Il weblog di Gokachu


giovedì, ottobre 30, 2003
Consigli per gli acquisti, sezione fumetti
Non l'ho ancora letto, ma lo consiglio sulla fiducia.




Che sia la volta buona?
Rimando le segnalazioni televisive a domani o dopodomani, ma di sfuggita vedo che giovedì 6 novembre alle 0.05 La7 ha di nuovo in programmazione A Better Tomorrow 3...




mercoledì, ottobre 29, 2003
Penso che un sogno cosi' non ritorni mai più...
Roma, picchiato Massimo Giletti

Il conduttore televisivo Massimo Giletti è stato aggredito questa mattina a Roma, intorno alle 11,30, fra via Agri e via Chiana, nel quartiere Salario. Giletti era a bordo del proprio motorino quando è stato investito da un'autovettura. Rimasto lievemente contuso nell'incidente, sarebbe però stato, poi, aggredito dall'investitore, che lo avrebbe colpito a schiaffi e pugni. Giletti, sanguinante, è stato trasferito in ambulanza presso il policlinico Umberto I, mentre l'aggressore è stato fermato e condotto presso una caserma dei carabinieri.



Visto oggi
Cantando dietro i paraventi, di Ermanno Olmi, 2003. Uno di quei film che sembra di essere a teatro, con alcune facce davvero molto belle ma nessuno che reciti veramente (non che sia un male, alcune persone si possono permettere di girare per un film portando a spasso un volto interessante e Jun Ichikawa, la protagonista, appartiene al club). Storia di pirati poco avventurosa, dall'avanzare molto lento ma affascinante, con alcuni momenti suggestivi e dal finale a tesi (il perdono, la clemenza, robe così). La colonna sonora è molto bella ma un po' risaputa. Niente per cui impazzire, Olmi probabilmente ha dato il meglio di sé anni fa, ma si può vedere; con lo spirito con cui si va a vedere l'opera. Non credete a chi parla di un Bud Spencer mai così intenso; anche lui porta in giro il suo bel volto da vecchio e "recita" con un improbabile accento iberico. Ma gli vogliamo bene lo stesso.




martedì, ottobre 28, 2003
Sono stato nominato
Grazie ad un breve post di marzo (rivedendo quella pagina mi rendo conto di aver cambiato molto il mio stile di scrittura, e non necessariamente in meglio) sui puffi avanguardia del bolscevismo nei paesi occidentali mi sono guadagnato una candidatura agli indieblog awards2004 di Pubblicodimerda. Che dire, sono commosso.




I cartoni in Tv! (segnalazioni televisive per appassionati di animazione)
Il 31 ottobre è Halloween, e i corti animati presentati a Pollicino (Italia 1, 0.20) ne tengono ben conto.




Uhm..
Grazie al post qui sotto questo blog ha superato il suo record giornaliero di accessi. Ci sarà da essere contenti?



lunedì, ottobre 27, 2003


Modernità e tradizione
La retorica governativa (ma anche del centrosinistra al potere) riguardo alla modernità e alle riforme sembra riguardare solo contratti di lavoro, orari dei lavoratori e pensioni. Poi quando si tratta di rendere più semplice il divorzio ad una coppia senza figli con l'accordo di entrambi i coniugi, o di difendere la laicità dello stato e considerare la possibilità di togliere i crocefissi dalle classi, si fa un gran strepito e la famiglia e le tradizioni tornano di gran moda. Insomma, decidetevi: stronzi modernisti o stronzi tradizionalisti?



