Il weblog di Gokachu


mercoledì, marzo 31, 2004


Visto oggi: The company
Il nuovo di Altman più che un film è un documentario, che ci mostra soprattutto delle scene di danza inframmezzate da avvenimenti quotidiani della Compagnia, senza particolari risvolti drammatici. Tutto sommato un bel vedere. La fauna presente al cinema è però tra le più infime, gente che è stata condotta ad interessarsi ad Altman dalla De Filippi e che parla ad alta voce confrontando i metodi di insegnamento presentati sullo schermo con quelli visti in Tv. Da vedere di pomeriggio a sala vuota.



martedì, marzo 30, 2004


lunedì, marzo 29, 2004
A humble proposal
L'idea di Berlusconi di diminuire le ferie per rilanciare il PIL fa discutere. Secondo me non ce ne è bisogno: basta permettere al potere d'acquisto degli stipendi di scendere, con conseguente impoverimento dei lavoratori che si ritroveranno costretti a aumentare le ore di straordinario mensile, per "libera scelta" e senza imposizioni. Sta già avvenenendo.



Approfondimenti: Coffee and cigarettes
Qualcuno potrebbe essere interessato a questa analisi approfondita del film di Jarmusch; contiene molte immagini, una trascrizione di tutto il dialogo Benigni-Wright, un'intervista al regista e altre mirabilia, ma attenzione, è un file pdf.



The American Gallery of Psychiatric Art
Fantastici poster pubblicitari di psicofarmaci. Yum yum. (via The Ultimate Insult)




domenica, marzo 28, 2004
Per gli amici nuglobal (e anche per gli altri)
Et voilà, il blog di Noam Chomsky (via brodoprimordiale)



Sconsolate segnalazioni televisive
Dopo essere rientrato presto il sabato sera per vedere finalmente la versione integrale e in mandarino di Millennium mambo (come annunciato anche da Televideo) ed essermi trovato di fronte alla solita, doppiata, mutilatina versione dell'Istituto Luce, priva di venti minuti su cento perché agli italiani piace ristretto, vediamo che passa il convento la settimana prossima. Stasera domenica per Fuoriorario torna Suzuki (Pistol opera, La farfalla sul mirino) con il suo film più famoso, Tokyo Drifter; a cascata Paura e delirio a Las Vegas di Gilliam. Ci sarebbe anche Kalifornia su Raiuno, per chi ha un videoregistratore funzionante (non io). Lunedì su Raiuno alle 3.20 sarà trasmesso il fondamentale Funny Games di Haneke, caldamente sconsigliato alle anime candide e a Tullio Kezich. Il film è reperibile a basso prezzo in Dvd in edicola in una versione priva di ogni cosa che un essere umano si aspetti da un dvd, per esempio la traccia originale. Giovedì sempre Raiuno manderà in onda Buffalo '66, di cui ho già parlato (ore 2.20); venerdì invece alla 3.35 su Raitre andrà in onda per l'ennesima volta Il fiume di Tsai, che probabilmente avete già visto, mentre in quasi contemporanea (4.15) Italia 1 trasmetterà La casa dalle finestre che ridono di Avati, che è uno dei pochi film che mi han fatto davvero paura. Sabato ci sarebbero diverse cose ma ne ho già segnalate troppe e mi aspetta un lungo lavoro di ricerca di link, per cui mi limito a Cappello a cilindro, su Raiuno alle 0.40, che è forse il più famoso film della coppia Astaire-Rogers, e Nostalghia di Tarkovskji alle 4 su Raitre.




sabato, marzo 27, 2004
Torna l'ora legale
E qualcuno si lamenta. Fosse per me, che sono metereopatico, metterei l'ora legale tutto l'anno e d'estate doppia, come in Spagna.



Quando l'Inter vinse lo scudetto...
...esistevano ancora l'URSS, la Jugoslavia, la Cecoslovacchia... (via Emmebi via Giuda MaccaBlog)



Visto oggi/invito all'ascolto: Amalia Gré
Il concerto di Amalia Gré mi ha messo abbastanza inaspettatamente di fronte ad un interprete jazz di altissima caratura, dalla voce leggermente sfiatata capace di strappare emozioni con una facilità impressionante, fin dal primo pezzo. Gran bel concerto, sebbene i musicisti, peraltro provenienti da tutto il mondo, non mi siano sembrati all'altezza della vocalist; in particolare il batterista mancava di leggerezza e sembrava suonare rock, ma immagino la cosa sia voluta. Nel concerto vengono alternate canzoni provenienti dall'album eponimo a standard in lingua inglese; non sorprendentemente funzionano molto meglio gli standard, dove la cantante si lascia andare, si diverte e vaga attorno alla melodia, mentre nelle sue canzoni si tiene più fedele alla scrittura e si/ci diverte assai meno. Ad ogni buon conto, se capita dalle vostre parti andateci fiduciosi.




