia di cognati filippini può far ridere qualcuno? Un buon termometro dell'efficacia della trasmissione è questo: aprite Kazaalite, cercate "guzzanti" e troverete molti mp3. Tutti tratti da "L'ottavo nano", e nessuno da "Il caso scafroglia". E' un anno difficile. Treasure Planet è il peggior flop della storia della Disney Clements e Musker, gli autori di "La sirenetta", "Alladin" e "Hercules" riescono finalmente a produrre l'idea che avevano accarezzato per anni e anni, una rivisitazione del romanzo di Stevenson ambientata nello spazio. Ed è un flop di dimensioni mai viste. Personalmente preferisco le produzioni primaverili, a basso costo e ad alto ritmo, vicine al cinema dei fratelli Marx e non a quello di Cecil B. DeMille: "Le follie dell'imperatore", "Lilo & Stitch". L'uomo senza passato Esce in Italia l'ultimo film di Aki Kaurismäki, che attendo con una certa ansia. venerdì, dicembre 06, 2002
Celentano contro Costanzo. Evvai. Alle fine qualcuno di una certa popolarità comincia a parlare pubblicamente male della televisione pseudocolta (MCS) o pseudodivertente (Buona Domenica) ma veramente trash che Costanzo fa da anni. A me quei cosi leccaculo e abbaianti non sono mai piaciuti Ho dovuto aspettare anni, ma finalmente il New York Times mi dà ragione. (via Wittgenstein) giovedì, dicembre 05, 2002
Berlusconi può dormire sogni tranquilli, pare Un sondaggio Datamedia con committente riservato ci rivela che, se le elezioni si svolgessero oggi, la casa delle libertà verrebbe scelta dal 51.2% dell'elettorato (contro il 49.5% delle ultime politiche). Eh si che ci sono la guerra all'Iraq all'orizzonte, la rinata inflazione, il conflitto sociale, le manifestazioni, gli scioperi, la crescita del pil allo 0%, Socci, la legge Cirami, Termini Imerese, e altro che ora non mi sovviene. Mi vien da pensare: ma se le cose andassero bene, l'economia tirasse e tutti fossero felici e contenti, il governo avrebbe il 60% o per qualche misteriosa alchimia verrebbe messo in minoranza? mercoledì, dicembre 04, 2002
Benigni rinuncia a doppiarsi in "Pinocchio" Dopo aver rinunciato a far doppiare la Braschi da se stessa ed essersi rivolto a Glenn Close, Benigni rinuncia anche a doppiare il suo personaggio nella versione per il mercato americano. Kezich sul Corriere gli augura ogni bene, e accusa di invidia i suoi detrattori (me incluso, immagino). Un mare di notizie su tirreno.it Il Tirreno, quotidiano molto letto nelle province di Pisa e Livorno, era già presente in rete in forma (molto) ridotta. Adesso è completamente accessibile, previa registrazione; il tutto sarà gratuito fino a metà gennaio. Woo! Woo! Woo! Segnalazione televisiva: la settimana prossima su Italia 1 verranno trasmessi in piena notte da lunedì a mercoledì tre film di John Woo tra i più celebrati del periodo hongkonghese: A better tomorrow, A better tomorrow II, Hardboiled. Sono film che hanno cambiato il mio modo di guardare il cinema, soprattutto il primo. Mi piace citare FilmTv ("I suoi non sono scontri a fuoco, sono numeri coreografici. Non state a badare alle incongruenze della trama: ascoltate la musica") e Paolo Mereghetti (su "A better tomorrow II": "Hanno fatto epoca i 20' finali, con una delle sparatorie più violente e apocalittiche del cinema di tutti i tempi"; su "Hardboiled": "Il punto di non ritorno dell'action hongkonghese (...) una messa in scena ipetrofica e vertiginosa, con sequenze d'azione incredibilmente complesse e violente, che fanno impallidire al confronto qualunque film americano"). Gran mattatore delle tre serate il sublime Chow Yun-Fat ("La tigre e il dragone"); in Hardboiled coprotagonista Tony Leung ("In the mood for love"). Alcune visioni Negli ultimi giorni ho visto alcuni film e pare