domenica, ottobre 26, 2003
Segnalazioni televisive
Della settimana che si apre oggi segnalo, includendo anche i film visti e rivisti (non si sa mai, magari qualcuno se li è persi e ripersi):
Stasera su Raiuno alle 1.45 Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo, il migliore della serie di Callaghan e semplicemente un gran film.
Stasera su Rete 4 alle 22.40 Fight Club.
Martedì 28 ottobre su Rete 4 alle 21 Per qualche dollaro in più, il mio film preferito nella cosidetta "trilogia del dollaro"
Martedì 28 ottobre sempre su Rete 4 Vittime di guerra, ovvero Brian De Palma e il Vietnam. Lancinante; grandissimo Sean Penn.
Martedì 28 ottobre su Raiuno L'ultimo buscadero, di Sam Peckimpah.
Giovedì 30 ottobre su Raidue alle 21.00 Il mistero di Sleepy Hollow, dove finalmente Tim Burton e Christina Ricci, che a me paiono nati per lavorare insieme, si trovano sullo stesso set.
Giovedì 30 ottobre su La7 Once a thief, un Woo minore ma pur sempre un Woo, con per di più Leslie Cheung e Chow Yun-fat.
Venerdì 31 ottobre su Rete4 alle 21 The Untouchables, di Brian De Palma.
Sabato 1 novembre su Rete 4 Il vangelo secondo Matteo, e a seguire Uccellacci e uccellini, di Pier Paolo Pasolini.



sabato, ottobre 25, 2003
The day at last has come
Probabilmente non è una buona idea scrivere a caldo su Kill Bill, ma eccoci. Sono perplesso. Il film contiene tantissime cose di cui vado pazzo: anime giapponesi, duelli all'arma bianca, ragazzine assassine, dialoghi salaci (non tantissimi a dire il vero), coreografie di lotta curatissime, trama non lineare, il Giappone medievale, stragi alla Peckimpah, la Yakuza, citazioni a gogò. Moltissimi bei momenti, su tutti il combattimento con Go Go Yubari, che sembra uscito dalle pagine di un manga, e la parte animata sulle origini di O-ren Ishii, realizzata dai tipi della Production IG (Jin-Roh, Ghost in the Shell, Blood: the Last Vampire, Patlabor, etcetc). Eppure l'insieme mi ha lasciato freddino, quasi fosse un altissimo esercizio di stile con poca ciccia, e rispetto ad alcuni suoi evidenti modelli mi sembra che ne colga la forma e l'essenza ma non l'anima, né ne aggiunga una propria. Be', avrò modo di ripensarci, lo rivedrò al cinema, mi procurerò il dvd, lo analizzerò atomo per atomo, ne discuterò nei commenti (se a qualcuno andrà di farlo) e magari cambierò idea. Dopotutto non sarebbe la prima volta: per esempio alla prima visione di Cuore Selvaggio ero più o meno nello stato d'animo in cui sono ora, e alla seconda visione me ne sono innamorato. Speriamo. E poi c'è sempre la versione per il Giappone, quella intera, quella senza sequenze in bianco e nero, quella dove la Sposa non minaccia soltanto torture ma le compie... magari l'anima se ne è andata là, nei fotogrammi eliminati e nel colore dilavato, chissà.




giovedì, ottobre 23, 2003


Ma porc
Pare che il tanto atteso (da me) A better tomorrow 3 non andrà in onda stasera su La7, sostituito dal bellissimo ma visto e rivisto The Killer... (be', se finora ve lo siete perso direi che è proprio il caso di vederlo).



mercoledì, ottobre 22, 2003
Sul filo del paradosso?
Nella sua quotidiana rubrica di risposta ai lettori sul Corriere. Paolo Mieli oggi ci rivela che molto di buono è stato fatto in Iraq dopo la caduta di Saddam Hussein, ma che sulla stampa hanno eco solo le notizie riguardanti le morti e gli attentati. Per ridimensionare gli allarmi, Mieli fa presente che la situazione delle forze di occupazione in Iraq è molto migliore di quella incontrata in Kossovo, dove subito dopo la "liberazione" si registravano trenta-quaranta morti al giorno. Eppure non si è strepitato così tanto. Non viene in mente a Mieli che sul Kossovo c'è stato (e c'è) un vergognoso silenzio dei media, e che se c'è qualcosa di abnorme non è l'esposizione della crisi irachena ma il mutismo su quella kossovara? Intanto in Kossovo si continua a morire ma nessuno ne parla. (link rubato a babsi jones)

