Il weblog di Gokachu |
venerdì, gennaio 31, 2003
Esce Windows RG Lo scoop è di BrodoPrimordiale, e non ho potuto fare a meno di segnalarlo anch'io. Finalmente un sistema stabile. I 31 pezzi che mi hanno salvato la vita In molti dei blog che leggo è sorta la febbre delle "31 canzoni della vita". Mi tuffo anch'io nel samsara. Valgono i soliti disclaimer.
giovedì, gennaio 30, 2003
La Mikado distribuirà Sen to Chihiro in Italia Apprendo dal forum di Mangaitalia che il film di Miyazaki vincitore del festival di Berlino 2002 verrà distribuito a partire dal 18 aprile 2003. Era ora... I 31 film che mi hanno salvato la vita In molti dei blog che leggo è sorta la febbre delle "31 canzoni della vita". Quarky è stato il primo a rilanciare e a elencare i 20 libri che gli han cambiato la vita, oltre alle 31 canzoni. Io le 31 canzoni per ora non le cito (troppa fatica) e vado con i 31 film. Note per l'uso: l'inclusione di un film nella lista non significa che sia bello, o che lo ritenga il miglior film di quel regista, ma che mi ha in qualche modo segnato quando l'ho visto. Non ho messo più di un film a regista con grande sacrificio. L'ordine è a casaccio.
mercoledì, gennaio 29, 2003
Invito al cinema orientale: Wong Kar-Wai Colgo l'occasione della trasmissione sabato 1 febbraio alle 0:45 su La7 di Hong Kong Express per parlare di quello che insieme a Kitano e Miike è probabilmente il regista vivente che amo di più. Noto a un pubblico più vasto della solita nicchia hongkonghese per via del suo ultimo In The Mood for Love, che ha riscosso anche in Italia un discreto successo, è certemente almeno nei suoi ultimi lavori il regista cinese più occidentalizzato, in senso alto però. Il suo riferimento è il cinema francese degli anni '60 (la cosidetta Nouvelle Vague); a partire da quei lavori ha costruito un suo cinema, estremamente elegante, fatto di dialoghi raffinati e di immagini di grande stile, molto moderne, spesso visivamente splendide. Oltretutto è anche spesso divertente: in Hong Kong Express per esempio si ride assai (soprattutto nel secondo episodio), pur essendo in fondo fortemente malinconico. Considerato un maestro nel suo paese, ha profondamente influenzato il cinema di quei lidi: per esempio uno degli ultimi lavori di Tsui Hark, che ha l'età e il prestigio per essergli lui maestro, Time and Tide (disponibile a noleggio), mostra chiari i segni della sua lezione. Anche il recente Millennium Mambo di Hsiao Hsien repira delle sue atmosfere. Quentin Tarantino è un suo fan dichiarato, tanto che proprio Hong Kong Express è stato il primo film distribuito dalla sua casa, la Rolling Thunder. Ma si sa che Tarantino è uno di noi hongkongofili. Insomma, se non conoscete questo regista e sabato vi perdete l'occasione, non potrete dire di non essere stati avvertiti. Un'immagine tratta da Hong Kong Express martedì, gennaio 28, 2003
Ecco i vincitori del Sundance Film Festival American Splendor vince il premio della giuria e The Station Agent quello del pubblico. Non commento perché non conosco nessuno dei vincitori. Però Broken Saints, un fumetto multimediale lungo diverse ore, ha vinto il Sundance Online Film Festival per la categoria animazione, e One ha vinto il Sundance Online Film Festival per la categoria corti. Buona visione. lunedì, gennaio 27, 2003
Contro "La vita è bella" Nella Giornata della Memoria vado a recuperare un mio vecchio intervento sul forum di Aldo Grasso: Caro Grasso, visto che gli interventi pro e contro "la vita è bella" continuano, manifesto anche la mia opinione, per quanto datata al tempo dell'uscita del film. Fin d'allora ho trovato il film sopravvalutato (mi ricordo l'appello di Cecchi Paone al Maurizio Costanzo Show che invitava gli spettatori ad andare a vedere il capolavoro, nonché la nomination di Benigni alla regia (!) agli Oscar), ma soprattutto inopportuno. Il cuore del dramma dei campi di concentramento non è la morte, ma è la perdita della propria dignità umana. La cosa che rende terribile quell'esperienza non è l'uccisione di milioni di uomini da parte di malvagi aguzzini, ma il fatto che nei campi di concentramento le persone diventassero non-persone, e si badi non nella considerazione dei nazisti ma nella loro stessa considerazione. Il campo di concentramento si reggeva grazie anche alla collaborazione dei prigionieri. L'universo concentrazionario è osceno perché possibile anche senza la presenza esterna delle SS, ed è questo oscuro senso di colpa che ha afflitto le coscienze dei salvati, dei sopravissuti. E' la indotta mancanza di solidarietà delle vittime (a parte ovviamente le eccezioni) che rende così grande la tragedia. Ridurre questi fatti a un semplice sterminio come tanti se ne è visti nella