sia arrivata la voglia di parlarne. Debito di sangue è un film solido, con un Eastwood in forma alla regia e nel ruolo principale. Ma non è un film imprescindibile nella sua cinematografia, anzi credo che lo dimenticherò abbastanza facilmente. All'inizio, quando rincorre il serial killer, viene da pensare: ma dove vai che sei un vecchiettino! E l'uso di una controfigura è un po' troppo evidente. Sul finale, invece, un eccesso di callaghanismo lo rende allo stesso modo poco credibile: ma come, sei stato un personaggio sensibile per tutto il resto del film! Comunque può meritare una visita. Il figlio è invece un film necessario. I fratelli Dardenne continuano con il loro documentarismo sul proletariato belga (che preferisco di gran lunga ai lavori di Ken Loach), anche se con minore tensione che in "Rosetta". E' indubbiamente un film sul perdono, ma a me ha colpito soprattutto l'elegia del lavoro manuale, della praticità come weltanschauung, che trasuda non solo dai gesti secchi del protagonista meritatamente vincitore a Cannes (e già grande nei precedenti due film dei registi) ma anche dalla regia, che lo segue senza fronzoli, incessantemente, con un gusto per l'inquadratura stretta e occlusiva. Meritoriamente privo di retorica. Ma il film che ho visto in questo periodo che più mi è piaciuto è un lavoro che mi ero perso all'epoca dell'uscita in sala e che ho recuperato in dvd: La promessa. Un Jack Nicholson lontano dalle gigionerie che negli ultimi anni gli sono state consuete, in un film di struttura anomala: parrebbe un film sui serial killers, invece è un film sulla vecchiaia, la solitudine, il caso, la morte. Sean Penn è un regista essenziale e affascinante, come si era già visto in "11 settembre 2001", e come risalta qui fin dalle prime inquadrature. Il pudore e l'efficacia con cui viene filmata la scena in cui Nicholson va a dare ai genitori della vittima la notizia della morte della loro bambina merita una menzione speciale. Non mi dilungo su questo film perché non è recente e non è nelle sale, ma se non l'avete visto vi consiglio caldamente il noleggio. martedì, dicembre 03, 2002
Twilight of the dead Il quarto capitolo del ciclo romeriano degli zombie (Night of the living dead, Dawn of the dead, Day of the dead) e' sulla rampa di lancio. Ho una certa perplessita' sul fatto che ormai di un film vengano gia' in partenza previste due versioni, una ridotta per le sale, una "director's cut" per il mercato dvd. Quando il mercato distrugge l'unicita' del testo (e fa passare la voglia di andare al cinema). lunedì, dicembre 02, 2002
Arriva il dollaro a colori. A quando il dollaro advance? Eh si che quando sono usciti gli euro ho pensato: che volgarità, colori squillanti e dimensioni variabili! Ma non potevamo farli belli monocolore e monodimensione come i dollari? E invece... L'integralismo religioso de noartri Segnalo il sito non ufficiale del centro culturale San Giorgio, di cui da diverse settimane si parla sul forum di mangaitalia. Contiene molto materiale interessante. Per parte di questo sul sito consigliano al navigatore che fosse cristiano, di farsi il segno della croce, sia prima che dopo l'orrida visione. domenica, dicembre 01, 2002
I boss veri imitano il boss de Il caso Scafroglia Un caso di imitazione alla rovescia, non difficile da preconizzare. A volte ritornano Il New York Times dedica un lungo articolo a Charmbracelet, il nuovo album di Mariah Carey in uscita martedì, e alla sua resurrezione dal catastrofico flop di Glitter. Alcune tracce sono ascoltabili in anteprima sul sito della Carey. Diffamazione a mezzo microspia Il nuovo.it forse pubblica storie vere, ma di per certo sono incredibili.
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