P.S L'articolo di Mieli è ora disponibile sul sito del corriere, e lo sarà per due settimane.



martedì, ottobre 21, 2003
I cartoni in Tv! (segnalazioni televisive per appassionati di animazione)
Come tutti i marterdì, stasera attorno alle 0.20 andrà in onda Pollicino,la trasmissione di Italia 1 che presenta corti d'animazione "da festival" provenienti da tutto il mondo. Ecco il programma di oggi.
P.S. Non è detto che mi ricordi di segnalarlo tutte le settimane, consiglio la programmazione ricorrente del vcr.




Solo i comunisti mangiano i bambini.
Dell'ennesima bufala riguardante i cinesi scopro prima la smentita di quanto faccia in tempo la mail ad arrivarmi. Peccato. Comunque secondo i promotori dell'appello a mangiare i bambini sono i nazionalisti taiwanesi, ma non si sfugge a Paolo Attivissimo: a mangiare il bambino (?) è un cinese della Cina Popolare, probabilmente comunista. Peccato per le dure parole rivolte contro la mostra d'arte; fatto salvo che non si tratti di cannibalismo, a me non dispiace. Ma sono uno disposto a fare 500 chilometri per le efferratezze dei Raffaello Sanzio (vedi figura). (via Inkiostro)




lunedì, ottobre 20, 2003
Intolleranza crudele
Marquant scrive un piccolo pezzo pieno di amore e delusione sull'ultimo film dei fratelli Coen, "Intolerable cruelty", o, per gli italiani, "Prima ti sposo poi ti rovino". Non condivido fino in fondo (la scena in cui Fischietto muore, il socio anziano, l'ossessione di Clooney per i suoi denti, molti dialoghi, come anche anche alcune inquadrature di case terribilmente lussuose e vuote non mi hanno fatto rimpiangere il prezzo del biglietto; sono stato anche genuinamente colto di sorpresa da alcuni sviluppi della trama), ma, come dire, c'è del vero, tanto che il film l'ho visto da tre giorni ma finora non avevo speso una parola. Meditiamo.



domenica, ottobre 19, 2003
Riceviamo e volentieri (?) pubblichiamo
Gentile Cliente Libero

E’ partita la rivoluzione dell’offerta di posta elettronica di Libero (@Libero.it, @Inwind.it, @Iol.it, @Blu.it) volta al miglioramento della qualità dei servizi offerti da Wind ai propri Clienti

La consultazione della casella di posta sul portale www.libero.it (Web Mail) continuerà ad essere disponibile nelle modalità attuali, utilizzando qualsiasi servizio di collegamento a Internet e usufruendo dell’ambiente integrato Mail e SMS (Personal Zone)

Da Novembre la fruizione in modalità POP3/Imap4 (attraverso i principali software quali Ms Outlook, Eudora etc.) continuerà ad essere garantita solo per i clienti di LiberoADSL, Libero Free, Inwind e di tutti i servizi di collegamento a Internet forniti da Wind
(...)
Le novità riguardanti la posta di Libero sono volte a garantire la continua innovazione, l’efficienza e la qualità del servizio di posta di Libero, nato per poter offrire ai clienti dell’accesso a Internet di Wind il meglio per comunicare sul Web.

E’ proprio l’attenzione alla qualità e l’affidabilità che ha permesso alla posta di Libero di diventare il servizio di messaggistica su Internet più utilizzato in Italia.