storia mi sembra falsificante; la cosa che mi pare inopportuna ne "La vita è bella" è il fatto che si sarebbe potuta raccontare la stessa favola ambientandola in centinaia di altre situazioni storiche. Il campo di concentramento che si vede nel film non solo è falso per quel che si vede (gente pasciuta, bambini nascosti, tranquille passeggiate), ma per quello che sottintende. E se di una cosa non sento davvero il bisogno è di vedere un campo di concentramento fasullo sul grande (piccolo) schermo. Per non dimenticare Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici; Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza per ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi Ripetetele ai vostri figli O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca I vostri nati torcano il viso da voi (immagine tratta dalla mostra online di Aiap) domenica, gennaio 26, 2003
Un secolo fa Il Manifesto è ricco di commemorazioni per la morte di Gianni Agnelli e, come spesso accade, il ricordo degli avversari è più affettuoso di quello degli amici. L'Amleto mancato Ho visto stasera il fluviale Amleto di Federico Tiezzi, frutto di un lunghissimo laboratorio teatrale e vincitore con gli studi preparatori di un paio di premi Ubu. Premetto che non ho visto nessuno degli studi preparatori e quindi espongo semplicemente il mio parere sull'opera compiuta, sullo spettacolo di stasera. Nella prima parte si trovano commiste delle idee di regia consunte (come l'inizio, con gli attori che arrivano dal fondo della sala, come l'idea di premettere all'intero Amleto il discorso con gli attori, come la cattiva trovata di fare degli uomini della guardia dei guerriglieri da operetta) con dei momenti molto evocativi, soprattutto quando si sente forte l'influsso dell'Oriente attraverso i costumi, le scenografie e le movenze degli attori. Per esempio il dialogo tra Polonio e Ofelia è stato realizzato molto bene, come anche la pantomima (vedi foto). Purtroppo il lavoro non spinge di più in questa direzione, lasciando un po' l'amaro in bocca per quello che lo spettacolo avrebbe potuto essere e non è. Dal quarto atto in poi non si salva invece quasi niente: tranne per alcuni residui sprazzi relativi alle scenografie e ai costumi tutto si immerge nella monotonia e nell'inefficacia, con una delle peggiori interpretazioni a mia memoria della follia di Ofelia fino a sprofondare in un duello finale moscio come non ne avevo mai visti altri, e nell'arrivo di un improbabile Fortebraccio-Che Guevara. Sipario. Qualcuno fischia (cosa ormai molto rara a teatro). Come giudizio complessivo direi che è troppo sperimentale per chi ama il teatro "classico" (non guardate me, il mio punto di riferimento sono i Raffaello Sanzio), e troppo poco per chi ama le emozioni forti, risultando in un lavoro complessivamente mediocre. Tornato a casa ho la cattiva sorpresa di scoprire che ad interpretare una pessima Gertrude era la beneamata Dominique Sanda (colpa mia, non leggo mai il programma di sala). P.S. Tanto per essere cerchiobottista riporto qui una recensione largamente positiva. La trovate a metà pagina. sabato, gennaio 25, 2003
E' partito il blog di Platinette E si scopre che aderisce a tratti allo spazialismo e all'accentismo (movimento appena sorto che propugna la completa democratica interscambiabilità dell'accento acuto con quello grave sopra la lettera "e"). venerdì, gennaio 24, 2003
Il quarto sesso Ho passato il venerdì nella fredda e ventosa Firenze a vedere questa mostra collettiva d'arte contemporanea con tema "L'adolescenza". Come in tutte le occasioni simili si trova il genio e il bidone; comunque mi sono presentato per lo spermatico e solare "My lonesome cowboy" di Takashi Murakami (vedi foto) e ho scoperto il fetish, cupo e doloroso Ed Templeton, che oltre ad essere un artista è uno skateboarder di fama internazionale. Un bel tipo, insomma. "Io non faccio film d'azione, io faccio film di tette": Faster Pussycat! Kill! Kill! Complice il cinema Arsenale stasera mi sono rivisto Faster Pussycat! Kill! Kill!, per la prima volta in una sala cinematografica e non in tv. Stupenda e iperrealistica fotografia (qui una buona scorta di immagini), gran divertimento, estetica da comic book, è uno dei B-Movies migliori di tutti i tempi. Sicuramente una delle fonti di Tarantino e, perché no, di David Lynch: Stuart Lancaster sembra uscito fuori da uno dei suoi film. Caldamente consigliato, anche in video. Non dimenticherete mai più Varla (Tura Satana). giovedì, gennaio 23, 2003
