Il weblog di Gokachu |
domenica, marzo 30, 2003
Come la paranoia sulla pedopornografia influenzò la mia vita A mia richiesta di spiegazioni libero cortesemente risponde: Gentile Utente la decisione di limitare la pubblicazione o modifica dei contenuti su spazio WEB ospitati da Digiland esclusivamente collegandosi tramite POP o connessione ADSL Libero, Infostrada o Wind è stata presa su suggerimento dell' Autorità Giudiziaria. Il fine è, in caso di indagini dell' Autorità Giudiziaria per abusi legati ad esempio alla pedopornografia, poter individuare con esattezza coloro che abbiano pubblicato il materiale in questione sullo spazio Digiland. Per le stesse motivazioni il 10-1-2002 era stata inibita la pubblicazione/modifica via FTP per utenti provenienti da connessioni non italiane e anche per questo cambiamento gli utenti erano stati avvisati tramite e-mail. Per ciò che concerne i clienti a pagamento del servizio Premium Libero Superdigilander, per i quali è prevista la fatturazione e dei quali pertanto sono disponibili tutti i dati anagrafici, sarà possibile accedere anche da pop esterni tramite le funzionalità di File Manager. Libero - ecare Digiland sabato, marzo 29, 2003
Art Attack all'italiana Dal forum di mangaitalia, un lavoretto facile facile e utile utile, il "Disco orario infinito"! Costruiscilo anche tu! venerdì, marzo 28, 2003
Caos a casa Gokachu Durante il ciclo di cinema horror orientale che si sta svolgendo a casa Gokachu mi sono imbattuto in uno strano oggetto: Chaos. L'ho trovato perché è dello stesso regista di Ring (versione giapponese), Hideo Nakata. Cominciamo a dire che non è un horror, anche se ha dei momenti in cui mi ha fatto sobbalzare. E' un Hitchock in salsa molto nera, con spruzzate del processo cronologico non lineare di Memento (anche se qui non si va semplicemente a ritroso, si saltabecca avanti e indietro da colpo di scena a colpo di scena), e una serie di giochi di specchi e di false piste che m'ha ricordato Abre los ojos (per chi non l'ha visto, Vanilla Sky ne è l'annacquato rifacimento). Notevole. Un thriller da manuale: non ho più dubbi sull'effettivo valore di Nakata. In America ne stanno facendo un remake con Benicio Del Toro e Robert De Niro che uscirà probabilmente nel 2004, e verosimilmente in Italia arriverà solo quello. State attenti, è certo che cambieranno il finale. giovedì, marzo 27, 2003
What' s cookin', doc? Ho visto a Livorno Cookin', uno spettacolo coreano in turnée in italia in questi giorni. Molto divertente. Intrattenimento in grande stile. A favore di quelli che non amano cliccare sui link, dirò che si tratta di uno spettacolo di grande successo in Corea (più di mille repliche) tra la clownerie e le percussioni, in cui quattro cuochi si impegnano a preparare un pranzo di nozze in una sola ora. Gran turbinio di coltelli e verdure affettate; gli strumenti della cucina diventano, percossi, strumenti musicali, con una comicità vicina a quella dei cartoni della Warner. Per fare il guastafeste posso dire che mi aspettavo una maggiore precisione, e che l'uso del pubblico all'interno dello spettacolo mi ha convinto solo a metà. Comunque una bella serata, consigliato. 350mila coreani non possono sbagliare. La mia nuova homepage di explorer Da anni ho about:blank come homepage, ma dopo la segnalazione di Marta sono molto tentato di inserire l'homepage di suo zio (che fa il webdesigner, il net marketing e l'uomo delle pulizie, a scelta). mercoledì, marzo 26, 2003