Grazie per l’attenzione

Lo Staff di Libero

Ps:
Per continuare a consultare la posta in modalità POP3/Imap4, Le ricordiamo le nuove e convenienti offerte per il collegamento a Internet da poco introdotte:
(segue pubblicità)

I miei pensieri: se la decisione di Libero di consentire l'upload sul loro spazio free web solo a chi si collegava con i loro servizi (che mi ha costretto a cambiare server) poteva essere ragionevole in termini brutali di marketing, questa mi sembra una solenne cialtroneria. Altro sarebbe se, come Yahoo.com, decidessero di far pagare l'utilizzo dei server pop3: duro, ma razionale. Invece questo limitarne l'uso ai loro abbonati/utenti è suicida. La posta elettronica infatti è la killer application di molte nuove tecnologie, per esempio i palmari: quindi se volessi leggere la posta dal mio pda dovrei, secondo Libero, obbligatoriamente avere una scheda Wind (sempre che funzioni, non è esplicitamente indicato nella loro comunicazione). Come se fosse pensabile che io, per continuare ad usare la loro posta, cambi gestore di telefonia mobile. Inoltre se con il mio portatile vado in Francia mi ritrovo costretto, per scaricare la posta, a effettuare una chiamata internazionale, in quanto il pop3 non sarà accessibile dai provider francesi. Bella trovata, no? Credo che il servizio di messaggistica di Libero stia per smettere di essere quello più utilizzato in Italia. Be', mi trasferisco definitivamente su Tiscali, uso da tempo il loro servizio e mi son trovato piuttosto bene.



Che figure
Il filmato Flash di Bozzetto sull'Italia e l'Europa è ben noto. Ma che fosse noto anche in estremo oriente... (su segnalazione di Gya)



giovedì, ottobre 16, 2003


Visto oggi
The Dreamers, di Bernardo Bertolucci, 2003. Non ho ancora maturato un giudizio per questo film; lo farò più tardi, se mi va, o nei commenti a questo post, se così andrà. Ho solo un paio di rovelli sparsi che qui vi enuncio per preparare la strada al Caos. Il film è magnificamente girato, e particolarmente interessanti sono i montaggi a citazione, dove vengono contrapposti i film dell'immaginario dei protagonisti alle loro azioni. Dal punto di vista tecnico è impeccabile, e alcune immagini e sequenze sono esteticamente superbe. Però: perché il film insiste così tanto sulla corporeità escretoria dei personaggi? La cosa è fortemente insistita, oltre il limite dello sgradevole, ma con il tema, l'impostazione e lo sviluppo del film non ho trovato molti rapporti. Si, il cinema è l'atto voyeuristico di spiare dal buco della serratura la stanza da letto dei propri genitori, d'accordo. Ma al di là di questo manifesto programmatico? Resta un segno privo di contenuto, almeno per me, e almeno per ora, sempre che lo scopo non fosse il nostro meccanico disgusto, da trasferirsi poi ai personaggi che quel disgusto ci han provocato. Poi un dubbio sui personaggi scelti da Bertolucci per rappresentare quell'epoca di sognatori, che riporto da altrove e della cui brutalità provocatoria mi scuso, non sia mai che tra voi ci sia qualcuno che la pensa come Theo:

Una notazione poco critica ma molto emotiva (sembrerebbe odio di classe):
Theo mi stava simpatico, con al sua faccia dura alla Jean-Pierre Léaud, finché non si è messo a dire che Chaplin è meglio di Keaton. Bestemmia! E alle savie osservazioni di Matthew, non ha saputo far altro che elogiare il patetismo chapliniano (ci mancava anche che elogiasse la tendina finale di Tempi Moderni) e accusare con vera boria francese l'americano di non saper comprendere l'arte del suo paese. Poi è passato a confrontare Clapton a Hendrix, a esaltare il lato peggiore del maoismo e a fare discorsi pacifisti veramente da quattro soldi, per terminare uscendo bel bello di casa sua ancora in ciabatte subito pronto a buttare molotov. Insomma, da quando ha preferito Chaplin, non l'ho sopportato più e il film ha perso molto del suo appeal. Sti due stronzi (lui e la sorella), in miniera dovevano andare! Invece sono probabilmente al governo a tagliare pensioni in qualche parte d'Europa.