100th Window dei Massive Attack esce oggi (?) Almeno secondo Il Manifesto. A me risultava l'11 febbraio. Dopo faccio un giro nei negozi di dischi e controllo. Aggiornamento Nei negozi di dischi di Pisa nessuna traccia di 100th window. Su amazon.com trovo tutt'ora scritto: This item will be released on February 11, 2003. You may order it now and we will ship it to you when it arrives. Inoltre la suite da 20 minuti "Antistar" di cui si parla nel pezzo a me risulta durare 8 minuti e 20 secondi. Chi avrà ragione? (Quanto sarcasmo: dopotutto a Il Manifesto voglio un gran bene). E allora generiamo Spinto dalla febbre autogenerativa del sito precendente, scopro in questa notte di blog-hopping su Lucertola questo pratico poligeneratore: dalle biografie alle recensioni ai proverbi ai problemi di informatica alle lettere a Cioè agli annunci economici agli slogan pubblicitari e non è tutto. Ne posto alcuni tanto per incuriosire: (Categoria Teen) Ciao friends! Tutto rego? In internet 96 minuti fa ho conosciuto un tipo, romanticissimo, era anche amorevolissimo ma un po' farabutto. Ke mega storia!!!!!!! Ci amiamo tantissimo e oggi facciamo 47 giorni ke stiamo assieme. E' troppo girls! Sono disperatissima xke' mi sono innamorata di un operatore ecologico tartaro, ma nn so come dirgli ke mi prende bene, anke se vorrei tanto farlo. Il mio prob e' ke si rade le ascelle e scoreggia a catechismo e nn lo sa. Byebye birikkina '66 ------ (Categoria annunci) Palombaro acrobata sorseggerebbe melma confezionando pratici astucci penici illustranti racconti celebri figure di merda. ------ (Categoria Genio) Ma come faccio a debuggare AutoCAD da Redhat Linux? Prima dal menu File di Photoshop 6000 appunto devi configurare il controller della finestra, cosicche' tu riesca a praticamente rinominare la GPU AGP Ultra per fare telnet sul bus TCP/IP seriale. ------ (Categoria Manager) Potremo iterare un sistema public domain in modo che si debbano installare soluzioni aziendali per progetti out-of-the-box. Imparate ad insultare in 51 lingue Può sempre tornar utile. A dir la verità la sezione italiana lascia alquanto a desiderare, con frasi come Fa mi un bachino o La tua madre puzza di pesce. Contiene però un indispensabile generatore di insulti e maledizioni elaborate, tipo questa: May you parachute naked into the world's prickliest cactus, you molester of goats. (via GigiMeroni) Anche i geni hanno un blog Be' forse esagero. Comunque Neil Gaiman ("Sandman") ne ha uno (scoperto via Quarky che l'ha scoperto via GigiMeroni che l'ha scoperto via...) Attenzione! VIRUS TELEVISIVO! Fate attenzione! Se accendete la televisione e appare una signora bionda con la faccia da badessa cattiva e la voce da bassotuba spegnete subito! E' il terrificante virus MDF (Maria De Filippi), pronto a cancellarvi la mente. Il virus MDF, infatti, si insinua nel vostro cervello, distrugge tutto quello che vi trova e lo sostituisce con una sola idea: diventerete famosi con quattro strilli e due saltelli. Un ragazzo di Pisa, studente alla Normale con il massimo dei voti, è stato colpito dall'MDF e ha iniziato improvvisamente a urlare le canzoni di Céline Dion proprio davanti alla commissione di laurea!!! Diffondete questa mail tra tutti quelli che conoscete e mettete in guardia i vostri amici!!! (allarme lanciato da Tommaso La Branca) Ancora il Manifesto su "Il signore degli Anelli" Messi da parte gli anatemi della Ciotta, Federico Ercole si interroga sulle affinità tra libro e film ( e difende il difendibile dell'articolo della collega) (note: I link al Manifesto non sono permanenti) mercoledì, gennaio 22, 2003
Una dichiarazione d'amore: Jiro Taniguchi Il mio primo incontro con Jiro Taniguchi è avvenuto nella libreria del centro commerciale Lagrange, a Torino. La copertina mirabilmente disegnata di "Ai tempi di Bocchan" attrasse fatalmente il mio occhio, sfogliai le pagine e colpito dalle immagini di rara bellezza e perfezione dissi "Hai visto qui? Guarda che roba!", incapace di articolare meglio il mio pensiero. Poi vidi il prezzo, compresi che era solo il primo volume di chissà quanti e lo lasciai lì, a malincuore. Tornato in quel di Pisa, nella fumetteria di fiducia, guardai meglio quel volume ma anche ne trovai un altro, autoconclusivo e più economico, e lo presi. Era "Al tempo di papà", bellissimo racconto autobiografico che mi catturò nella sua elegia della quotidianità al punto che ne presi un altro subito dopo. Era "L'olmo ed altri racconti". E fu amore. Si perché oltre al tratto pulito, semplice, raro in un mangaka, quasi ligne claire, c'era anche un modo di narrare perfetto, essenziale, che focalizzava l'attenzione su cose piccolissime traendone grande emozione e commozione. Qualcosa di simile l'avevo provato guardando i film di Yasujiro Ozu, ma mai con tanta forza. Non credo di bestemmiare dicendo che "L'olmo ed altri racconti" è più bello di "Viaggio a Tokyo". Certo qualcosa