Sculture di neve cinesi
La cosa è un po' vecchiotta ma io non le avevo ancora viste. (via J-walk)



venerdì, marzo 26, 2004
La campagna elettorale della cdl
Tra i manifesti che presto affliggeranno i nostri muri, noto che quelli di AN sono più sprint, più interessanti di quelli che invece magnificano l'azione del governo. Con un'unica eccezione: non vi pare che questo uso dei morti di Nassiriya, per quanto non esplicito e fatto con un certo pudore, sia comunque censurabile? No, perché così potrebbe parere che il vicepresidente del consiglio sia andato in Iraq per poter fare questa foto pubblicitaria.



Visto ieri: Coffee and cigarettes
La raccolta di corti di Jarmusch è decisamente da vedere, per quanto probabilmente la resa sarebbe migliore se non fossimo costretti a vederli uno dietro l'altro a raffica. Lamentela: il film è doppiato, il che è un male sempre, ma soprattutto qui, con tanti personaggi le cui voci conosciamo (Tom Waits, Iggy Pop, Jack e Meg White). Il corto con Benigni e Wright perde molto del mordente; le incomprensioni linguistiche se ne vanno e si ha un dialogo in perfetto italiano tra due che non si capiscono bene perché, pare, c'è troppo rumore nel locale. Cercando "steven wright" (il suo volto mi sembrava di averlo già visto) ho scoperto che fa lo psichiatra in Assassini Nati (quello che dà l'intervista alla Tv: Mickey and Mallory know the difference between right and wrong; they just don't give a damn.) e che dev'essere un ottimo comico, data l'enorme mole di battute folgaranti che gli sono attribuite.
Qual'è il vostro episodio preferito? Io direi, uhm... la parte sul caffé che fa sognare più velocemente dell'episodio Benigni/Wright è da antologia, ma forse direi quello con Steve Buscemi e i fratelli di Spike Lee.




giovedì, marzo 25, 2004
Non tutte le buone idee vanno perdute
Soprattutto se si può fare a meno di andar effettivamente a scrivere a testa in giù su un ponte. (via J-walk)




mercoledì, marzo 24, 2004
Il decreto Urbani entra in vigore
Per sessanta giorni il decreto Urbani è legge. Vediamo che succede.



Vedete le immagini?
Mi giunge segnalazione che da alcuni pc le immagini non si vedono; mangaitalia ha ridotto l'accesso ai suoi dati quindi è normale che via newsreader (ahimé) non si vedano, ma dalla homepage si dovrebbero vedere. Qualcuno ha lo stesso problema?



martedì, marzo 23, 2004
Cartoline da Pechino
Alcuni blog meritano di essere periodicamente risegnalati.






Non permettete a nessuno di dire che non sapevano: il Kosovo
"Vi chiediamo di attivarvi in qualsiasi modo e forma per contribuire a cercare di fermare l’orrore e il bagno di sangue, causati da queste forze terroristiche che distruggono, incendiano, uccidono e lapidano uomini e donne che da sempre vivono qui. Vi chiediamo di informare correttamente quali sono le verità e la realtà di quanto sta accadendo, di chiedere a tutte le persone oneste e che credono nei diritti umani nel vostro paese di aiutare il nostro popolo a non subire un vero e proprio genocidio. Distruggono anche gli ultimi cimiteri, monumenti e monasteri della cultura ortodossa che ancora non avevano distrutto in questi anni. Siamo stanchi di vedere i nostri campi e le nostre case bruciate, di essere vessati, uccisi, perseguitati con la sola colpa di essere serbi e di voler continuare a vivere dove da centinaia di anni abbiamo sempre vissuto. (...)
Chiediamo di divulgare queste parole, di dare voce a noi, semplici cittadini, stranieri a casa propria, di un popolo senza voce, senza televisioni, senza neanche più la forza per urlare la nostra indignazione e le nostre ragioni. Ma determinati a non cedere. Nel nostro ospedale di Kosovska Mitrovica non ci sono più posti liberi, non ci sono sufficienti medicinali, non c’è sufficiente sangue per colmare quello versato dagli estremisti albanesi; da ogni angolo di questo Kosovo crocefisso questo è l’ultimo lembo di terra dove confluiscono i nostri fratelli e sorelle scacciati dalle bande assassine, che dopo averli terrorizzati e incendiato le case, non sono riusciti ad assassinare. Nelle nostre case scarseggia tutto, i nostri figli non hanno più nulla che non sia paura e angoscia. Aiutateci a fermarli, che la gente onesta e buona si alzi per gridare basta, la nostra amicizia e fratellanza sarà eterna.
"