Insomma, se il regista voleva che noi avessimo schifo di questa generazione di figli di papà dedita a giochi morbosi, che razzola nelle proprie escrezioni, nella carne marcia e nella ratatouille bruciata, che non esce di casa, e che per di più capisce veramente poco di cinema, di musica e di politica, c'è riuscito. Ma dalle dichiarazioni di Bertolucci sembrerebbe invece che lui ami i suoi personaggi. Figuriamoci se li avesse odiati. Che mi sia sfuggita della tenerezza?




mercoledì, ottobre 15, 2003
Consigli per gli acquisti
Credo abbia cambiato proprietario o qualcosa del genere, ma DVD World è tornato in edicola con un film orientale, quindi si prosegue sulla buona strada. Si tratta del DVD, completo di extra, di The Storm Riders di Andrew Lau, film pieno di effetti speciali, di cui non si parla molto bene, che non ho ancora visto ma che è stato uno dei maggiori incassi del cinema hongkonghese degli anni '90.




Visto oggi
Anything else, di Woody Allen, 2003. Erano anni che non vedevo un film di Woody Allen e con questo mi sono ricordato il perché. Sempre carino, ben fotografato, con battute divertenti, dà l'impressione di vedere lo stesso film per la trentesima volta. Non me ne vogliano i fans, ma è la solita pappa, con Jason Biggs che naviga tra donne nevrotiche, psicoanalisti, valium e pazzi. Giusto un po' di cattiveria in più, ma non abbastanza da farmi evitare di sbuffare mentalmente durante la visione. Particolarmente fastidioso vedere Christina Ricci agitarsi nevrotica e piena di tic come la tipica eroina alleniana. Insomma, la ricetta è gustosa, ha prodotto ottime cose anni fa, ma basta, per favore basta con l'autobiografica storia di un intellettuale newyorkese e dei suoi problemi con le donne. Se non avete visto molti suoi film potreste trovarlo davvero gradevole e intelligente; io sono a posto per almeno altri quattro anni.




Segnalazioni televisive
Ci sarebbero diverse cose da segnalare per la settimana dal 19 al 25, da Le vie della violenza a Susanna a The Others a Scene da un matrimonio a Arsenico e vecchi merletti, ma dovrete consultare la vostra guida tv, sempre che ne compriate una (se lo faccio io che la tv praticamente non la guardo...). Infatti nella prossima settimana c'è un evento che oscura il cielo, un palinsesto che cancella gli altri, un film per vedere il quale terrei la tv spenta per tutto il resto del mese: A better tomorrow 3, terzo episodio della serie, diretto dal grande Tsui Hark e non da John Woo, inedito in italia, molto difficile da reperire e che non ho ancora visto. Insomma, giovedì 23 alle 24 su La7. Ottima introduzione per Kill Bill che esce il giorno dopo.




martedì, ottobre 14, 2003
I cartoni in Tv! (segnalazioni televisive per appassionati di animazione)
Stasera e ogni martedì su italia 1 dopo la mezzanotte andrà in onda Pollicino, selezione di corti di animazione indipendente da tutto il mondo. Da ciò che si vede sul sito, sembra molto interessante.




Guerra al terrorismo
Io me l'ero improvvidamente persa, ma la puntata di Report del 23 settembre sul terrorismo "che piace" all'Occidente è davvero agghiacciante. Pur essendo un po' tirata via sull'aspetto probatorio in alcuni punti (anche se quasi sempre le fonti sono documenti ufficiali dei governi usciti recentemente dal top secret) e indebolita dal rifiuto di replicare delle controparti, è comunque uno dei reportage più fuori dal coro che abbia visto. Mi ha anche messo di fronte all'evidenza di fatti che, per mia superficialità e non solo per colpa dei mass media, mi erano del tutto ignoti. Persino il monologo di Paolini, che a volte mi mette il latte alle ginocchia, era di grande forza (il tema, l'incidente di Bhopal). Una puntata notevolissima. Ah, come l'ho vista? E' online sul sito di Report (attenzione, un'ora e quarantatré di durata e qualità decisamente variabile ma quasi sempre pessima, almeno con la mia connessione).
P.S. Su segnalazione di babsi jones, la puntata si può scaricare direttamente dall'ftp di Indymedia, sicuramente con grande vantaggio per quanto riguarda la qualità dell'immagine.