deve aver dato anche l'autore dei racconti da cui è tratto il volume, Ryuichiro Utsumi, di cui purtroppo pare che non sia pubblicato niente in nessuna lingua da me comprensibile. Le altre cose di Taniguchi che ho letto sono "Benkei a New York", che non è niente male ma soffre perché la carta su cui è stampato non fa giustizia del livello di dettaglio del tratto dell'autore, e "L'uomo che cammina", recentemente ristampato dopo che avevo passato mesi a cercarlo inutilmente (anche in decine e decine di stand a Lucca Comics), forse il suo lavoro più rarefatto. Continuo però a preferire "L'olmo ed altri racconti", una delle cose più belle in assoluto che abbia letto o visto negli ultimi anni, includendo tutto, cinema, teatro, anime, letteratura. Il fattore X rende non-umani L'argomento se i mutanti siano o no esseri umani (e quindi portatori di diritti oppure no) è stato dibattuto molto nell'universo Marvel. Ricordiamo che le Sentinelle, giganteschi robot cacciamutanti, furono costruite con il consenso del governo americano tra mille polemiche. Per fortuna ci pensa ora un giudice del nostro universo a mettere le cose in chiaro. Un'altra battaglia di civiltà perduta. (via Wittgenstein) martedì, gennaio 21, 2003
Il Signore degli Anelli (film) è un inno alla Guerra Santa Ne avevamo già viste le avvisaglie ma adesso Mariuccia Ciotta ne parla direttamente: ... (un) immaginario plasmato sullo «scontro di civiltà». Occidente contro barbarie delle terre estreme, magma informe, terrorismo. (...) Le due torri esce dopo il crollo delle Twin Towers e non può che riferirsi a quella «guerra di eroi contro canaglie a tutti i costi» come scrive Salman Rushdie (Repubblica 31-12-2002) auspicata da alcuni come insegnamento e imperativo. La teoria della Nuova Malvagità» scorre nei fotogrammi di Jackson, solo che non c'è Hitler sulle cime di Mordor, ma i nuovi Orc senza volto, annunciati, nel film, da una carovana di «arabi» a cavalcioni di fanta-elefanti addobbati di damasco. Questo blog si dissocia, e non solo dalla prosa. (Nota: i link al Manifesto non sono permanenti) Le nouveau Massive Attack titre par titre Riguardo a 100th Window che aleggia inesausto nel mio winamp, scovo solo ora un'esaustiva recensione di Les Inrockuptibles. Sebbene sia in francese val la pena di leggerla. Già che ci sono vi segnalo che qui ci sono, più o meno, i testi. Che fai la sera del 10 maggio 2003? Via EmmeBi segnalo queste pagine di Panorama con le date dei concerti da ora all'estate. Molti li giudico imperdibili, ma date le distanze è molto probabile che il perderò (quasi) tutti: Aimeé Mann, Beth Gibbons, Massive Attack e gli Zwan per curiosità. Visto in TV In questo periodo non guardo molto gli anime in TV, più a causa della programmazione scarsa che della mia voglia. L'unico appuntamento che mi faccio un punto d'onore di non perdere è quello con One Piece, alias "All'arrembaggio". Un anime leggero, per ragazzi, ambientato in un surreale universo di pirati, con frequenti momenti comici ma anche accadimenti drammatici (molto belli anche se rari), e una congerie di personaggi "tipici" molto divertenti. Il disegno fa largo uso di espressivi grandangoli, e la regia fa della povertà dei mezzi una virtù, con movimenti di macchina che rivelano la bidimensionalità dei personaggi o ripetizioni usate in chiave comica. Sono appena terminate le repliche e i fill in e sperabilmente la grande avventura ricomincia: lunedì, mercoledì e venerdì, ore 13:30, Italia 1. lunedì, gennaio 20, 2003
Assegnati i Golden Globe The Hours e Chicago la fanno da padroni. Ad Almodovar il premio per il miglior film straniero. Tornano i Simpsons Speriamo. Tutte le volte che c'è una nuova stagione la guardo e penso: era meglio prima. E' il male dell'habitué. Ormai preferisco Futurama, South Park e i Griffin, ma sarò davanti alla tv (via FFWD, che leggo quotidianamente. Devo decidermi a mettere una pagina di link). domenica, gennaio 19, 2003
Il 'Dio del Manga' a Bologna Marco Giusti parla di Osamu Tezuka in occasione della retrospettiva del Future Film Festival. (nota: il link a "Il manifesto" non è permanente) Gasparri si erge a difesa di Buona Domenica e Domenica In Il Financial times attacca la televisione italiana, ma Gasparri contrattacca: "bacchettonismo, marxismo, spocchia". sabato, gennaio 18, 2003