"Pinocchio" : portrait d'un pantin quadragénaire tenté par l'académisme LeMonde non apprezza molto la favola benignesca. Tutta invidia? L'histrionisme asphyxiant de Benigni Anche in Francia Pinocchio riceve le prime stroncature. Grazie a Marquant per la segnalazione. E son soddisfazioni Sentieri Selvaggi pubblica un lungo articolo su Sen to Chihiro sotto il titolo "Gli Oscar meritati". Un po' meno libero Ricevo ieri questa letterina da libero: Gentile cliente, al fine di ridurre sensibilmente il rischio di ospitare contenuti illegali sullo spazio WEB di Digiland ti informiamo che a partire dal 24/03/2003 la pubblicazione o modifica dei contenuti su spazio WEB ospitati da Digiland, potrà avvenire esclusivamente collegandosi tramite POP o connessione ADSL Libero, Infostrada o Wind. Qualora, decidessi di cancellare i tuoi contenuti, potrai farlo disabilitando il servizio di spazio web all'indirizzo: http://digiland.libero.it/ Wind Comunicare in un soffio A parte il fatto che mi hanno avvertito il 25 per una cosa avvenuta il 24, mi sembra chiaro che con gli spazi web gratuiti siamo agli sgoccioli. E' l'evoluzione naturale del sistema. Per il momento trasferisco le immagini del blog su supereva. Quel che mi dà fastidio, però, è il modo in cui mi ingannano nelle loro comunicazioni: "al fine di ridurre sensibilmente il rischio di ospitare contenuti illegali". Bella scusa. Come dire che se invece mi collego da un pop di libero, o se passo all'adsl di infostrada, son più certi che non metto in rete mp3 rippati. Da cosa gli venga questa certezza non saprei... forse dal fatto che se gli pago un abbonamento si convincono che sono una brava persona? Per niente presto nei migliori cinema Stasera dopo anni di desiderio sono riuscito a vedere il celeberrimo film di Alejandro Jodorowski, El Topo (la talpa). La prima impressione è: sono un po' deluso. Troppa è stata l'attesa, e troppo grandi le aspettative; è un film che ha più di 30 anni e le sue provocazioni sono in parte cadute in prescrizione. Il film è ancora potabile, ma immagino che la sequenza iniziale, per esempio, nel 1970 facesse un altro effetto. Non erano ancora abituati a laghi di sangue che riflettono il cielo, all'epoca, né ai bambini omicidi, anche se Peckimpah ci aveva dato dentro (Peckimpah e Leone sono , insieme a Bunuel, i punti di riferimento più evidenti del film). La seconda parte, che tende più al grottesco, funziona meglio. Il percorso iniziatico e simbolico verso l'illuminazione/solitudine/morte resta interessante. Alcune scene sono davvero notevoli, e se non avessi visto Santa Sangre (che è un mio cult personale) prima di questo sarei rimasto probabilmente esterrefatto più volte. Invece niente. La verità è che ormai sono diventato cinico e insensibile. Spero in uno scoppio ritardato alla seconda visione. martedì, marzo 25, 2003
Pensieri qualunquisti sulla guerra Guardando le immagini di guerra in Tv, al calduccio e al sicuro, penso a Michele Serra che soffre nel vedere la guerra come se vedesse Tyson picchiare un bambino di nove anni. In verità, per la mia sensibilità, questa guerra è molto più leale di quella del 1999. Truppe di terra da subito. Bombe che mirano evidentemente con intenzione ai palazzi del potere e non ad ospedali, hotel, ambasciate cinesi o sedi televisive. Soldati angloamericani morti, feriti o catturati. Chiara volontà di finire la guerra il più presto possibile tramite un'invasione (e disponibilità a pagarne il prezzo col sangue) e non attendendo pazienti lo sfinimento dell'avversario. Mi sembra tutto un altro panorama rispetto al vigliacco bombardamento a tappeto di 4 anni fa, e il fatto che non ci si ammanti in ipocrite missioni arcobaleno o in un diffuso pietismo sui profughi mi sembra solo positivo. Insomma, se c'è proprio da fare una guerra sbagliata, sembrerebbe meglio la destra. Non ricordo la posizione di Serra all'epoca, qualcuno me la può rammentare? Benigni baka! Colpevolmente non avevo visto questa stroncatura del Pinocchio di Benigni in Giappone (trovato su Klamm). lunedì, marzo 24, 2003