Questo è uno stralcio di un appello firmato dai cittadini e cittadine delle istituzioni e municipalità, dell’ospedale e delle varie associazioni civili e sociali di Kosovska Mitrovica, nord del fiume Ibar, a cui si associano i profughi delle associazioni dei profughi in Serbia. L'appello per intero è leggibile qui. Trovato su exju, di cui faccio mia la richiesta: propagate se e come potete.


Il monastero di Devic, prima e dopo



lunedì, marzo 22, 2004
La terribile reazione di Fassino
L'ira di Fassino contro Verdi e Pdci è un po' fuori luogo e molto emotiva, però mi fa pensare: Pdci e Verdi, i partiti ultrapacifisti che contestano il leader Ds perché se ne vuole andare dall'Iraq alla Zapatero, con dei se e con dei ma, dov'erano nel 1999 mentre gli erculei aerei italiani mettevano in ginocchio la malvagia plutocrazia serba bombardando eroicamente da alta quota per settantotto giorni? Se ben mi ricordo, erano al governo.



domenica, marzo 21, 2004
Un colpo al cerchio e uno alla botte
Leggendo le descrizioni della protesta contro Fassino è difficile trattenere un moto di sdegno su chi pretende di possedere il movimento pacifista e di decidere, anche con la forza, chi può e chi non può parteciparvi. D'altra parte è difficile trattenere un moto di ammirazione per chi ha coniato lo slogan, perfetto, esatto, che assolutamente condivido, Governo D'Alema hai fatto un buon lavoro, Apo arrestato e Belgrado rasa al suolo.



sabato, marzo 20, 2004
Il governo delle tre i
Dopo aver esaltato le potenzialità inespresse di internet con il liberalissimo decreto Urbani, la casa delle libertà taglia le ore di inglese nelle scuole medie. "Quello che conta sono le competenze conseguite alla fine dei percorsi formativi, e non le ore di insegnamento erogate". Le due cose, come è dimostrato da studi serissimi, sono evidentemente del tutto scorrelate.



Tornano gli origami
Su questo blog si è molto parlato di origami. E ora ritornano, fatti con i soldi. (via Boing Boing)




Visto oggi: Cinque variazioni
Cinque variazioni non è un film in senso classico, ma è quasi un documentario, nonostante la presenza all'interno dei corti filmati dal povero Jorgen Leth. Un documentario sui due protagonisti, da cui esce fuglida l'immagine di un lucido e diabolico Von Trier, più o meno la stessa che allieta i finali delle puntate di The Kingdom, ma anche un documentario sullo sbilanciamento, sulla provocazione di senso, sulla regola adottata perché ci si esprime meglio quando si è limitati e obbligati che quando si è liberi nello spazio infinito. Il giochetto di fare rigirare più volte al suo amico lo stesso corto del 1967 è molto stuzzicante in fase di progetto; in fieri, vedendo il film, si scopre che i risultati sono un po' deludenti date le premesse. Soprattutto le parti in cui prima di ogni prova Jorgen ci racconta le sue difficoltà alla lunga sono noiose. In conclusione un film che vive dell'alone di genio del male di Von Trier e che soffre di non essere stato dallo stesso Von Trier quasi per niente girato; da vedere come un divertissement, come un contenuto speciale, come una curiosità ricercata.




Visto oggi/invito all'ascolto: i Tilak
I Tilak sono un gruppo che definirò di musica etno-elettronica esistente da diversi anni, al loro terzo cd, che ha ricevuto ottime recensioni da varie riviste musicali. Dal vivo sono molto piacevoli, sia per l'eleganza delle composizioni che per le potenti doti della vocalist, che proviene dal jazz e dal soul. Meno efficaci sono sul piano della produzione di emozioni pure; la musica per quanto colta, raffinata e ballabile aleggia in superficie e non riesce ancora ad entrare più di tanto nella carne. Comunque da seguire e incoraggiare, la stoffa c'è. Nel caso vogliate sentire qualcosa, alcuni pezzi sono parzialmente scaricabili da Vitaminic.
Disclaimer: le opinioni precedenti potrebbero o non potrebbero essere condizionate dal fatto che lo scrivente conosce la cantante del gruppo Marina Mulopulos.