Invidiosi! Su FilmTv (edizione cartacea) Alberto Crespi si lancia in un'appassionata e improbabile difesa del Pinocchio di Benigni: Si sa che la mamma degli imbecilli è sempre incinta, ma la signora in questione, nel corso del 2002, dev'essersi data molto da fare nel ristretto ed esclusivo ambiente dei critici cinematografici americani . (...) E' forte e lecito il sospetto che in tanti, là in America, lo aspettassero al varco (Benigni NdG): per la serie "come ha osato, questo giullare, vincere l'Oscar?" (...) Non è che gli americani vengono colti da dolori al basso ventre (chiaro sintomo di complesso d'inferiorità) quando scoprono che le cose più importanti della cultura del '900 non sono state inventate dal loro? (Sì, fanno eccezione il jazz, il blues e il loro figliolo, il rock'n'roll: creati dagli schiavi deportati in America dall'Africa...) venerdì, gennaio 17, 2003
Hero va forte in Cina Il nuovo film di Zhang Yimou ha incassato 20 milioni di euro nelle sale cinesi. Adiòs Kazaa? Scopro solo ora che Kazaa sarà presumibilmente processata in California. Ora, non m'è ben chiaro se un eventuale condanna avrebbe un effetto sulla rete gnutelliforme che kazaa usa... può darsi che semplicemente non usciranno nuovi aggiornamenti del software e che non sarà più possobile scaricarlo dal loro sito. Fra l'altro io non lo uso, uso kazaalite. La libertà del cinema pecoreccio è minacciata? Presentato il progetto per la nuova classificazione dei divieti al cinema: niente più censura, e nuovi divieti ai minori di 8, 13 e 16 anni. Insorgono Neri Parenti e Massimo Boldi: ""È un ragionamento che non dà fiducia alla capacità di decidere dei genitori". Le mirabolanti avventure di Pinocchio in America Come si vede dai dati ufficiali, la Miramax dopo la prima settimana (964$ a sala, una miseria) ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ha mantenuto Pinocchio in tutte le 1195 sale dove era programmato per la seconda settimana e ha dichiarato esplicitamente la propria fiducia nel film nel lungo periodo, ma è stata ancora più pesantemente bastonata (456$ a sala). La terza settimana ha dovuto cedere, mantenendo comunque il film in 459 sale. Il pubblico ha colpito ancora più duro fino a raggiungere l'incredibile cifra di 257$ a sala. Persino Glitter ha fatto molto meglio, e stiamo parlando di uno dei flop più disastrosi degli ultimi anni. giovedì, gennaio 16, 2003
Torri affollate Oggi ho avuto un'idea astuta: approfittando della possibilità di comprare i biglietti in anticipo, andare al cinema alle 16:30 e comprare i biglietti per Le due torri, spettacolo delle 22:30: tolto il dente, tolto il dolore. Invece, arrivato in biglietteria, scopro che gli spettacoli serali sono entrambi già esauriti, e che per i pomeridiani poco ci manca. Obè, lo vedrò fra due settimane, magari di martedì, quando la calca si sarà placata. Non li ho potuti battere d'anticipo, li batterò di posticipo. E' iniziato anche il Future Film Festival I fortunati che sono nei dintorni di Bologna possono approfittarne; segnalo in particolare per venerdì la prima proiezione italiana di Sen to Chihiro e per sabato quella di My beautiful girl Mari. Io mi limito a bazzicare sul sito, dove ho scoperto il primo film d'animazione 3d italiano, L'uovo, e una gustosa sezione di animazione per il web prodotta da Bruno Bozzetto. Dichiaro aperto il Sundance Festival 2003 Il Sundance inizia oggi. Nel sito web oltre alla lista dei film presentati (tra cui noto un documentario di Oliver Stone su Fidel Castro, "Comandante") come ormai piacevole consuetudine è presente una ricca selezione di corti per il Sundance Online Film Festival. mercoledì, gennaio 15, 2003
I casi della vita Si può giungere a questo blog cercando su google film porno da scaricare senza alcun programma di connessione, come ha fatto un impavido navigatore. Ci vuole determinazione, visto che appare come ventinovesimo della lista. Invece è facilissimo arrivarci digitando documentario vita elvis canale 5: il blog è il terzo della lista. A scanso di equivoci, qui non si parla né dell'una né dell'altra cosa; o almeno, non se ne parlava prima di questo post. Il comune di Arezzo dimezza i finanziamenti ad Arezzo Wave La finanziaria taglia i fondi ai comuni, e questo è il risultato ("non potevamo tagliare i servizi"). Proprio quest'anno che ero seriamente intenzionato a comprare una tenda e a passare una settimana in allegria invece di andare avanti e indietro, Be', in realtà sono seriamente intenzionato tutti gli anni, poi scopro che fa un freddo cane. Non tutto è perduto però, si vocifera di un intervento della Regione. Notizia scovata sulle pagine regionali di Repubblica, se ben ricordo. Animazione italiana In discreto ritardo ho visto Momo di Enzo D'Alò e non ne sono rimasto deluso: divertimento per i più piccini e racconto morale per gli adulti, che se smaliziati possono appiccicare ai protagonisti volti noti e farsi sonore risate. Unica pecca del film il piattissimo doppiaggio di Abatantuono (peraltro misteriosamente applaudito dalla critica). Da segnalare la bellezza cromatica ; dai titoli di coda risulta che i coloristi sono vietnamiti. martedì, gennaio 14, 2003