A ruota libera sulla vittoria di Sen to Chihiro Da anni si sentono accorati appelli di associazioni di genitori contro il successo dei cartoni animati giapponesi (gli "anime"), accusati di essere nocivi per i bambini. Anche chi li difende, per motivi di mercato, cade spesso nel luogo comune che sono "brutti" e "fatti col computer". Niente di più falso. Una volta tanto anche le manifestazioni ufficiali ci dan ragione: Sen to Chihiro vince l'Oscar per il miglior film straniero dopo aver vinto anche l'Orso d'oro alla Berlinale 2002. E non è un'eccezione, un caso. I lungometraggi animati giapponesi, forti di avere un pubblico più adulto di quelli occidentali, hanno raggiunto una maturità artistica ed espressiva notevolissima. L'intera opera di Miyazaki, il regista di Chihiro, è di altissima qualità; basti dire che Chihiro non è il suo film migliore, che per me e moltissimi altri resta Nausicaä, del 1984. E Miyazaki non è l'unico autore di lungometraggi animati che meriti di essere citato: mi basti fare il nome di Oshii. Altra storia sono le serie animate, quelle che vediamo in Tv molto spesso pesantemente censurate e adattate, per essere rese adatte ad un pubblico di età inferiore a quello a cui erano destinate in origine. In questo campo è facile trovare cose veramente brutte, ma si trovano anche serie di qualità molto alta, come nella produzione seriale occidentale non se ne sono mai viste, se non nel genere satirico. Citerò alla rinfusa, tra quelle trasmesse in Italia, Cowboy Bebop, Evangelion, Rossana, Berserk. Delle serie in programmazione attualmente, ne seguo e ne consiglio due: All'arrembaggio, trasmesso su Italia 1 il lunedì, il mercoledì e il venerdì alle 14, e Le situazioni di lui e lei, replicato su MTV alle 14:30 dal lunedì al sabato. Il primo è divertentissimo, imperdibile, anche se diretto ad un pubblico piuttosto giovane; il secondo è formalmente ineccepibile (sui contenuti, ho delle riserve, trovandoli alla fine dei conti un po' vacui). And the other Oscars are... Qui la lista completa. Pareggio sostanziale tra Il Pianista e Chicago, che però grazie agli oscar tecnici prevale per quantità, contentino per The Hours, grande sconfitto Gangs of New York. Almodovar vince il premio per la migliore sceneggiatura originale. Molti i discorsi sulla guerra, quasi tutti fumosi e un po' ambigui, per far contenti tutti. Viviamo in tempi fittizi, in cui un presidente fittizio fa guerra per motivi fittizi Michael Moore vince l'Oscar per il miglior documentario. Era facile da prevedere visto che da poco gli è stato conferito il premio per il miglior documentario di tutti i tempi. Le sue parole contro la guerra sono state durissime: "We like nonfiction and we live in fictitious times. We live in a time where we have fictitious election results, that elect a fictitious president. We live in a time where we have a man sending us to war for fictitious reasons". "We are against this war, Mr. Bush. Shame on you." Smentito! Pensavo che Hero avrebbe vinto a man bassa l'Oscar per il miglior film straniero. Ho sbagliato. Ho visto il film vincitore, Nirgendwo in Afrika, l'anno scorso al festival di Viareggio. Un bel film laterale alla shoah, dal punto di vista di quelli che son riusciti a lasciare l'Europa in tempo; tra Aki Kaurismäki e Zhang Yimou era davvero un outsider. Lode alla rinascente cinematografia tedesca. Q.e.d. Sen to Chihiro vince l'Oscar per il miglior lungometraggio animato. Se ne era già parlato più volte, per esempio qui. sabato, marzo 22, 2003