venerdì, marzo 19, 2004


Visto oggi: Koda fratello orso
Nonostante i trucchi della Disney siano così noti e riconoscibili, ci si casca sempre. Questo film non è privo di difetti: ha delle canzoni fastidiose come non mai, che per fortuna son molto poche; il soggetto non è forse originalissimo; Koda è troppo simpatico per esserlo veramente; trascura più del solito l'aspetto comico (le due alci sono però molto divertenti); è mirato ad un pubblico di età tra i sette e i dodici anni. Eppure alla fine la "magia" si compie ancora una volta e il film fa il suo sporco mestiere: funziona. Attenzione: sarà probabilmente l'ultimo lavoro di animazione disegnata e non in computer graphics ad essere prodotto dalla Disney. Che nostalgia.




Il pogrom del Kosovo
Faccio un'eccezione alla pseudolinea editoriale di questo blog per segnalare a chi fosse interessato agli ultimi esiti del bombardamento umanitario di cinque anni fa (e in generale a fatti racconti opinioni sulla ex-jugoslavia) exju, il weblog di babsi jones. Mettetelo tra i preferiti che ne vale la pena.



giovedì, marzo 18, 2004


mercoledì, marzo 17, 2004
Segnalazioni televisive sull'onda dell'entusiasmo
Un'anticipazione della rubrica settimanale, visto che si tratta di due film di cui si è parlato per un motivo o per l'altro su questo blog negli ultimi giorni. Venerdì 26 marzo andrà in onda su Rete 4 alle 15.30 Un dollaro d'onore, capostipite come si è visto di una lunga serie di remake; ma soprattutto sabato 27 alle 1.15 Ghezzi ci farà il grande favore di mandare in onda Millennium Mambo come papà Hsiao Hsien l'ha fatto, in versione integrale sottotitolata. Ricordo che questo film è uscito in Italia in una versione pesantemente sforbiciata, e che la versione in Dvd distribuita nel nostro paese è la stessa delle sale. Grazie Enrico, te ne dobbiamo un'altra.




I misteri del mandarino e del cantonese
Un po' di fan service: i lettori appassionati della protagonista di Millennium Mambo forse non sanno che mentre effettuando ricerche con "Shu Qi" si trovano solo casti siti che parlano del suo lavoro di attrice, come "Hsu Chi" sembra essere più nota come modella, anche di nudi. Segnaliamo questo fornito sito a chi fosse interessato.
(Nota: attenzione, fuori dalle pagine dedicate a Shu Qi ci si potrebbe imbattere in immagini pornografiche)




Visto oggi: Tomb raider 2 la culla della vita
Molte persone ritengono che i film lenti e riflessivi siano noiosi. A volte è così, ma la noia non sempre è collegata alla lentezza; un ottimo esempio è il secondo Tomb Raider. Se il primo pur essendo un brutto film mi aveva divertito, anche a causa di un'adesione al videogame in movimenti e scenografie a volte esilarante, questo (nonostante le molte locations esotiche, il falso seno di Angelina Jolie, gli effetti speciali, l'action, i patetici tentativi di dialogo ironico, la storia d'amore con colpo di scena finale, il mondo in pericolo e lo scienziato pazzo) è uno dei film più noiosi che abbia mai visto. Il giro del mondo in ottanta sbadigli.




martedì, marzo 16, 2004


lunedì, marzo 15, 2004
Dichiarazioni infami
Al pensiero che questa gente ci debba governare fino al 2006 vengo preso da vertigine.

UPDATE: Si segnala l'editoriale di Flavio Grassi a questo proposito.



Segnalazioni televisive
Questa volta non ho fatto in tempo a segnalare alcunché prima di domenica, consoliamoci con gli altri giorni della settimana. Martedì 16 alle 2.50 su Rete 4 (tornata insieme alle altre in questa rubrichetta) andrà in onda Ro.Go.Pa.G, di cui resta memorabile l'episodio girato da Pasolini, La ricotta. Il giorno dopo, stessa ora (2.50) stessa rete, L'ombra del dubbio, di Alfred Hitchcock. Venerdì stessa ora stessa rete L'avventura di Antonioni; qualcosa di potabile, di più recente e di più action si può comunque vedere alle 21 su Raitre con Ronin di Frankenheimer. Sabato Fuoriorario si dedica al recupero del meglio della produzione Rai; come valida alternativa Italia 1 prepara una "maratona Spike Lee" (non è la prima che gli dedicano) con Girl 6 e Fa' la cosa giusta.