Ascolti ripetuti Sono diversi giorni che ascolto a ripetizione il tutt'ora inedito 100th window dei Massive Attack (esce l'11 febbraio). A questo punto è evidente che mi piace, e che mi piace come nessun altro disco dei Massive Attack mi è mai piaciuto. Va detto che io sono più sul lato Portishead del trip-hop. Club amici di Miike Trovare una blogger che guarda i film di Miike e che addirittura sceglie un'immagine di Ichi the Killer come logo del blog mi sembra cosa tanto rara da meritare di essere segnalata. Buon Visitor Q, Ika. E' morto Kinji Fukasaku Aveva 72 anni ed era uno dei più famosi registi giapponesi, che tutti conoscono per aver diretto "Tora! Tora! Tora!", che alcuni conoscono per NON aver diretto "Violent Cop" (permettendo così a Takeshi Kitano di debuttare nella regia), e che i pochi felici conoscono per il recente "Battle Royale". lunedì, gennaio 13, 2003
Grandi bluff: il cinefilo Girando, vedendo gente, muovendomi e facendo cose mi imbatto a volte nel tipo umano che vorrebbe essere un cinefilo ma non lo è. A suo uso e consumo pubblico questa piccola guida, così che pur conoscendo molto poco gli sia permesso atteggiarsi con arroganza ed esprimere pareri saccenti, due comfort a cui al giorno d'oggi nessuno può rinunciare. 1) Prendere posizione Kubrick è così universalmente ritenuto un genio che non fa molto "esperto di cinema" esserne un estimatore, anzi. Cosa troppo comune per noi snob! Pasolini è già meglio, ma diciamo che fa parte delle elementari del cinefilo. Dryer ancora meglio, ma a chi vuole una patente da cinefilo doc (dio ce ne scampi e liberi), consiglio di stimare un autore di cinema muto (l'espressionismo tedesco è un po' sputtanato, io andrei su Erich von Stroheim), oppure una cinematografia emarginata in occidente (e qui escluderei assolutamente il cinema iraniano, sputtanatissimo. Consiglierei invece il cinema coreano, così difficile da vedere). Questa scelta è molto economica, perché in realtà basta che abbiate letto qualcosa al riguardo per sostenere di aver visto decine e decine di film senza tema di smentite. Per una cinefilia più snob si può andare sulla rivalutazione del cinema italiano anni '70, con la Fenech e la Rizzoli, ma ancor meglio su quello di Neri Parenti e dei Vanzina, non accodandosi supinamente a Kezich ma incensandolo come il vero cinema, il cuore dell'arte. Questa scelta è consigliabile solo ai più duri e determinati: sarete oggetto di molti attacchi, e dovrete dimostrare di conoscere i film molto bene perché il vostro uditorio li ha visti. 2) Scegliersi un avversario L'onnivoria alla Ghezzi non è apprezzata, bisogna anche odiare qualcosa visceralmente per essere dei veri cinefili. Più grosso il bersaglio, meglio è. Se si vuole puntare in alto, andrei su Kubrick: "Ma che Kubrick e Kubrick, un regista freddo come la morte, cerebrale e asfittico! Avete invece visto Friend di Kwak Kyung-taek?" Può però essere difficile da reggere, perché tutti vi daranno addosso. Meglio qualcosa di più abbordabile, tipo chessò, Kieslowski, o se la vostra platea è di così infimo livello cinefilo che manco lo conosce, Spielberg. Vi toccherà ammettere la sua alta qualità tecnica, ma potrete sempre accusarlo di fascismo. 3) Usare termini tecnici Niente è più facile che intimidire l'uditorio usando termini tecnici con disinvoltura. Parlate sempre di "macchina" e mai di "cinepresa". Se qualcuno osa dire "telecamera" guardatelo con uno sguardo pieno di compatimento. Discutete i film parlando del montaggio e dei movimenti di macchina; sciorinate "piano sequenza", "stacco", "panoramica", "carrello", "dolly", "close-up", "piano americano" come se piovesse. Probabilmente l'interlocutore vi capirà, ma si guarderà dal controbattere non possedendo il lessico necessario. 4) Parlate male del pubblico dei cinema Chiacchierano, mangiano popcorn, leggono ad alta voce i titoli di testa imitando le presentazioni di Canale 5, dicono bestialità assolute, si alzano durante i titoli di coda e vi passeggiano davanti. Riempiono le sale per "Natale sul Nilo" e le disertano per "Il figlio". Gli argomenti non mancano, siate cattivi, cinici, e snob. 5) Parlate male dei proiezionisti Sfuocano il film, non seguono la proiezione, fumano sigarette invece di prestare attenzione a cosa succede in sala. Lasciate intuire che il formato dvd, grazie alla presenza della colonna sonora in lingua, vi sembra sempre più una valida alternativa alla sala ma che questo vi infonde un po' di romantica malinconia. domenica, gennaio 12, 2003