Cicli cinematografici a casa Gokachu: l'horror asiatico (parte seconda) Butto giù due righe più per stilare un elenco che per altro: negli ultimi giorni ho visto Uzumaki, che non fa molta paura ma ha delle scene molto interessanti e divertenti, Suicide Club, un horror davvero confuso ma che ha il pregio di contenere alcune scene spettacolari, in specie l'inizio, e soprattutto Phone, storia di fantasmi coreana, nuovo parto della fobia per tecnologia: dopo la televisione di Ring e l'internet di Kairo ecco il cellulare. Inquietante nella prima parte, più avventuroso e con risvolti romantici nella seconda, mi è sembrato valere ampliamente la visione. Già che ci siamo, una notizia: i fratelli Pang annunciano di essere al lavoro sul seguito dell'eccellente The Eye. Dov'è finito Oasis? Sentieri Selvaggi rivela: l'uscita di Oasis è stata posticipata al 4 aprile a causa della guerra. Sarà... giovedì, marzo 20, 2003
Bush e Blair: La storia dei due tiranni Proseguono i durissimi editoriali della Pravda. These two tyrants are committing war crimes, these two tyrants are soiling the reputation of their countries, these two tyrants are murderers, criminals, the enemy of God and the enemies of mankind. Bush the Bully, Tory Blair, Barroso the Bruiser e Aznar the Annihilator La Pravda non ci va leggera con i quattro delle Azzorre. They would feel more at home in the cavern of Jabba the Hutt than in the United Nations building in New York. mercoledì, marzo 19, 2003
Il testo integrale del discorso di Bush del 17 marzo 2003 Ricevo tramite newsletter, e pubblico nelle neonate Note di Gokachu. Le nominations dei David di Donatello I giurati del David di Donatello, dopo aver benedetto Benigni per la disastrosa avventura americana, si ravvedono. Tra le candidature per i David di quest'anno di Pinocchio c'è poca traccia. Meglio tardi che mai. Io tifo Respiro e L'imbalsamatore, con leggera preferenza per il primo. Cicli cinematografici a casa Gokachu: l'horror asiatico Vi aggiorno (per la vostra gioia) sui film che sto vedendo. Travolto dall'hype generato dalla proiezione nostrana di The Ring, film che non mi ha esaltato né in originale né in versione remake americano, né nel suo sequel e prequel, ma che mi diverto come un bambino a seguire in tutti i suoi aspetti, ho visto Ring Virus, ovvero il remake coreano di Ring. Tralascio di parlarne perché non è davvero granché, tranne che per il personaggio maschile, disegnato in maniera più irriverente e divertente sia dell'originale che della versione americana. Sull'onda di Ring, e dopo aver visto The Eye, che è davvero un bel film, sono entrato in un ciclo di visioni di horror orientale. Uno degli ultimi che ho visto, e che mi sento di consigliarvi per quanto sia davvero eccentrico, è Ju-On - The grudge. Ennesimo film di fantasmi, con alcuni debiti evidenti a Ring ma con alcune soluzioni davvero interessanti, è in realtà il terzo film di una serie, ma anche il primo prodotto per il cinema. E' diviso in storie piuttosto separate; alcune sono ottime, altre meno; merita comunque la visione. Il bimbo, in particolare, funziona benissimo. Anche di Ju-On è previsto un remake americano, questa volta diretto dallo stesso regista dell'originale, Takashi Shimizu, e prodotto da Sam Raimi. Qui potete tra le altre cose vedere un trailer, se la banda ve lo permette. martedì, marzo 18, 2003
Qualcuno mi spieghi Leggendo le risposte dei DS alle affermazioni del ministro Frattini, non ci capisco più niente. Sono probabilmente un'anima candida. E' gravissimo che il ministro Frattini ritenga legittima l'iniziativa militare degli Stati Uniti, quando questa invece è una guerra unilaterale e priva dell'autorizzazione delle Nazioni Unite. (...) un'azione che il ministro Frattini, oggi, per la prima volta, definisce di "polizia internazionale", quando l'intera comunità internazionale la definisce per quel che realmente è: una guerra. Ma queste posizioni perché non sono emerse anche nel '99? C'era forse l'autorizzazione delle Nazioni Unite? Non si infrangeva la carta dell'ONU? Perché quella era