lunedì, ottobre 13, 2003
"Basta con nomi e cognomi"
Bonolis non rivela il risultato del sondaggio "Basta!" (peccato, avevo votato e in tre voci su cinque avevo inserito la parola "Berlusconi"), pensa di fare di Domenica In una trasmissione di grottesco servizio pubblico, tipo I fatti vostri parrebbe ("Un posto dove si scherza ma dove si può aprire anche una finestra sul disagio") e ci informa che la politica non si può fare dove ci pare ma solo nelle "sedi istituzionali", che è una cosa che, se non l'avesse detta Paolo di Paolo Manuela e Uàn, direi che puzza di bavaglio e di fascismo. Comunque il messaggio forte è: "Basta con i nomi e cognomi". Un invito all'invettiva vigliacca insomma. Mi chiedo, saranno ammessi i soprannomi? O almeno i vaghi riferimenti, tipo "Quello lì ha proprio rotto"?




Cinema invisibile: Nabi
(fantascienza esistenzialista coreana)



domenica, ottobre 12, 2003
Eventi epocali
Il cielo sembra ancora saldo, la terra non trema, eppure in alcune parti del mondo Kill Bill Vol. 1 è già uscito da due giorni. Parlano i superstiti.




sabato, ottobre 11, 2003
Acci e questi chi sono?
Il sito cinemainvisibile.it non ha niente a che vedere con il mio blog di servizio cinemainvisibile.splinder.it. Non so quali dei due siti sia nato per primo; sicuramente il loro archivio è mooolto più grande del mio. Obè, non sono specializzati in film inediti in italia, quindi immagino che si possa convivere. Trovato su minimamoralia.



venerdì, ottobre 10, 2003
Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Niente lettere da Arcore: non aprite quella busta



da un'idea di *strelnik
appoggiata (fra gli altri) da exju.org



Visto oggi
Tutto o niente, di Mike Leigh, 2003. So che non farò felici molti con queste mie affermazioni, ma quando è Ken Loach a trattare l'argomento del proletariato inglese in me si alzano mille steccati, non riesco a lasciarmi andare, mi blocco. Non mi piace. Il racconto a tesi di Ken Loach, così programmatico ma così anche volutamente psicologico e non brechtiano, mi dà una fastidiosa sensazione di fasullo (fatte salve le sempre splendide interpretazioni degli attori). Invece Leigh, da molti accusato di essere un manipolatore del pubblico, uno che razzola nel dolore a fini di spettacolo, mi piace, mi convince. Con questo film non si smentisce e construisce un gioiellino quasi perfetto, con una o due cadute che gli si perdonano volentieri, e con una capacità drammaturgica di appassionare ed emozionare attraverso piccoli fatti veramente esemplare. Merito anche degli attori, tutti stupendi. Un impietoso spaccato della situazione dei lavoratori in inghilterra, si potrebbe scrivere. Ma senza facili vie d'uscita, senza colpevoli visibili, senza soluzioni precotte. Promemoria: da rivedere in versione originale.




Segnalazioni televisive
Per evitare di arrivare all'ultimo momento come è successo ieri, segnalo alcune cosette da qui al 18 ottobre. Mercoledì 15 ottobre alle 2.25 su Raiuno Tesis di Alejandro Amenabàr, l'autore di Others e di Abre los ojos. Interessante debutto. Giovedì 16 ottobre alle 0.30 su La7 A better tomorrow 2, che è un lavoro semplicemente fondamentale di John Woo, anche se io gli preferisco il primo. Se ve lo siete persi non fatevi complessi e guardatevi il secondo lo stesso. Venerdì 17 ottobre alle 23.35 su Raidue Memento di Cristopher Nolan, che per molti è un capolavoro straordinario, e che per me è troppo cerebrale per esserlo. Tuttavia si merita alti voti e una segnalazione come visione necessaria. Infine, un film che non ho visto: sabato 18 ottobre alle ore 0.50 su Raitre L'occhio che uccide di Michael Powell.