(ri)Visto oggi: In the mood for love
Se il film di Wong Kar-wai a cui resto più legato è Fallen angels, se il suo film migliore è probabilmente Hong Kong Express, In the mood for love è sicuramente il suo film più elegante, più prezioso, più composto, più trattenuto, più pudico. Sia filmicamente, con esemplari riprese continuamente ostacolate da oggetti coprenti o riflettenti sulla via dello sguardo pieno e pulito, con recitazioni compresse e minimali, sia narrativamente, con la sua storia semplice ma sottaciuta, bisbigliata. E' difficile trattenere, guardandolo, un'emozione legata al rivelarsi di sentimenti delicati e fragili e al diretto contatto con una bellezza cinematografica straziante in sé. Le due sequenze, per esempio, in cui i protagonisti si incrociano mentre vanno al chiosco di cibo davanti a casa, raccontate senza audio ambientale, con un lieve ralenti, con le note di Shigeru Umebayashi e con leggeri carrelli laterali sono commoventi al di là di ciò che raccontano all'interno del film.

Nota: vedendo il film in lingua originale sottotitolata, mi è sembrato che i dialoghi siano molto più chiari e consequenziali che non nella versione doppiata vista più volte al cinema. Inoltre compaiono due scene rivelatrici che mi sembra siano assenti nella versione italiana: in particolare una con Mrs Chan che piange sotto la doccia di cui non avevo alcuna memoria. Qualcuno può confermare/confutare quest'impressione?




Adelante, Pedro, con jucio
Su Punto Informatico le cose riguardo al decreto Urbani cominciano a diventare chiare. Vediamo nei prossimi giorni cosa succede.



venerdì, marzo 12, 2004
Passa il decreto Urbani
Dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale, le norme diverranno operative. Per ora riguardano solo il cinema, ma il ministro lascia intendere che presto saranno ampliate anche alla musica. Per chi scarica film, previsti 1500 euro di multa e sequestro del PC. E qui sarebbe il meno; il fatto è che i provider di servizi vengono a forza resi dei gendarmi, con multe altissime se non ottemperano a controllo e repressione. Mi limito ad osservare che non sempre esistono alternative a pagamento di quello che fino a ora era disponibile gratuitamente:

intere cinematografie non vengono distribuite in Italia (per esempio quella coreana), col risultato che io i film non li posso vedere

spesso i distributori italiani manipolano i film rendendomeli poco appetibili: si possono scordare che io noleggi o compri una versione tagliuzzata di Millennium Mambo o una copia di Dolls senza la traccia giapponese. Piuttosto ricorro ai DVD hongkonghesi

alcuni film introvabili rimarrano per sempre introvabili. Provate a chiedere, chessò, Aftermath nella vostra videoteca.

Secondo me siamo tutti più poveri.





Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei
Un test della personalità a partire dai gusti musicali. Nel mio caso ci ha azzeccato abbastanza. (via J-walk)



Visto oggi: The transporter
Qualche tempo fa dopo aver visto un altro film di Corey Yuen con Shu Qi ero piuttosto contento. Non è così per The transporter, che pur presentando un paio di scene di combattimento divertenti rimane comunque un film atroce. Yuen indulge in inseguimenti realizzati pessimamente, perdipiù con gusto francese; sceneggiatura, dialoghi e lavoro sui personaggi non sono nemmeno degni di questo nome; la colonna sonora è orrendamente irritante, fuori luogo e di scarsa qualità. Nonostante Shu Qi e Jason Statham facciano degli sforzi per salvare il salvabile questo film è con largo margine la cosa peggiore che abbia visto ultimamente. Desta stupore che ne stiano producendo un seguito.




giovedì, marzo 11, 2004


Il taglio invisibile
Rivedere Dogville in versione integrale e scoprire di non essere capaci di riconoscere dove siano le parti non viste al cinema. E sì che sono QUARANTADUE minuti, mica bruscolini. Non so, o hanno tolto fotogrammi all'inizio e alla fine di ogni sequenza, o l'hanno proiettato a 30 frames al secondo, ma non ho trovato una sola battuta che fossi certo di non avere già sentito, un movimento di macchina che mi risultasse inedito, un'espressione del viso che mi sia sembrata aggiunta. Eppure, cronometro alla mano, i minuti in più c'erano. Niente da dire, chi ha confezionato la versione ridotta (lo stesso Von Trier) sapeva davvero il fatto suo.

(Di Dogville si era ovviamente già parlato: qui. Se notate che negli archivi di alcuni mesi tra cui novembre non ci sono immagini, sappiate che me ne sono accorto anch'io, e dò la colpa a Supereva.)