un'azione di polizia internazionale, e questa invece è una guerra? Perché la Costituzione è offesa ora che concediamo aiuto logistico e spazio aereo e non allora, quando abbiamo agito direttamente sul territorio jugoslavo? Capirei se discutessero sul merito, dicessero che questa è una guerra che può essere evitata e fossero contrari, ma appellarsi alle forme dopo averle disprezzate senza pentirsene è solo ridicolo. La latrina che uccide Degno di un film horror: un cellulare cade in una latrina, una ricompensa viene offerta per il suo recupero, tre uomini muoiono. (notizia scovata via Uiallàllà!) Alcune frasi utili in francese Nell'epoca della nuova grande amicizia tra USA e Francia, un indispensabile frasario. (via Dave Barry) Appunti Anche questa mostra sembrerebbe valere il viaggio. Chen Zhen, al Pac di Milano, fino al 28 maggio. lunedì, marzo 17, 2003
Graffiti per tutti Spettacolare sito di graffiti da tutto il mondo segnalato da Sentieri Selvaggi. Qui un esempio di quel che si può vedere (sotto un dettaglio). Attenzione al cursore orizzontale. Shaolin Soccer in Italia! Apprendo (via Mangaitalia, fonte Buena Vista) che Shaolin Soccer verrà distribuito in italia a partire dall'11 aprile. E' una buona notizia per chi apprezza il cinema hongkonghese (anche The Eye pare che sarà presto distribuito in italia). Il film di Stephen Chow (anche protagonista) mi sembra particolarmente adatto ad avere un buon successo, soprattutto se sarà pubblicizzato come merita. Vincitore di 6 Hong Kong Film Awards nel 2002, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attore, è una commedia ricca di effetti speciali, ambientata nel mondo del calcio, in cui si vedono le più mirabolanti partite che la computer graphics ci possa dare. I protagonisti sono degli ex monaci shaolin con dei poteri piuttosto particolari (per esempio uno, ovviamente il più grasso, ha la possibilità di saltare ad altezze incredibili, come se volasse), e calcio e arti marziali diventano un tutto unico. Personalmente l'ho gradito molto; dai molti che l'han visto ho avuto sempre impressioni positive, variabili dall'entusiasmo sfrenato all'apprezzamento critico. Secondo me la Buena Vista ha fatto una mossa intelligente, che potrebbe aprire le porte ad altri film asiatici senza dover aspettare il remake americano. Qui potete trovare una recensione, e qui il trailer italiano. domenica, marzo 16, 2003
Guardare il Grande Fratello dà problemi di memoria Meschinamente cito dal corriere online: L'impegno più duro è capitato a Fedro e Victoria: a loro toccherà esibirsi in una prova di «Lap dance», la sensualissima danza attorno a un palo celebrata da un film con Demi Moore, «Showgirls». Mirabile sintesi di due brutti film: Striptease con Demi Moore e Showgirls senza Demi Moore. sabato, marzo 15, 2003
Ed Templeton a Roma Se ne era già parlato. Quasi quasi prendo e vado a Roma appositamente. Acquario romano, fino al 25 marzo. Il sito a piè di pagina Da quando ho letto l'ottimo From Hell di Moore-Campbell, ogni tanto mi si trova a giracchiare in un sito di ripperologia veramente ben fatto. venerdì, marzo 14, 2003
Che noia che barba che noia che barba Sul Corriere e sul Wall Street Journal (ma non ho trovato l'articolo online) Oriana Fallaci pubblica un articolo tutto sommato moderato per i suoi standard. Tra le altre cose emerge che gli ispettori non avrebbero trovato tracce di V1 e V2, né di Auschwitz, se la Lega delle Nazioni (credo intenda la Società delle Nazioni) li avesse inviati in Germania negli anni '30. Forse la Fallaci non sa che sono tutte produzioni degli anni '40. giovedì, marzo 13, 2003