giovedì, ottobre 09, 2003
In difesa di Ferrara
Sui trascorsi e le preferenze politiche di Ferrara non mi esprimo, sulla sua direzione di Panorama non dico parola (mai letto), ma dire che Il Foglio e Otto e mezzo usano un linguaggio volgare e minaccioso come scrive Tabucchi su Le Monde non mi pare solo esagerato. Mi pare falso, falsissimo, il primo essendo l'unico giornale di destra che è interessante leggere, e la seconda essendo in assoluto la migliore trasmissione italiana di approfondimento giornalistico, dove c'è poco spazio per il fumo e molto per l'arrosto.



Segnalazioni televisive
In extremis: stasera alle 23.40 su La7 andrà in onda A Better Tomorrow, imperfetto film di John Woo che ho inserito senza rimorsi nella mia lista dei 31 films.




mercoledì, ottobre 08, 2003
Leggiucchiato in biblioteca
Su Alias è apparsa una lunga intervista a Quentin Tarantino riguardante la prossima uscita di Kill Bill. Ci sono delle notizuole interessanti. Kill Bill uscirà in due versioni diverse, una per l'Occidente e una per l'Oriente. Messa così, voglio vedere direttamente quella per l'Asia, l'altra sarà la versione ad usum delphini. Inoltre il regista ha dichiarato che i principali ispiratori del suo nuovo film sono giapponesi: Takashi Miike (un mio cult personale), Takashi Ishii (Gonin), Kinji Fukasaku (Battle Royale). A mia memoria dei tre registi sunnominati in Italia abbiamo visto solo Tora! Tora! Tora!, di trent'anni fa, in cui Fukasaku codirigeva. Un po' poco. Comunque mi fa piacere che in questi anni Tarantino abbia visto quel cinema invisibile che tanto mi piace; a questo punto le mie aspettative sono davvero alte.



Visto oggi
Elephant, di Gus Van Sant, 2003, è sicuramente un film che a molti non piacerà. Il dominio della regia sulla narrazione, che raggela il film, può essere percepito come cerebrale, di testa, vuotamente intellettualistico. Invece attraverso i lunghi piani sequenza, le lente carrellate a seguire i personaggi, la camera fissa che attende a lungo o inquadra il vuoto, le intersezioni spazio temporali in cui i frammenti del film si raccolgono (particolarmente il momento del "ci vieni al concerto", più volte rivissuto) si va a costruire una tensione fisica, che si sente sotto la pelle, che agghiaccia e ipnotizza, e che non ci lascia dopo la fine, troppo poco catartica e definitiva per essere una vera conclusione. E si sente bisogno di silenzio, dopo tanta chiacchiera nella giornata qualunque della high school americana, vaniloquio continuo, non estremo né esemplare, ma quotidiano, lo stesso a cui cederemo domani. Una rappresentazione del nostro nulla, in cui anche la distruzione arriva dal nulla e produce altro nulla. Apocalittico affresco di una desolazione senza fine, per tecniche e tematiche è quasi un Béla Tarr a colori e americano, senza nemmeno la consolazione di un Messia fasullo.




martedì, ottobre 07, 2003
E allora straparlo di geopolitica anch'io
Il recente raid israeliano in Siria, che viola il diritto internazionale e scandalizza molti, ad esempio Blair, è un legittimo figlio della teoria della guerra preventiva, che a sua volta discende dalla teoria dell'"ingerenza umanitaria". Infatti come si può teorizzare che in casi estremi si possa intervenire all'interno di uno stato sovrano per difendere i suoi stessi abitanti senza nessun avallo da parte degli organismi internazionali, e non farlo quando a dover essere difesi sono gli abitanti del proprio paese? Posso mandare i miei bombardieri su un paese straniero sotto la spinta emotiva dei profughi che da quel paese escono, e non posso farlo sotto la spinta della vista dei miei stessi cittadini uccisi? In quanto poi a trovare le prove che l'attacco venga dal paese straniero, come di quelle che l'emergenza umanitaria ci sia, ci vorrebbe troppo tempo, come pure a ricercare una soluzione in sede internazionale. Una bella bombardata e via, "stiamo facendo finalmente qualcosa".