E' interesse nazionale che le imprese siano libere di ledere l'interesse nazionale
...o almeno così mi pare d'aver capito.



mercoledì, marzo 10, 2004
Zitti zitti...
Questa campagna è stata molto più in sordina rispetto a quella di "miserabile fallimento" (io, per esempio, non ne sapevo niente), e più dura visto l'uso di una singola parola. Eppure se si cerca "buffone" su Google si trova al primo posto... (via Fabrizio Tarizzo)



Una storia di oggi
Lo scontro tra Big Red e Gabibbo raccontato molto bene su Macchianera non fa aumentare le mie già scarse simpatie per il programma di Ricci (via Manteblog)



Visto ieri: Terra di confine
Il nuovo film di Costner è un western classico, tendenza sociale, che racconta la fine del West dell'uomo libero nella prateria, costretto dalla prepotenza degli agglomerati proprietari a scoprire la dimensione della socialità e della solidarietà. E' un film ideologicamente ottimista sulla natura umana, almeno quanto "Gli spietati" (a cui può essere accostato da diversi punti di vista) lo era in senso opposto.
Costner ha il grande pregio di non voler occupare lo schermo e di scegliere anzi per sé un personaggio silenzioso, ombroso, con un passato da nascondere, e di lasciare ampio spazio agli ultimi straordinari sussulti recitativi di un grande Robert Duvall. Di moderno c'è la novità, mutuata dal cinema hongkonghese, di far "sentire i colpi"; se una palla di fucile sparata da John Wayne rientrava in qualche modo nell'ordine cosmico del West e non stupiva nessuno, qui i colpi sono assordanti, dirompenti, e chi viene colpito non si accascia al suolo ma subisce la violenza del colpo fino in fondo, senza edulcorazione della violenza (e senza peraltro accentuazione grandguignolesca della stessa). La sparatoria che occupa quasi mezz'ora sul finale è da questo punto di vista una delle migliori che abbia visto. Il ritmo riflessivo, a passo lento, del film, è interessante e in controtendenza pensando che viene da una cinematografia dove i film "maggiori" tendono più alla frenesia dissennata che alla contemplazione e al gusto di lasciar parlare il paesaggio o i silenzi.
Peccato che la storia d'amore, tenuta a freno con bravura durante il corpo del film sia da una sceneggiatura asciutta che dalla recitazione e dalla figura di Annette Bening, debordi alla fine in maniera del tutto non necessaria se non, forse, ad acquietare i desideri del pubblico femminile.






martedì, marzo 09, 2004
Dimenticanze: le chicche postilla
Stanotte alle 2.50 andrà in onda su Rete 4 La grande abbuffata di Marco Ferreri.
P.S. sorprendentemente puntuale imdb: If you like this title, we also recommend... Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).



Segnaliamo un blog
Nu Yok: racconti di un italiano nella grande mela. Il post di oggi è davvero qualcosa, come del resto molti dei precedenti.



The Passion of the Christ
Sul film si è aperta una disputa che a me puzza più di teologia che di cinema. Alcune stroncature lamentano che non essendo chiaro nel film perché avviene tutta quella violenza il messaggio evangelico non passa. Embe'? Comunque su slate c'è una notevole raccolta di vignette sull'argomento. (via J-walk)



Grazie Tremonti
Se il p2p ha ancora qualche giorno di vita lo dobbiamo al ministro del Tesoro. Nel frattempo si ragiona sul decreto legge e le sue conseguenze (il secondo link via Mantellini, il primo non me lo ricordo più)



lunedì, marzo 08, 2004
Liste Liste Liste
Ogni tanto saltano fuori le liste dei film più belli e dei registi più bravi di tutti i tempi. Alcune sono solo divertenti, altre sono in qualche modo "importanti"; questa del New York Times con i 1000 film più belli dal 1929 in poi è di grande interesse perché tutti i film elencati sono attentamente recensiti. Poi che la lista sia inficiata dall'assenza dei film di (per esempio) Tarkovskij e di Tarr o dalla presenza di "Drowning by numbers" è altro discorso. (Nota: il sito nel nytimes richiede registrazione ma è completamente gratuito)