MaRtA - Hacker Designer e Ideologista Un blog che ho scoperto grazie a Gonio, (...)questo l'ho voluto guardare dato che era famoso, si chiama "the rocky horror picture show" e sinceramente sono rimasta delusa perchè della serie rocky è quello che mi è piaciuto di meno... la mancanza di stallone si è sentita parecchio e non era movimentato come gli altri, anche se il fatto che era cantato non mi dispiaceva tanto l'inglese lo mastico bene(...) (...)Un giorno vi spegherò come distinguere un buon film semplicemente dal taglio di capelli dei protagonisti, ma non è questo il momento, devo tornare in classe se no la prof di chiamica mi uccide. Niente caffè per George, Condoleeza, Tony e Colin Singolare protesta contro la guerra all'Iraq a Taganrog, Russia. mercoledì, marzo 12, 2003
L'archivio del corriere della sera è a pagamento Me ne accorgo ora, ma non credo sia così da molto. Ancora gratuiti gli articoli delle ultime due settimane e quelli inferiori ai 1000 caratteri. Cambia anche la formattazione del testo (quella di prima era orrenda, questa è troppo minuscola) I Puffi sono stati un tentativo mediatico di indottrinamento politico a favore del modello di vita sovietico Tutte le prove in cronaca. (grazie a NESsuno e a Iczer-One dei Supremes Fansub per il link) martedì, marzo 11, 2003
Stan Brakhage è morto Vengo a sapere da FFWD della morte di Stan Brakhage, autore dell'indimenticato (e come può dimenticarselo chi l'ha visto) The Act of Seeing With One's Own Eyes, documentario del 1971 che mostra immagini di autopsia (in greco, l'atto di vedere coi propri occhi). Io me lo sono perso innumerevoli volte su RaiTre; chissà che Ghezzi non ci riprovi prossimamente. Santoro e Biagi, libertà di non vederli Mim*mina scrive: Sono faziosi non sono faziosi? mi pare una domanda futile. Persino mio padre ha ammesso che Santoro è fazioso. Sono faziosi. Che un fazioso non debba apparire in Rai non mi pare un discorso sensato. Quelli di Biagi e Santoro sono punti di vista. Io non credo che la gente non sia in grado di distinguere le opinioni dai fatti. Mica è scema. La Rai poi è già piena di faziosi. Sul versante antiberlusconiano guardare Rai3 per credere. A me Santoro non piace. I suoi programmi mi fanno arrabbiare tremendamente. Ad esempio la sua scelta degli intervistati. Gli immigrati son tutti buoni-buoni-buonissimi, gli abitanti del Nord son tutti razzisti e un po' rozzi, gli americani tutti scemi e guerrafondai. La realtà va sempre portata nel verso in cui lui vorrebbe che andasse. Biagi poi. Un po' mi deprime coi suoi toni apparentemente soft. Ma alla fin fine mi fa incavolare anche lui perché vuol far apparire il suo punto di vista come un'imprescindibile esigenza morale. Come un dovere. No, grazie, se permette i miei doveri me li scelgo io in base alla mia coscienza. Punto. Così la penso e perciò dico: facciamo tornare Biagi e Santoro così potrò continuare a non guardarli senza sentir parlare continuamente di loro. Sottoscrivo in pieno, a parte qualche riserva sulla gente che mica è scema. lunedì, marzo 10, 2003
Massaia Non sono certo il primo a segnalare questo blog, ma che qualcuno lo segnali periodicamente mi sembra buono e giusto. Oggi è la festa delle donne;mio marito mi ha preso una mimosa al semaforo,dove di solito c'è un lavavetri oggi vendevano mimose. In tivù han fatto vedere qualche servizio sulla festa delle donne e han fatto vedere che anche le pacifiste alle manifestazioni festeggiavano il fatto di essere donne. Poi la giornalista ha chiesto se Bush e Bin Laden e Saddam fossero donne tutto sto trambusto sarebbe successo? Le pacifiste donne rispondevano che no,non sarebbe successo perchè le donne sono anche mamme e le mamme sono persone migliori. Io che sono mamma posso capire tutto questo. domenica, marzo 09, 2003
venerdì, marzo 07, 2003