Il Manifesto accusa Tolkien Dietro l'apparenza di un civilissimo articolo in difesa di "Tutto su mia madre" e della sua trasmissione in Tv, Mariuccia Ciotta fa balenare un pensiero pedagogico tanto triste quanto quello dei suoi antagonisti: videogames e Terra di Mezzo fan male ai bimbi e inneggiano alla Guerra Santa. (nota: link non permanente) sabato, gennaio 11, 2003
Wasted 13: Patlabor the Movie 3 I distributori americani mi stupiscono portando nelle sale un anime che non ho ancora visto. Rimedierò. I precedenti film lasciano ben sperare. Una distribuzione italiana? Nelle sale? Volete scherzare... venerdì, gennaio 10, 2003
Obsolescenza ultrarapida Il precedente post è già obsoleto, McDonald's ha eliminato Pinocchio dall'Happy Meal. Peccato. giovedì, gennaio 09, 2003
Ho trovato Benigni nell'Happy Meal! Via labranca.co.uk scopro l'entusiasmante pagina dell'accordo scellerato tra Benigni e McDonald's. Gli sta andando di traverso. Simbolo di una cultura europea antropologica e metafisica Secondo il presidente della Fondazione Collodi, gli americani stroncano il Pinocchio di Benigni perché sono innervati di pragmatismo e di empirismo. mercoledì, gennaio 08, 2003
"La patata bollente, oggi, non è mia." Su Repubblica di oggi, una lunga intervista di Mauro a Colaninno sul caso Fiat. Il cartone animato di Natale Nel pomeriggio ho visto Spirit della Dreamworks, che è il vero trionfatore al botteghino tra i cartoni animati della stagione autunno-inverno (Trasure Planet negli USA ha incassato soltanto la metà di Spirit), anche se si tiene molto lontano dal risultato di Lilo & Stitch ed è anche sotto a quello del bellissimo Le follie dell'imperatore (che pure all'epoca fu giudicato un flop catastrofico). Straordinariamente animato per quanto riguarda il movimento dei cavalli, con effetti sonori travolgenti e una fusione 2d-3d così buona come non la si vedeva dal pur mediocre Titan A.E., vale assolutamente la pena. La storia è semplice e adatta anche ai più piccoli, ma è solida e dignitosa; belle le musiche di Hans Zimmer, atroci invece le canzoni di Bryan Adams cantate da Zucchero. Momento di inquietudine: il bambino accanto a me non si capacitava che non ci fosse la pubblicità. Ne era sconvolto, e ha chiesto almeno 10 volte ai genitori il perché. Che fai la sera del 24 ottobre 2003? Dopo attenta e probabilmente incorretta scrematura ecco una lista dei film che attendo maggiormente per la stagione 2003. E' una lista americocentrica perché tali sono le mie fonti; in grassetto o linkati i film che andrò a vedere checché ne dicano la critica, gli amici, le fidanzate. L'ordine è più o meno quello di uscita prevista negli USA, salvo i già usciti. The Two Towers di Peter Jackson Catch Me if You Can di Steven Spielberg Solaris di Steven Soderbergh About Schmidt di Alexander Payne Gangs of New York di Martin Scorsese Hero di Zhang Yimou Dreamcatcher di Lawrence Kasdan Matrix Reloaded dei fratelli Wachowski X2 di Bryan Singer Terminator 3 di Jonathan Mostow Daredevil di Mark Steven Johnson Phone Booth di Joel Schumacher Bulletproof Monk di Paul Hunter (con Chow Yun-Fat) Finding Nemo di Andrew Stanton (*PIXAR*) Duplex di Danny DeVito The Fast and the Furious 2 di John Singleton The League of Extraordinary Gentlemen di Stephen Norrington The Hulk di Ang Lee Once Upon a Time in the Midlands di Shane Meadows Matchstick Men di Ridley Scott Once Upon a Time in Mexico di Robert Rodriguez Kill Bill di Quentin Tarantino Intolerable Cruelty dei fratelli Coen Mystic River di Clint Eastwood The Matrix Revolutions dei fratelli Wachowski Alice di Wes Craven Big Fish di Tim Burton The Company di Robert Altman Cursed di Wes Craven Dogville di Lars Von Trier In the Cut di Jane Campion Man on Fire di Tony Scott Veronica Guerin di Joel Schumacher Uma Thurman in "Kill Bill" Visioni in ritardo Ho recuperato in DVD Wasabi, il film bessoniano con Jean Reno. Arrivo subito al dunque: un filmetto. La critica italiana tutto sommato ne parla bene; a me è sembrato una copia moscia dei film minori con Bud Spencer e Terence Hill. L'ironia nel rappresentare il Giappone contemporaneo non funziona, visto che molto di quello che si vede nel film è ormai di casa anche da noi (cellulari, videogames, capelli tinti), e sì che ce ne sono di cose laggiù ancora capaci di soprenderci (guardare un qualsiasi film di Miike per credere). Ma quel che non gli perdono è il pressapochismo nelle scene d'azione, mascherato con un montaggio forsennato il cui unico scopo è probabilmente quello di nasconderci il fatto che non sono stati in grado di ottenere due secondi di fila di girato decente. Passi per la comicità spesso sfiatata, per la location non sfruttata al meglio, per la trama inesistente, per la recitazione sovraccarica di Reno, ma le scene d'azione in un film del genere le voglio buone. Come nell'altro bessoniano Kiss of the Dragon, dove l'azione scintillante porta da sola a casa il risultato. Comunque su una cosa il critico di Duel ha ragione: Menzione d'onore per Michel Muller, davvero geniale, che grazie solo alla sua incredibile mimica facciale ci regala momenti di comicità pura: da sola la scena in cui assaggia il wasabi e si sente male vale tutto il film, in quei due minuti magici anche i più scettici non potranno trattenersi dal ridere di gusto. Ho riso anch'io. martedì, gennaio 07, 2003