Sul satellite mandiamoci Canale 5: le chicche di Rete 4 - THE LAST ONE
Approfittando del fatto che domenica non c'erano film da segnalare (anche il resto della settimana non è ricco) esce in ritardo ma puntuale Le chicche di Rete 4, rubrica che è durata nove numeri e che abbandono perché son troppo pigro. Credo che queste settimane siano state però sufficienti per provare un punto: i programmatori di Rete 4 sono gli unici che in Italia continuino con il vecchio stile del cinema in TV. Film vecchi, capolavori visti e non visti, trasmessi ad ogni ora del giorno e della notte, con un numero di film che per quantità da solo eguaglia quello di tutte le altre reti messe insieme. Purtroppo a una politica di scelte encomiabile e seconda solo a quella di Ghezzi (che ha molto meno spazio settimanale), si accompagna una politica di gestione codarda e stupida che taglia i film per evitare le ire di Moige e affini, che mette la pubblicità nei punti più sbagliati e così via. Resta però il fatto che se un giovane ha visto Psycho, probabilmente è grazie a Rete 4. E ora via.

Lunedì 8 alle 21.00 Fino a prova contraria
Lunedì 8 alle 0.45 Psycho
Martedì 9 alle 17.00 La maschera di fango




domenica, marzo 07, 2004
Visto oggi
Nonostante le critiche avverse, mi sono divertito molto a vedere Ju-on the grudge 2. E' vero che rispetto ai precedenti (questo è il secondo film per il cinema ma è il quarto in totale) è forse inferiore: le principali pecche sono una linea narrativa molto più coerente per quanto complicata (il che ne toglie in qualche modo parte del fascino), alcune sequenze che travalicano il limite del grottesco e la smaccata citazione di altri film, che a me personalmente infastidisce un po'. Tuttavia è stato un piacere assistere alle ennesime avventure di Toshio e Kayako; in particolare la parte relativa alla giovane comparsa Chiharu era vorticosamente godibile. Adesso attendiamo il remake americano di Ju-on the grudge, che una tantum sarà diretto dal regista originale Takashi Shimizu per la produzione di Sam Raimi.

(di Ju-on si era già parlato qui qui e qui. Le immagini di gran parte degli archivi sono andate perdute per colpa di Supereva.)

.



Estemporanea

Yo estaba bien por un tiempo,
volviendo a sonreír.
Luego anoche te vi
tu mano me tocó
y el saludo de tu voz.
Y hablé muy bien de tu
sin saber que he estado
llorando por tu amor (x3).
Luego de tu adiós sentí todo mi dolor.
Sola y llorando,
llorando (x3).
No es fácil de entender
que al verte otra vez
Yo seguiré llorando

Yo que pensé que te olvidé
pero es verdad es la verdad
que te quiero aún más,
mucho más que ayer.
Dime tú qué puedo hacer
no me quieres ya
y siempre estaré
llorando por tu amor (x2).
Tu amor se llevó
todo mi corazon
y quedo llorando
llorando (x5)
por tu amor.






Segnalazioni televisive
Settimana con segnalazioni puntuali ma sparagnine e legate solo a Fuori Orario: venerdì Europa '51 di Roberto Rossellini, secondo me un film magnifico, e Kinski - il mio nemico più caro di Werner Herzog; sabato alle 4.50 Persona di Ingmar Bergman, che sarà visto e rivisto ma a me piace sempre da impazzire (se non l'avete mai visto dovete). Riguardo Persona Pier Maria Bocchi su FilmTv, recensendo il dvd import della Tartan, rivela che per anni ne abbiamo visto una versione tagliata ed edulcorata nei dialoghi. Sicuramente sarà quella che passerà per l'ennesima volta su Raitre; se qualcuno volesse procurarsi la versone uncut, è disponibile qui (no, non mi pagano).




venerdì, marzo 05, 2004




The ups and downs of bastiancontrari
Dopo circa quindici anni di predicazione anti-Greenaway e di diserzione delle sue opere, stasera, approfittando del fatto che non pagherò e nel momento della sua sospirata e finalmente raggiunta disgrazia critica, andrò a vedere Le valigie di Tulse Luper. Mi spaventa solo l'idea di una sala piena di pubblico greenewaiano. Mica morderanno?



Dunque, un antiterra di antimateria, un nanovirus, un ascensore della disperazione... che altro mi manca?
Finalmente i supercattivi possono fare shopping su internet. (via J-walk)



giovedì, marzo 04, 2004
Recensioni distratte di due righe: Big Fish
C'è chi lo considera un grande capolavoro e chi una grande delusione. Secondo me è una piccola delusione. Aspettiamo chi lo trova un piccolo capolavoro per giocare a tressette.