Son maiali, no? Una scuola inglese bandisce "I tre porcellini" perché potrebbe offendere i mussulmani, che però non la trovano per niente offensiva. Quando il politically correct si fa grottesco 2. (via Gigi Meroni) Prima che ne facciano un remake... The Eye è un film horror hongkonghese, un altro di quei film horror asiatici di cui presto verrà fatto un remake americano. Di questo pare che se ne occuperà Tom Cruise (a cui dopo Vanilla Sky non vien da dare molto credito in fatto di remake). Il film è dell'anno scorso, per la regia dei fratelli Pang. Il punto di partenza è presto detto: una ragazza cieca viene operata agli occhi, e comincia a vedere. Solo che insieme alla vista normale lei vede anche altre cose, non proprio piacevoli: come ne Il sesto senso vede le anime dei morti, sia quelle che ristagnano sulla terra (veri e propri fantasmi), sia quelle fresche che stanno per andarsene, accompagnate dalla "morte". Detto così non sembra granché: non è la prima volta che al cinema il trapianto porta ad orrende mutazioni (ne avevano fatto persino una puntata dei Simpson, "Il parrucchino assassino"), e di questi tempi non si può dire che i film sui fantasmi scarseggino. Però il MODO in cui gli spiriti vengono appresentati è davvero inquietante, e il fatto che la cosa abbia a che fare con i meccanismi della visione aumenta l'inquietudine, per noi che nel film vediamo con gli occhi della protagonista. Inoltre le evoluzioni del film sono non banali, con un finale decisamente interessante. E le interpretazioni sono ottime. Caldamente consigliato. Ve lo potete procurare per esempio qui. Post scriptum: ho trovato un'ottima recensione in italiano. Dallo stesso sito si evince che il film sta per uscire in Italia, in versione originale doppiata, grazie alla Eagle Pictures. giovedì, marzo 06, 2003
Ancora Animatrix L'atteso episodio di Kawajiri (già autore del notevolissimo Ninja Scroll), Program, è uscito e lo potete vedere gratuitamente. Di cosa sia Animatrix e del primo episodio avevamo già parlato. L'episodio di Maeda si rivela essere superiore, anche perché più lontano da temi e ambienti tipici di Matrix. Comunque un bel vedere. mercoledì, marzo 05, 2003
Incredibile, un film coreano distribuito in Italia Succede una volta a decennio e quindi bisogna festeggiare (l'unico altro film coreano che ho visto al cinema è Perché Bodhi Dharma è partito per l'Oriente?, 1989. Lies l'ho visto in VHS, censurato). Il 7 marzo Oasis uscirà in qualche sala. Spero una sia nei pressi. Chi volesse qualche informazione sull'invisibile cinema coreano contemporaneo può cliccare qui e qui. Studenti politically correct contro la guerra Oggi un manipolo di studenti ha pacificamente invaso il senato accademico di Pisa per protestare contro la guerra. Non ci sarebbe niente da dire, però mi ha colpito il grande striscione che portavano: STUDENTI-ESSE ANTAGONISTI-E CONTRO LA GUERRA. Qualche mese fa su un muro in via Dini campeggiava la scritta: FUORI TUTTI/E I/LE COMPAGNI/E DALLE GALERE. Quando il politically correct si tinge di grottesco. martedì, marzo 04, 2003
Sulla lettura dei blog tramite i feed RSS Come già detto, ho installato sul mio PC FeedReader e mi diletto di navigare con esso nella blogosfera, o almeno nei blog che me lo permettono. Ho notato che alcuni blog permettono la lettura dei post interi tramite i feed, altri danno solo i primi caratteri. In particolare, quando il feed è fornito gratuitamente dall'host, si tende a negare la visibilità dell'intero post, mi immagino per attrarre i lettori sul sito dove possono vedere i banner pubblicitari. E' il caso, per essere più specifici, di Clarence. Secondo me la cosa non funziona: piuttosto che andare direttamente sul blog tendo a cancellarlo dal FeedReader, più infastidito che incuriosito dalla troncatura del post. E fuori dal FeedReader è freddo e stridore di denti, chi ce l'ha si impigrisce e si reca fisicamente