Forse non tutti sanno che... (e anch'io l'ho saputo in ritardo)
Alle 14 su Italia 1 stanno andando in onda puntate dalla tredicesima serie dei Simpsons, inedite in Italia.



Cinema invisibile: My life as McDull
Il lungometraggio di animazione vincitore del festival di Annecy 2003.




Devo emigrare a Bucarest
Da uno studio pubblicato sul New Scientist emerge che la gente più felice del mondo vive in Nigeria, e quella più infelice in Romania. (via J-Walk)



venerdì, ottobre 03, 2003
Spazio di servizio pubblico
Visto che alcuni lettori sono interessati a discutere di "Il ritorno di Cagliostro" e di "Ballo a tre passi"; visto anche che il forum è in stato di avanzato disuso; visto che i commenti suddetti si trovano sotto un post con nessun rapoporto con essi, SI DELIBERA di assegnare questo post a questo scopo, sebbene il titolare del blog non abbia visto nessuno dei due film né lo possa fare a breve.
Ivi si decise il 3/10/2003.

Puntate precedenti:
Antonello: Gokachu, "Il ritorno di Cagliostro" e "Ballo a tre passi" li hai visti? Che ti sembra?
Gokachu: Per "Il ritorno di Cagliostro", vecchia ruggine mi divide da Ciprì e Maresco, non escluso un dibattito moderato da Fofi a Sant'Arcangelo che aumentò la mia diffidenza verso di loro. Insomma, se non ne sento davvero mirabilia tendo ad evitarli. "Ballo a tre passi" invece se capitasse in zona lo vedrei molto volentieri.
Antonio: ho visto "Ballo a tre passi" io l'ho visto e non mi è sembrato un granc che, anzi mi aspettavo qualcosa di meglio da un film che ha vinto un premio a venezia. qualcuno ha parlato di un nuovo cinema sardo (mmmmm, boh, eah).
quello che mi ha un po infastidito sono gli stereotipi sardi del tipo: i bambini che nn hanno mai visto il mare (ma dove mai succede qui oggi?, e poi il pastore sedotto da una giovane turista francese e lui ovviamente non ha mai avuto un rapporto sessuale e per giunta nonostante lei voglia farlo nella posizione tradizionale lui la fa mettere alla pecorina)



giovedì, ottobre 02, 2003
Visto ieri
I Motel Connection, spinoff dei Subsonica, accentuano le tendenze dance della band torinese e sono sicuramente un esperimento interessante. Visti dal vivo non sono però entusiasmanti e non reggono il confronto con la band madre, né eraltro con l'idea che di loro m'ero fatto; se ci si diverte assai a ballare ai loro ritmi, non si può però dire che si rimanga colpiti dalla qualità dei pezzi, tra i quali solo tre o quattro sembrano degni di nota. Son comunque soldi spesi bene; a condizione di voler più muovere il corpo che dedicarsi all'ascolto.




mercoledì, ottobre 01, 2003
Io non ho paura di essere il candidato italiano agli Oscar
Il film di Salvatores è stato scelto per rappresentare l'Italia nella corsa all'Oscar per il miglior film straniero. Niente di scandaloso come l'anno scorso, questo è un film imperfetto ma davvero non male. Dispiace, controllando la lista degli avversari, constatare che in effetti in Italia non è stato fatto niente di meglio. Forse "Buongiorno, notte", ma è il tipo di film di cui ad un giurato americano non può importare nulla, mentre "Io non ho paura" con la sua messa in scena anche stereotipata della campagna del sud va benissimo. Be', in bocca al lupo.