The KINGdom
Siccome mi sto finalmente e meritatamente guardando le puntate di The Kingdom II, ecco qui: sulla rete televisiva ABC, negli Stati Uniti, sta andando in onda il remake del capolavoro di Lars Von Trier riveduto da Stephen King. La prima puntata è stata trasmessa poche ore fa. Scommetto dieci a uno che il personaggio equivalente a Stig Helmer non sarà all'altezza del prototipo; sono però curioso di vedere se avranno la forza di osare almeno la metà dell'originale, e come faranno finire la storia. (via Sestaserasonoqui)



mercoledì, marzo 03, 2004
Ricapitolando
Nel 1959 Howard Hawks filmò "Rio bravo", noto in italia come "Un dollaro d'onore". Lui stesso si rese conto che lo straordinario soggetto era troppo grande per un solo film (per quanto magnifico), e ne fece due quasi remake, "El dorado" (1967) e "Rio Lobo" (1970). Ma non era finita: nel 1976 John Carpenter ne fece un riattualizzato remake, "Assault on Precinct 13", noto in Italia come "Distretto 13, le brigate della morte". Al soggetto di McCampbell Carpenter rimase molto legato, tanto che altri suoi film successivi sono anch'essi in tutto o in parte ispirati a Rio Bravo: uno per tutti "Ghost of Mars" (2001). Ora a un regista francese viene l'illuminata idea di rifare Distretto 13. Finirà mai? Io comincio ad averne abbastanza.




Le policar!
Se qualcuno si ricorda le gioiose gare automobilistiche policar che si facevano negli anni '70, può rinfrescare la sua memoria giocandoci ancora qui. (via NebbiaKiller)



Addio p2p
Su Punto Informatico i particolari di un'altra bella iniziativa repressiva della Casa delle Libertà (via 4 banalitaten)



Geografia degli USA
Spesso ci si stupisce dell'ignoranza che gli americani a volte mostrano riguardo alla geografia europea (mi ricordo per esempio un teenager che mi chiese se l'Italia era vicina alla Sicilia). Vediamo se noi riusciamo a posizionare i loro, di stati. Io no, in questo test al primo tentativo ne ho azzeccati solo venti. (via TheUltimateInsult)



Visto oggi
Sono andato a vedere Nói albinói con molta curiosità, aspettandomi una versione in salsa islandese del cinema di Kaurismäki. Invece ho trovato un bel film il cui protagonista è meno stralunato di quanto meno aspettassi, raccontato con meno distacco di quanto mi attendessi, che mi ha emozionato e sorpreso. Dalla gelida fotografia di Rasmus Videbæk emergono solo alcune diapositive della Hawaii, che secondo Nepoti rappresentano in qualche modo la speranza, soprattutto sul finale, secondo me al contrario rappresentano il sogno impossibile e aumentano la melanconia e il senso di sconfitta.
Non sarei un appassionato di cinema orientale se non avessi notato che Nói, annoiato di fronte alla tv, sta guardando un film di arti marziali con protagonista Jet Li. Qualcuno ha capito di che film si tratti?




lunedì, marzo 01, 2004
And the winner is...
Nonostante le parole di fuoco spese da queste colonne contro il Signore degli Anelli, con undici statuette è record agli Oscar. Deludenti anche gli altri premi: Sean Penn premiato per uno delle sue interpretazioni più cariche e piatte (sempre però meglio lui, che lo ha guadagnato dieci volte in altri film, che il Bill Murray imbalsamato di Lost in translation), miglior film straniero il logorroico Le invasioni barbariche. Uniche soddisfazioni, in attesa di vedere Monster, il premio alla Zellwegger (che se lo merita sulla fiducia, non ho visto Cold mountain) e quello al miglior film animato (ma quest'anno non c'era davvero lotta).



Le chicche di Rete4
Lunedì 1 alle 0.20 Una squillo per l'ispettore Klute
Lunedì 1 alle 3.05 Film d'amore e d'anarchia, ovvero 'stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...'
Martedì 2 alle 21.00 Scarface
Martedì 2 alle 3.00 Non drammatizziamo... è solo questione di corna
Mercoledì 3 alle 2.50 I vinti
Giovedì 4 alle 23.00 48 ore
Venerdì 5 alle 0.55 Il postino suona sempre due volte

A voi indovinare a quale di questi titoli italiani corrisponde la locandina sottostante.





Segnalazioni televisive
Ci sarebbero molti film da segnalare (Les vampires, Pitch black, Vampires, Heat, Pokémon 2), ma non lo faccio per mettere in maggior risalto l'evento televisivo dell'anno: sabato, in prima visione tv, nel cuore della notte come si conviene ad avvenimenti di tale portata, per Fuoriorario, andrà in onda Mulholland Drive. Silencio.