sui blog solo se è veramente affezionato (o se vuole postare un commento o leggere i commenti ad un post, e questo mi succede sempre meno spesso). In quest'ottica RSSify, coi suoi limiti, è un ottimo attrezzo. L'astrazione dei contenuti dal layout del blog (su FeedReader tutti i blog mi compaiono con lo stesso minimale layout e con lo stesso font) mi piace. Passare da un blog all'altro mantenendo lo stesso aspetto rende più facile la lettura. Certo si perdono le finezze grafiche che molti blogger sono riusciti a produrre, ma non le rimpiango. La colonna dei link non compare, e così l'unico modo di farmi conoscere un blog è citarlo all'interno dei post; e mi sembra un ottimo modo. Infine, la lettura di un blog tramite FeedReader non produce hits sul contatore del blog. Che sia per questo che molti lamentano una diminuizione dei flussi di visitatori? Per quanto mi riguarda, che mi si legga tramite FeedReader o venendo su Blog*Spot mi è indifferente. Non ci tengo al mio layout. Insomma, son contento. Peccato che ce ne siano ancora pochi, di blogger italiani che han implementato il feed RSS. Mi tocca ancora usare Internet Explorer. Here are the Nominees (altro che gli oscar) Sono state rivelate le nomination al 22esimo Hong Kong Film Festival. Contro le (mie) aspettative non è Hero a dominarle ma Infernal Affairs. Tony Leung lavora anche lì: sarà d'uopo procurarselo. Mica vorrete aspettare il remake americano? lunedì, marzo 03, 2003
Facciamo dei distinguo Hulk not much like President. He talk stupider than Hulk. (dal blog di Hulk, che ho scoperto via BrodoPrimordiale) Discussione sui diritti civili ad Harvard Ecco come si formano i futuri grandi ribelli e i futuri grandi censori dell'Occidente. Con rispetto parlando, sono cazzi. (via Dave Berry. Io lo cito, lui invece no: mi ruba direttamente i link) domenica, marzo 02, 2003
Ancora su Ring Ho visto il remake americano di Ring, di cui ho già parlato qui, qui e qui. Premettendo che non sono impazzito neanche per l'originale giapponese, questa versione è niente male. La sceneggiatura è rispettata con un certo scrupolo e c'è un tentativo di "occidentalizzare" il lavoro senza strafare. Ciò si esprime in un maggiore approfondimento dei rapporti familiari tra i personaggi, una ibridazione con "L'esorcista" (che secondo me rende meno inquietante il risultato), l'alto numero di primi piani, il taglio della parte complicata della storia di Sadako/Samara e una regia più estetizzante (e per assurdo, più nipponizzante) di quella di Nakata, sbrigativa e solida . Alcune parti funzionano meglio che nell'originale, altre peggio, altre sono equivalenti. Il vero difetto del lavoro è il personaggio maschile, superficialmente tratteggiato e molto piatto, pur essendo fin troppo esuberante. La trama è resa più didascalica e ideologica (la civiltà dell'immagine, le immagini che uccidono); aspetti che erano soltanto accennati vengono insisititi, per rendere il film chiaro. Non che sia sbagliato, anzi ce lo meritiamo, visto che alla fine del film gli spettatori in sala con me erano frastornati nonostante la trama parzialmente precotta e si spiegavano l'un l'altro cosa era successo. Per il resto le variazioni sul finale sono motivate dal fatto di dover affondare la lama nello spettatore occidentale medio, che ha un concetto di "lieto fine" piuttosto diverso da quello dello spettatore giapponese. La visione vale la spesa. sabato, marzo 01, 2003
Eros per tre La notizia non è nuova, e mi pare di averla già orecchiata. Però solo ora mi si rivela in tutta la sua drammatica evidenza: Steven Soderbergh, Michelangelo Antonioni e Wong Kar-Wai stanno dirigendo un film in tre episodi, "Eros". Un episodio a testa, come ai bei tempi di RoGoPaG.
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