NonsoloMoreno Sto dedicando poco spazio in questo blog al cinema d'animazione, contro i miei propositi originari. Vediamo di metterci una pezza. Stasera ho visto My beautiful girl Mari, fresco vincitore del festival di Annecy, il primo esempio di animazione coreana in grande stile ad approdare alla mia vista. Delicato, sognante, animato largamente al computer eppur disegnato all'acquerello, è un'interessante ricerca di una terza via tra quella occidentale e quella giapponese. Il disegno dei personaggi è lontanissimo da quello degli anime, avvicinandosi persino di più al tratto naif di Kirikou, e genera di primo acchito un certo disorientamento. Non ne ho un'opinione molto delineata, anche perché mi distraevo spesso; tuttavia sicuramente un piacere per gli occhi. Una cinematografia misconosciuta e rara quella coreana, da tenere sott'occhio non solo per il cinema d'animazione e per la quale consiglio questo sito. domenica, gennaio 05, 2003
Esce la versione restaurata di "Vivere" E il New York Times si diffonde su uno dei più belli e meno conosciuti film di Kurosawa. Che il fatto che stia per uscire un remake firmato Dreamworks non sia del tutto estraneo a questa copertura dell'evento? Raitre a stecchetto L'associazione Articolo 21 denuncia: Raitre subirà nel 2003 un forte taglio di budget (48 milioni di euro in meno). Un tentativo di spegnere silenziosamente uno dei pochi canali che guardo? A causa di un danno all'antenna, ricevo pessimamente Raiuno e Canale 5, eppure non ho mai sentito il bisogno di ripararla: Raitre si vede benissimo, La7 decentemente. Ai rifugi! Un asteroide lunedì sfiorerà la terra! La solita panzanata de ilnuovo.it, direte voi. No, la solita panzanata degli astronomi che con queste notiziucole ci marciano da anni. sabato, gennaio 04, 2003
Spiegelman lascia il New Yorker Il premio Pulitzer autore di Maus lascia la rivista per cui ha lavorato per anni, e per la quale ha disegnato memorabili copertine. (notizia presa da il Tirreno cartaceo di ieri) venerdì, gennaio 03, 2003
Sconfitta la spam-mail Dopo una decina di giorni passata a cliccare sui link "Se non vuoi ricevere questa newsletter clicca qui" delle decine di spam-mail che mi arrivavano quotidianamente, son tre giorni che non mi arriva più niente. Ma allora funziona! O sono in vacanza? giovedì, gennaio 02, 2003
Scommetto che questo film vincerà l'Oscar per il miglior film straniero Hero, il nuovo film di Zhang Yimou che si annuncia essere uno wu xia pian da 30 milioni di dollari con un cast stellare (Jet Li, Tony Leung, Maggie Cheung e Zhang Ziyi), si guadagna un lungo articolo sul New York Times. Il genere è in ampia crescita, dopo il successo planetario de "La tigre e il dragone"; anche il prossimo film di Tarantino sarà uno wu xia. mercoledì, gennaio 01, 2003
Colaninno alla FIAT? Non sarebbe un bene se un imprenditore tignoso e capace prendesse le redini della FIAT investendo molto denaro suo, e dimostrando di crederci attirasse investimenti esterni ? Io voto si, anche per motivi sentimentali: sono ancora orfano di quel terzo polo TV che lui aveva immaginato e che Tronchetti Provera ha insabbiato. Previsioni per il nuovo anno Luglio-Polemiche sul "memoriale Previti", allegato a Panorama: il senatore, che si era difeso dall'accusa di corruzione sostenendo di avere solo evaso il fisco, si sottrae all'accusa di evasione fiscale sostenendo di avere solo ucciso un generale della Finanza. Su Repubblica Michele Serra galoppa tra i principali eventi del 2003. (segnalato via EmmeBi) Incredibile performance negativa di Pinocchio negli USA In sei giorni di programmazione in 1195 sale americane, il film scelto dal nostro paese per rappresentarci nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero ha incassato 964$ a sala, 150$ a sala al giorno, cioè sono andati a vederlo circa 20 spettatori a sala al giorno. Non bastano nemmeno per pagare gli stipendi della cassiera e del proiezionista. Un fiasco al livello di quello de I cancelli del cielo. Torna la sindrome di "Dallas": era tutto un sogno di Lucilla Russel Crowe sta valutando un qualche modo di poter interpretare Maximus in Gladiator 2 pur essendo il personaggio morto nel primo film.
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